Dal 18 ottobre al 6 novembre al Piccolo Teatro Strehler
Franco Branciaroli è Macbeth
La tragica “oscurità” di Shakespeare: la malvagità umana, l’ambiguità e il caos
Mercoledì 19 ottobre, incontro con il pubblico al Chiostro Nina Vinchi
Per il 400° anniversario della scomparsa di Shakespeare, Franco Branciaroli ritorna a Macbeth, dopo il successo nella versione diretta da Giancarlo Sepe nel 1994.
Macbeth ritrae un mondo in guerra, dove brutalità e sete di sangue, così come il coraggio, sono considerati virtù, poiché proteggono l’ordine interno della corte, una società patriarcale regolata da leggi divine.
«Macbeth decide di portare la violenza all’interno. Se in più – spiega Franco Branciaroli – anche la parte femminile si snatura e assume caratteristiche maschili, allora il caos è totale. Macbeth viene “sedotto” dall’ambizione delle streghe, simbolo della minaccia al mondo patriarcale, e spinto all’assassinio da sua moglie, che rompe il suo ruolo sociale di donna agendo come un uomo. Al caos generato da donne che sono uomini (da una natura femminile perversa) solo un “non nato di donna” potrà porre fine. Ma il dramma è ancora più complesso e tremendo: Macbeth, uccidendo il re, simbolo del padre e del divino, uccide la sua stessa umanità ed entra in una dimensione di solitudine dove perde tutto: amore, ragione, sonno, scopo di vivere. Inoltre, la sua vittoria è sterile perché non ha eredi, e questa sua rinuncia alla sua umanità servirà solo a passare il trono al figlio di un altro. Macbeth è la tragedia del male dell’uomo, della violazione delle leggi morali e naturali e dell’ambiguità, del caos, della distruzione che ne consegue. Un rovesciamento di valori significativamente testimoniato dal canto ambiguo e beffardo delle streghe: “Bello è il brutto e brutto il bello”.
I demoni della coscienza, che sovvertono nel dramma l’ordine morale interno ed esterno dei personaggi fino alle estreme conseguenze, terrorizzano lo spettatore per il crescente e devastante controllo che assumono sulle vicende rappresentate, ma al contempo lo attraggono e avvincono, per il misterioso richiamo che l’uomo da sempre avverte dalla contaminazione con il male. Intorno all’inquietante parabola di seduzione dell’anima al male pulsa l’enigmatico cuore di questa tragedia».
Tra i vari spettacoli shakespeariani di cui è stato protagonista: Otello, diretto da Gabriele Lavia, con Umberto Orsini nel ruolo di Iago (1995); La bisbetica domata, diretta da Marco Sciaccaluga, con Mariangela Melato, e Riccardo III, diretto da Antonio Calenda (1997).
L’incontro
Mercoledì 19 ottobre, ore 17, al Chiostro Nina Vinchi (Via Rovello 2), Franco Branciaroli e la Compagnia dello spettacolo incontrano il pubblico.
L’ingresso è gratuito con prenotazione a comunicazione@piccoloteatromilano.it
LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO
Piccolo Teatro Strehler (Largo Greppi, 2 – M2 Lanza), dal 18 ottobre al 6 novembre 2016 Macbeth di William Shakespeare, traduzione Agostino Lombardo
regia Franco Branciaroli
scene Margherita Palli
costumi Gianluca Sbicca
luci Gigi Saccomandi
con Franco Branciaroli e Valentina Violo
e con (in ordine alfabetico)
Tommaso Cardarelli, Daniele Madde, Stefano Moretti,
Livio Remuzzi, Giovanni Battista Storti, Alfonso Veneroso
produzione CTB Centro Teatrale Bresciano · Teatro de Gli Incamminati
Orari: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30
(salvo mercoledì 2 novembre, ore 15 per le scuole); domenica, ore 16. Lunedì riposo.
Durata: 2 ore e 30 minuti più intervallo
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Informazioni e prenotazioni 0242411889 – www.piccoloteatro.org
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