EPIDEMIA” AL TEATRO ARVALIA – ROMA – Dal 9 al 12 e dal 16 al 19 ottobre 2014

AL VIA IL 9 OTTOBRE LA STAGIONE 2014-15 DEL TEATRO ARVALIA CON “EPI-DEMIA”, DRAMMATURGIA E REGIA DI EMANUELE FAINA.
IN SCENA IL GRUPPO ELEUSIS CON MARCO BELLIZI E MEMO DINI

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Quindici spettacoli in cartellone, ventitré settimane di programmazione, tre concerti di musica classica, sei serate dedicate alle arti performative, novantaquattro spettacoli mattutini riservati a tutte le Scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado del Municipio Roma XI, questi i numeri con i quali si presenta la stagione 2014/2015 del Teatro Arvalia di Roma, voluto dal Municipio XI e considerato da questo come “Teatro di interesse territoriale.”
Si parte il 9 ottobre con “Epì–Dèmia Epì-Dèmos”, drammaturgia di Emanuele Faina, con Marco Bellizi, Memo Dini e il Gruppo Eleusis. Lo spettacolo è presentato da Eleusis Teatro e Scuola Civica di Teatro di Roma e andrà in scena dal 9 al 12 e dal 16 al 19 ottobre (sempre alle ore 21), per la regia di Emanuele Faina, scenografia  di Laura Tatananni. 
Presagi inquietanti annunciano l’avvento della catastrofe. Gli abitanti di una piccola città cominciano a morire: un’epidemia misteriosa e inarrestabile si diffonde tra i cittadini che scopriranno di avere una sola possibilità di salvezza, affrontare la morte a viso aperto, senza paura. In “Epì-Dèmia Epì-Dèmos” è proprio la morte ad essere protagonista, e cosa può generare più inquietudine della morte? La consapevolezza e il coraggio sono davvero le uniche armi contro la paura della fine? La trama è avvincente, la suspense è garantita per uno spettacolo coinvolgente, con il quale l’adrenalina torna ad appropriarsi di un palcoscenico teatrale.
“Lo spettacolo parla dell’Uomo e della sua Esistenza-  afferma l’autore e regista Emanuele Faina – attraverso un sistema di analogie, utilizzando a metafora una piccola città qualsiasi, racconta delle esistenze degli uomini che costituiscono o hanno costituito le Comunità di ogni luogo geografico e di ogni tempo storico. Narra, con disincanto e forza a tratti violenta, ciò che accade all’Uomo quando si lascia vivere, quando si abbandona al flusso degli avvenimenti senza cercare di esserne artefice, quando perde l’attitudine al combattimento in difesa della libertà, quando dimentica il valore della scelta e rinuncia al suo diritto di autodeterminarsi: si ammala.
La messa in scena – prosegue il regista – nasce da un percorso di ricerca drammaturgica e registica che fonde passaggi di apparente quotidianità a situazioni fortemente simboliche dando vita ad atmosfere che infrangono i confini del palcoscenico e si proiettano con grande impatto emotivo sul pubblico. Le scelte recitative degli attori, molti di questi giovani promesse del Teatro italiano, spaziano agili e armoniche, dal quotidiano al metafisico al grottesco”.

Teatro  Arvalia, Via Quirino Majorana 139
Dal 9 al 12 e dal 16 al 19 ottobre, tutte le sere ore 21, biglietto euro 10

www.teatroarvalia.eu
teatroarvalia@live.it
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