Luca Ronconi porta in scena “Lehman Trilogy” – dal 29 gennaio al 15 marzo 2015

Dal 29 gennaio al 15 marzo 2015 al Piccolo Teatro Grassi

Luca Ronconi porta in scena “Lehman Trilogy”

Da un testo di Stefano Massini, con un cast di fuoriclasse

 

Lehman_2015©LLaselva

Giovedì 29 gennaio, al Piccolo
Teatro Grassi (via Rovello 2), debutta in prima nazionale Lehman Trilogy, la nuova produzione del Piccolo Teatro di Milano,
diretta da Luca Ronconi, con un cast di fuoriclasse. Centosessant’anni di storia
di una delle famiglie più potenti d’America, i Lehman, sono al centro del testo
di Stefano Massini, il drammaturgo oggi più premiato, in Italia e all’estero
(edito da Einaudi): dall’America schiavista alla New York post 11 settembre,
rivive in scena la storia di un Paese e dei profondi mutamenti, sociali prima
ancora che economici, che hanno influenzato il mondo globalizzato. La saga dei
fratelli Lehman è al tempo stesso uno squarcio di sogno americano: il Paese che
tutto dà a chiunque dia prova di talento, inventiva e abnegazione, in una
manciata di secondi rovescia fortune e destini. I Lehman correranno più volte
il rischio di cadere, con la Guerra di Secessione, i due conflitti mondiali, la
crisi del 1929, ma sempre sapranno risollevarsi. Tranne l’ultima volta: il 15
settembre 2008 Lehman Brothers diventa il più grande fallimento nella storia
delle bancarotte mondiali.

 

D’intesa con l’autore, Luca
Ronconi ha suddiviso i tre capitoli della Trilogia (Tre
fratelli
, Padri e figli, L’immortale)
in due parti, intitolate
Tre fratelli e Padri e figli

La prima
parte inizia l’11 settembre 1844 con
l’arrivo in America di Heyum Lehmann proveniente da Rimpar, piccolo
villaggio della Baviera. Viene registrato da un ufficiale del porto come Henry
Lehman: da allora in poi quello sarà il suo nome. Si stabilisce a Montgomery
(Alabama), dove apre un emporio di tessuti. Tre anni dopo lo raggiunge il
fratello minore Mendel, che in America prenderà il nome di Emanuel, infine “il
piccolo” Mayer. Nel corso degli anni il loro interesse si sposta dal cotone al
caffè, alle grandi infrastrutture (ferrovie, canale di Panama) fino ad
approdare in Borsa, dove tutto si vende ma nessuna merce è.

Tre
fratelli
 termina all’inizio del Novecento con la morte di
Emanuel e l’avvento della nuova generazione guidata da suo figlio Philip.

 

La seconda parte si apre nella
New York degli anni Dieci del Novecento. I fondatori della dinastia, Henry, Emanuel
e Mayer, sono morti; al loro posto ci sono i figli: Philip (figlio di
Emanuel) vuole speculare in Borsa, mentre Herbert (figlio di Mayer) non si
fida. Quest’ultimo diventa Governatore di New York. A settant’anni Philip
Lehman “lascia”, ma non definitivamente: non si fida del figlio Robert
(Bobbie), laureato in economia a Yale. La Lehman Brothers passa attraverso la
Prima Guerra mondiale, la crisi del 1929, la Seconda Guerra mondiale,
avventurandosi in nuovi e sempre più spericolati investimenti (telefonia,
computer, persino la bomba atomica) espandendo i propri interessi in tutto il
mondo. Alla morte di Bobbie Lehman nel 1969, la società è affidata a Pete
Peterson, estromesso da Lewis Glucksman, che condurrà la banca a una prima
crisi, negli anni Ottanta. Dopo la ripresa, il nuovo CEO, Dick Fuld jr, vivrà
il destino di essere legato alla catastrofe dei mutui subprime e al fallimento
della più che centenaria Lehman Brothers, il 15 settembre 2008.


“Di questo testo – sottolinea Luca Ronconi– mi ha subito appassionato la varietà dei
registri linguistici: il saggio, il romanzo, il racconto onirico si alternano
seguendo l’impaginazione di una sceneggiatura cinematografica. Senza alcun
cedimento a una banale contemporaneità che sa di cronaca, Massini, come Edward
Bond di cui avevo messo in scena La
compagnia degli uomini
, non intende presentare al pubblico una verità
preconfezionata, piuttosto indirizzarlo verso un percorso di conoscenza. Quella
di Lehman Trilogy è una ‘drammaturgia adulta’, che,
svincolandosi da una narrativa tradizionale e da qualsiasi valutazione morale,
ci consegna una chiave per aprire una porta sull’episodio che, volenti o
nolenti, ha profondamente influenzato le vite di tutti noi”.

