TERRAMARA, COME SEPPELLIVANO I MORTI I NOSTRI ANTENATI

Come seppellivano i loro morti, 3.500 anni fa, i nostri antenati delle terramare? Com’erano le loro necropoli? Domenica 7 ottobre, dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18, nel Parco della Terramara di Montale, a queste e ad altre domande risponderanno gli archeologi del Museo Civico di Modena e gli studenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia che hanno condotto approfondite ricerche sulla necropoli di Casinalbo. I bambini in visita al Parco potranno partecipare a un piccolo cantiere di scavo per diventare protagonisti della scoperta di una tomba terramaricola.

Grazie all’archeologia, infatti, conosciamo molti aspetti degli abitanti dell’età del bronzo, di cui abbiamo ampie testimonianze e reperti nel nostro territorio. Sappiamo molte cose su cosa mangiavano, cosa e come cacciavano e coltivavano e, in generale, come vivevano. Ora, grazie anche alle ultime ricerche, disponiamo dell’enorme patrimonio di informazioni custodito dalle urne cinerarie, che ci permette di scoprire i riti funerari degli abitanti delle terramare e molti altri aspetti della vita di queste comunità. Domenica queste conoscenze saranno divulgate al parco, seguendo “in diretta” il “percorso” di un’urna cineraria, dal microscavo alle indagini antropologiche sul suo contenuto e alla ricomposizione del vaso.

Quella che si propone ai visitatori è un’esperienza diretta dei metodi utilizzati per analizzare le urne contenenti le ossa combuste dei defunti di quelle comunità preistoriche, dalla tecnica del microscavo alle indagini antropologiche. Nel corso delle dimostrazioni, il pubblico scoprirà che gli abitanti delle terramare seppellivano i loro defunti in aree esterne ai villaggi, evidenziando un atteggiamento culturale e spirituale improntato alla separazione tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

Il rituale funerario prevedeva la cremazione del defunto, le cui ossa combuste venivano riposte, accompagnate in alcuni casi da oggetti di corredo, all’interno di urne in ceramica successivamente collocate in pozzetti scavati nel terreno.

Il Parco Archeologico e Museo all’aperto della Terramara di Montale, in via Vandelli Nuova Estense, apre dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18 (l’ultimo ingresso è consentito un’ora prima della chiusura).

In caso di maltempo e per informazioni, si consiglia di telefonare al numero 059 532020 a partire dalle 10 di domenica.

Tutte le informazioni sui futuri appuntamenti, visite guidate, dimostrazioni e laboratori per bambini e sulle modalità di accesso e prenotazione anche per gruppi e scuole si trovano sul sito internet (www.parcomontale.it).

archiviato come: Cultura e Turismo

http://www.comune.modena.it/salastampa/comunicati-stampa/2012/10/terramara-come-seppellivano-i-morti-i-nostri-antenati


a cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Modena

Nel 2024, il sito archeologico di Terramara continua a essere un punto di riferimento fondamentale per la comprensione delle antiche civiltà dell’età del bronzo nella pianura padana. Gli scavi recenti hanno portato alla luce nuovi reperti che offrono ulteriori dettagli sulla vita quotidiana, le pratiche agricole e le strutture sociali degli abitanti delle terramare. Grazie alle tecnologie avanzate, come la scansione 3D e l’analisi del DNA, gli archeologi stanno ricostruendo con maggiore precisione la storia e l’evoluzione di queste comunità. Inoltre, il sito ha visto un incremento di visitatori, attratti dalle nuove scoperte e dalle iniziative educative che coinvolgono il pubblico in maniera interattiva. Questa rinnovata attenzione ha portato anche a una maggiore consapevolezza dell’importanza della conservazione del patrimonio culturale, rendendo Terramara un esempio virtuoso di come passato e presente possano coesistere armoniosamente.

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Iaphet Elli

Iaphet Elli, blogger, ho partecipato come editor a ExpoMilano2015.
Collaboro con diversi uffici stampa di città Italiane ,Stati Europei e Mondiali.