La Venaria Reale – Ultimi dieci giorni per ammirare Caravaggio alla Reggia di Venaria

Caravaggio Il riposo durante la fuga in Egitto Doria Pamphilj

Il percorso espositivo della mostra, ideato da Vittorio Sgarbi e Keith Sciberras, professore di Storia dell’Arte all’Università di Malta, si sviluppa attraverso oltre 40 capolavori provenienti da circa 25 prestigiose collezioni pubbliche e private, italiane, maltesi e inglesi. Questi sono presentati insieme a importanti dipinti di Caravaggio e Luca Giordano che documentano le fonti, le influenze e i risultati dell’originale ricerca pittorica di Preti.

La mostra si apre con una delle opere più celebri di Caravaggio: il Riposo durante la fuga in Egitto, proveniente dalla Galleria Doria Pamphilj di Roma, datata tra il 1595 e il 1596. Quest’opera giovanile, creata dal genio lombardo appena giunto a Roma, è di straordinaria novità e qualità inventiva, e contiene in nuce il “naturalismo” che avrà un’enorme influenza sulla pittura successiva.

In occasione della mostra su Preti, La Venaria Reale è orgogliosa di presentare al pubblico un capolavoro eccezionale di Caravaggio, proveniente da una delle collezioni private più famose al mondo. Questo capolavoro è stato esposto nella grande antologica dedicata a Caravaggio, tenutasi alle Scuderie del Quirinale nel 2010, per il quattrocentesimo anniversario della morte del Merisi.

La mostra si articola in cinque sezioni principali (i primi tre temi seguono lo sviluppo artistico di Mattia Preti in senso cronologico, mentre gli ultimi due si riferiscono alla sua maturità artistica):

· Musicisti e Giocatori d’Azzardo;

· Racconti ed Emozioni;

· Volti e Protagonisti;

· La Maniera Trionfante;

· Eroine e la Virtù Stoica.

L’avventura pittorica di Mattia Preti è intensa e lunghissima, traducendo ogni emozione, tormento, entusiasmo e dolore in immagini che esprimono il senso della vita.

La mostra è organizzata in collaborazione con la Regione Calabria e il Comitato per le celebrazioni del IV Centenario della nascita di Mattia Preti. Realizzata dal Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale, con il supporto della Repubblica di Malta.

A cura di Vittorio Sgarbi e Keith Sciberras.

La mostra “Il Cavalier Calabrese: Mattia Preti tra Caravaggio e Luca Giordano” esplora l’opera di Preti, straordinario virtuoso del barocco, accostando ai suoi lavori dipinti di suoi contemporanei come Manfredi, Le Valentin, Ribera, Lanfranco, Guercino e Mola.

La mostra esplora il suo metodo di lavoro, le sue fonti e le influenze stilistiche. Così, viene delineato il suo percorso artistico: inizialmente uno degli ultimi rappresentanti del Caravaggismo romano, attraverso la sua ‘seconda maniera’ più strettamente legata a Guercino e sviluppata in una teatralità dinamica, il Cavalier Calabrese si trasforma in uno dei principali esponenti del barocco e della sua trionfante macchina, la nuova corrente artistica creata dall’arte italiana nel Seicento.

Con i suoi contrasti e affascinanti parallelismi, il Seicento italiano è uno dei periodi più intriganti della storia dell’arte. Nei primi decenni è stato fortemente influenzato dall’impatto del crudo naturalismo di Caravaggio e nella seconda metà è culminato nello splendore teatrale di Luca Giordano. Mattia Preti si inserisce in questa spettacolare evoluzione stilistica. La mostra ripercorre la storia di una delle correnti stilistiche più significative del Seicento.

 

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Iaphet Elli

Iaphet Elli, blogger, ho partecipato come editor a ExpoMilano2015.
Collaboro con diversi uffici stampa di città Italiane ,Stati Europei e Mondiali.