 “Nel raccontare il destino dei fratelli
Lehman”, aggiunge Ronconi, “Massini sottolinea l’appartenenza religiosa della
famiglia all’ortodossia ebraica e dissemina nell’arco di tutta la narrazione
continui riferimenti alla Bibbia; quell’appartenenza verrà a un dato momento ad
appannarsi, sostituita dall’adesione ad un nuovo culto che ha i propri riti e
le proprie formule, il capitalismo. Dal Pasticciaccio,
ai Karamazov, al recente
Pornografia, per citarne solo alcuni, amo portare in scena testi in
cui gli attori, seguendo il testo, siano guidati ad alternare prima e terza
persona, in una continua osmosi tra ‘dentro’ e ‘fuori’, tra onniscienza del
narratore e identità del personaggio”.

“La storia
Lehman – spiega Stefano Massini– non vuol emergere come la storia di una banca, non
ne è la celebrazione né la condanna. Resterà deluso chi cercasse nel mio testo
una Norimberga del capitalismo. Troverà al suo posto la cronistoria dei
successi e degli insuccessi di tre generazioni, alle prese con gli usi e
costumi di una società in rapida trasformazione, innamorata ora del cotone, ora
del caffè, poi delle ferrovie, poi del petrolio, e ancora delle sigarette, dei
televisori, del cinema, delle automobili, degli aerei, dei supermercati,
dell’alcol e perfino della bomba atomica, senza escludere quella sete
forsennata di guadagni facili che ha soffiato vento in poppa ai traders più
spregiudicati. C’è un legame indissolubile fra noi e la finanza, un legame
talmente stretto che suona ipocrita il fingersi teneri agnelli sacrificati dai
sacerdoti di Wall Street: la parabola dei tre fratelli Henry, Mayer ed Emanuel
con i loro discendenti descrive il vincolo di sangue anticamente creato fra il
futuro sognato dagli uomini e le soluzioni dei finanzieri per rendere possibile
quel futuro. Tuttora”

 

LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO

Piccolo Teatro Grassi(via Rovello 2), dal 29 gennaio al 15 marzo 2015

Lehman Trilogy

Lehman Trilogy –
Prima parte: Tre fratelli

Lehman Trilogy –
Seconda parte: Padri e figli
di Stefano Massini, regia Luca Ronconi

scene Marco Rossi, costumi Gianluca Sbicca, luci A.J.Weissbard

suono Hubert Westkemper, trucco e acconciature Aldo Signoretti

con (in ordine alfabetico)Robert
Lehman                                              Fausto CabraCarrie
Lauer, Ruth Lamar, Lee Anz Lynn      Francesca CiocchettiTestatonda Deggoo                                        Martin
Ilunga ChishimbaHenry
Lehman                                   Massimo De FrancovichPete
Peterson (greco)                                    Raffaele
EspositoSolomon
Paprinskij                                       Fabrizio FalcoLew Glucksman
(ungherese)                          Denis
FasoloSig.ra
Goldman                                             Laila Maria
FernandezEmanuel
Lehman                                           Fabrizio
GifuniPhilip
Lehman                                   Paolo PierobonMayer
Lehman                                              Massimo
PopolizioHerbert
Lehman                                            Roberto
Zibetti

produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa




Lehman Trilogy va in scena in due parti autonome con
due differenti sottotitoli:

Tre fratelli e Padri e figli al prezzo di € 33 (platea) o € 26
(balconata) per ciascuna parte.

Si può vederne una sola o entrambe, in sere diverse nell’arco della settimana,
congiuntamente.

Presentando in biglietteria il biglietto della Prima o Seconda parte si potrà
acquistare un biglietto per la Seconda o Prima parte al prezzo di € 15.

Per chi acquista contestualmente i biglietti delle due Parti è disponibile
la Lehman Card a € 40. 

Informazioni e prenotazioni
848800304 – www.piccoloteatro.org

News, trailer, interviste ai
protagonisti su www.piccoloteatro.tv

Milano,
16 gennaio 2015