
Un’opera per ogni anno della vita di Pablo Picasso dal 1906 fino ai primi anni ’70: questa è la novità assoluta della grande mostra che aprirà il 15 ottobre all’AMO Arena Museo Opera di Verona.
Dopo anni dall’ultima retrospettiva milanese dedicata al più eclettico degli artisti del Novecento, tornano per la prima volta in Italia 90 opere tra cui Nudo seduto (da Les Demoiselles d’Avignon del 1907), Il Bacio (la piccola e struggente tela del 1931) e La Femme qui pleure e il Portrait de Marie-Thérèse, entrambe del 1937, solo per citare alcuni dei capolavori concessi in prestito dal Musée national Picasso – Paris.
Opere di pittura, scultura e arti grafiche creano un percorso che racconta la metamorfosi a cui l’artista sottopone la rappresentazione del corpo umano. La sua arte attraversa le fasi del pre-cubismo, del Cubismo, l’età Classica e il Surrealismo, fino agli anni del dopoguerra, superando le barriere e le categorie di “ritratto” e “scena di genere” per arrivare sempre a un nuovo concetto di “figura”: quella che rese Picasso costruttore e distruttore al tempo stesso di un’arte solo sua, dal fascino inesauribile.
Con il patrocinio del Comune di Verona, la mostra Picasso. Figure (1906-1971) è organizzata da Arthemisia Group in collaborazione con il Musée national Picasso – Paris ed è curata da Emilie Bouvard, conservatrice presso il Musée national Picasso – Paris. La mostra vede il fondamentale contributo del Gruppo AGSM, main sponsor dell’iniziativa.
Il viaggio nel processo creativo picassiano, attraverso le sei sezioni della mostra, porta a scoprire il perché delle produzioni in serie e del riprendere sempre lo stesso soggetto da parte del Maestro, per riprodurlo nel corso degli anni (e attraverso le diverse epoche e stili) con l’intento di raccontare quanto fosse ossessivo per lui il ripetersi, nelle proprie creazioni, della figura umana e dei ritratti.
Tra foto e filmati d’epoca che accompagnano il visitatore alla scoperta del vissuto dell’artista, la mostra abbraccia l’arco temporale della sua produzione dal 1906 fino ai primi anni ’70 e racconta, oltre all’entourage intellettuale e letterario e agli studi sul movimento, anche la ricerca durante il primo dopoguerra di un nuovo primitivismo attraverso il disegno infantile, le fonti preistoriche e quel desiderio di liberarsi dalle forme che durerà fino agli anni ’40.
L’evento vede come main sponsor Gruppo AGSM; come sponsor Generali; come sponsor tecnico Trenitalia; media partner L’Arena, AD, Glamour e Radio Company.
Hospitality partner Due Torri Hotel Verona.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Catalogo Skira.