Trilogia del naufragio, atto primo “Lampedusa Beach” – Dal 27 ottobre al 4 novembre 2015 al Piccolo Teatro Grassi

Dal
27 ottobre al 4 novembre 2015 al Piccolo Teatro Grassi

LampedusaBeach2,ElisaLucarelli_fotoLedaTerrana

Trilogia
del naufragio, atto primo

Lampedusa
Beach”

Lina
Prosa, autrice e regista, racconta un’odissea sott’acqua

Arriva al Piccolo Teatro
di Milano, dal 27 ottobre al 4 novembre 2015, Lampedusa Beach,
il primo dei tre testi che compongono la Trilogia del naufragio
di Lina Prosa. Scritto nel 2003, è stato prodotto e messo in scena
nel 2013 dalla Comédie-Française. Il teatro parigino ha
recentemente prodotto l’intera Trilogia per la regia
della stessa autrice.

Lampedusa Beach
non è solo un testo sull’emigrazione clandestina, è la
testimonianza,  poetica e tragica, di una giovane africana che
naufraga al largo di Lampedusa; un monologo a più voci che racconta
l’interminabile istante in cui Shauba, mentre annega, racconta la
sua esperienza: il sogno di una vita migliore, l’indifferenza del
mondo, ma anche il suo rapporto primordiale con l’acqua e quindi
con la sua identità mediterranea.

Shauba sprofonda
lentamente, parla boccheggiando e, mentre il suo corpo scende verso
gli abissi, ricorda le tappe del suo viaggio epico, fatto di speranza
e di angoscia, in cui prendono vita le persone a lei care e i
personaggi incontrati: l’amata zia Mahama, la madre, lo scafista.

«Il tempo della discesa
del suo corpo negli abissi del mare coincide con il tempo della
scrittura. – spiega Lina Prosa – Ma è anche l’evento di
un teatro nell’acqua, in simbiosi con un corpo di donna che ha
perso l’ormeggio terreno e a cui l’autrice chiede l’intervento
di un’attrice che sa “recitare in apnea”. La parola annegata di
Shauba dà vita infatti a un’odissea sott’acqua in cui la fine,
l’arrivo al fondo, è un respiro lungo elevato a racconto. Lo
spettacolo è un invito appassionato a riconoscere nelle parole come
naufragio, clandestinità, emigrazione, non le radici del “male”,
ma la prova di un mondo ancora in costruzione, in movimento, ancora
in viaggio».

LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO

Piccolo
Teatro Grassi
(via Rovello, 2)dal 27 ottobre al 4 novembre 2015

Lampedusa
Beach. Trilogia del Naufragio

testo e
regia Lina Prosa,con Elisa
Lucarelliscene, luci e immagini Paolo
Calafiore,costumi Mela
Dell’Erbaproduzione Teatro
Biondo Stabile di Palermo

Orari: martedì e sabato ore 19.30; mercoledì, giovedì
e venerdì ore 20.30; domenica ore 16.00

Durata: 60 minuti senza intervallo

Prezzi: platea 25 euro,
balconata 22 euro.

Informazioni e
prenotazioni 848800304 – www.piccoloteatro.org

News, trailer, interviste
ai protagonisti su www.piccoloteatro.tv

La Trilogia del
Naufragio

La Trilogia del
Naufragio
è composta da tre testi, Lampedusa Beach,
Lampedusa Snow e Lampedusa Way. Scritti in momenti
diversi, hanno come sfondo il viaggio, lo sconfinamento, il naufragio
come condizione dell’uomo. Partendo da tragedie della nostra realtà
quotidiana, raccontano il tema dell’immigrazione clandestina,
diventando allo stesso tempo opere di denuncia politico-sociale e
metafora umana della realtà contemporanea.

Lampedusa Snow (in
scena al Teatro Studio Melato, dal 10 al 15 maggio 2016), secondo
capitolo della Trilogia, si ispira come il precedente a un
fatto di cronaca: a causa del sovraffollamento del centro di
accoglienza di Lampedusa, alcuni migranti vengono trasferiti in
montagna. Mohamed, giovane ingegnere, è uno di questi: stanco
dell’attesa che sembra non finire mai, decide di incamminarsi oltre
le montagne per raggiungere la sua meta. Ma, con indosso solo una
felpa, viene ghermito dal freddo e dalla neve fino all’ultimo
soffio di vita.

L’ultimo testo,
Lampedusa Way (in programmazione nella Stagione 2016/2017),
racconta l’incontro di Mahama, zia di Shauba, e di Saïf, zio di
Mahamed. Da troppo tempo senza notizie dei due giovani, si recano a
Lampedusa per tentare di ritrovarli. I loro destini si incrociano
nella straziante e interminabile attesa. Quando il loro permesso di
soggiorno arriva a termine, Mahama e Saïf decidono di non tornare in
patria e diventare a loro volta clandestini.

Scrive Lina Prosa: «Io
non so se il sacrificio dei tanti naufraghi nel mare-cimitero, così
come è diventato il Mediterraneo, cambierà domani la storia. So
invece che la poesia è atto politico. Se si fa carico del corpo. Che
sia quindi sempre presente, in posizione di avamposto».

Lina Prosa

Nata a
Calatafimi-Segesta, vive a Palermo, dove dirige, con Anna Barbera, il
Teatro Studio Attrice/Non, spazio di ricerca teatrale che si è
costituito nell’ambito del Progetto Amazzone (Mito-Scienza-Teatro):
un luogo di creazione e incontro con cui realizza esperienze teatrali
su temi sociali come la malattia e la diversità, ma dedicato anche a
progetti ispirati alle figure femminili della tragedia antica. Ha al
suo attivo numerosi testi teatrali (tra gli altri Artrosi,
‘Niriade, Tetralogia di Io, Care dame sbandate, Morte di una
pornostar
) nei quali attraversa le zone d’ombra della
contemporaneità alla ricerca di una poesia della condizione umana
che oltrepassi confini, frontiere e omologazioni culturali. In questa
ricerca rivisita anche il mito e interroga le figure di donna della
mitologia greca (Cassandra on the road e Programma
Pentesilea. Allenamento per la battaglia finale
). Molto
conosciuta in Francia – Cassandra on the road è stato letto
all’Odéon Théâtre de l’Europe – è la prima autrice italiana a
entrare nel repertorio della Comédie-Française, dove ha messo in
scena la Trilogia del Naufragio. Lampedusa Beach è
stato letto al Consiglio d’Europa di Strasburgo il 29 settembre
scorso e, il 12 settembre, al “Museo della Storia
dell’Immigrazione” di Parigi per la manifestazione “12 heures
pour changer de regard”, promossa dal Ministero della Cultura
francese: giornata di sensibilizzazione sui temi dell’immigrazione.

In Italia l’intera
Trilogia è messa in scena dalla stessa autrice per il Teatro Biondo
di Palermo.

La sua opera è oggetto
di studio e discussione in numerose università: Pavia, Barcellona,
Siena, Lille, Nanterre, ESAD/Scuola Superiore d’Arte Drammatica di
Parigi, Sorbonne Paris, Poitiers, Strasburgo.

I suoi testi sono
tradotti in francese, inglese e portoghese.

Nel 2015 ha ricevuto
dall’Associazione Nazionale dei Critici il Premio per la
Drammaturgia.

Milano, 8 ottobre 2015

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