Il Museo Vincenzo Vela a Ligornetto riapre oggi con la mostra Marcello, Adèle d’Affry (1836-1879), duchessa di Castiglione Colonna

Mostra Marcello

Il Museo Vincenzo Vela riapre i battenti
Dopo 15 mesi di lavori tecnici, il Museo Vincenzo Vela di Ligornetto è stato
riaperto mercoledì. La direttrice dell’Ufficio federale della cultura Isabelle
Chassot ha sottolineato l’importanza della collezione permanente ricordando il
carattere pionieristico dell’opera dello scultore Vincenzo Vela, che ha dato il
nome a uno dei primi musei svizzeri.
Nel suo discorso, la direttrice dell’Ufficio federale della cultura Isabelle Chassot ha
reso omaggio a Vincenzo Vela (1820-1891), «troppo a lungo incompreso perché in
anticipo sui tempi». Uomo aperto al dialogo e al confronto, l’artista non ha mai
cessato di traversare frontiere, gettando ponti tra il Ticino e l’Italia.
Situato a Ligornetto, ai piedi del Monte San Giorgio, a 500 metri dalla frontiera
italiana, il Museo Vincenzo Vela era in origine una delle case d’artista più importanti
d’Europa. La casa fu trasformata in museo dopo la sua donazione alla
Confederazione, avvenuta nel 1892, contemporaneamente all’imponente gipsoteca.
Oltre alle opere di Vincenzo Vela, nel museo si possono ammirare pitture lombarde e
piemontesi del XIX secolo e una delle più antiche collezioni fotografiche private
svizzere.
Il museo riapre con un’esposizione dedicata ad Adèle d’Affry, duchessa di
Castiglione Colonna, in arte Marcello. Nata a Friburgo, Adèle d’Affry visse a Roma e
a Parigi, dove erano attivi tra gli altri Gustave Courbet e Prosper Mérimée. Fu una
delle poche scultrici di fama della seconda metà del XIX secolo.

Link: www.museo-vela.ch