
PER UN FILO DI SETA
1867, l’Italia in Giappone
A cura di Teresa Ciapparoni La Rocca
In collaborazione con MAO Museo d’Arte Orientale e Link Japan 4 Events
MAO Museo d’Arte Orientale
Via San Domenico 11 – Torino
Una mostra dedicata all’apertura dei rapporti tra Italia e Giappone nella seconda metà del 1800, quando militari, diplomatici e commercianti, soprattutto piemontesi e lombardi, affrontarono le difficoltà di un viaggio in un Paese che, in quel periodo, viveva profondi cambiamenti politici e sociali, trasformandosi da feudale a moderno in appena un quarto di secolo.
Di particolare interesse sono le testimonianze lasciate da alcuni setaioli piemontesi, procacciatori di seme-bachi, ossia uova di baco da seta, che sfidarono innumerevoli ostacoli per difendere il prestigio dell’industria serica italiana. Tra questi si ricordano il Cav. Pietro Savio di Alessandria e Giovanni Battista Imberti di Racconigi, autori rispettivamente di un prezioso diario e di una raccolta di memorie.
Straordinaria rilevanza ebbe la figura di Vittorio Sallier de La Tour, protagonista fondamentale nel consolidamento dei rapporti tra Italia e Giappone.
Il Conte Sallier de La Tour raggiunse il Giappone nel 1867, rimanendo fino al 1870 e stabilendosi a Yokohama, uno dei pochi porti aperti al mondo esterno, in un Paese che si stava lentamente affrancando da secoli di isolamento. Con lui c’era sua moglie, la contessa Mathilde Sallier de La Tour, nata Ruinart dei marchesi de Brimont.
Nei libri giunti fino a noi, ricchi di disegni, carte geografiche e incisioni, troviamo preziose testimonianze delle fatiche e delle avventure di quei viaggi. In un’epoca in cui la maggior parte delle persone nasceva e moriva senza mai allontanarsi dal proprio luogo di origine, il fascino dell’esotico spingeva questi viaggiatori ad acquistare oggetti, talvolta persino piccoli animali, da riportare in patria come souvenir. Quei manufatti alimentavano il gusto per l’Oriente, quel “giapponismo” che di lì a poco avrebbe conquistato tutta l’Europa.
Il percorso di visita ci guiderà alla scoperta di queste vite avventurose attraverso vecchie fotografie, immagini dell’Imperatore Meiji, xilografie (tra cui uno splendido nishiki-e che raffigura l’arrivo della delegazione italiana guidata da Sallier de La Tour a Maebashi, nella Prefettura di Gunma), disegni (tra cui i bellissimi schizzi di Madame Sallier de La Tour, che nel 1869 ritrasse le persone incontrate durante il viaggio), porcellane e documenti inediti concessi dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, incluso il primo trattato di commercio e amicizia tra Italia e Giappone.
A cura della Prof.ssa Teresa Ciapparoni La Rocca
Già docente di studi giapponesi presso la Facoltà di Lettere della “Sapienza” Università di Roma
In collaborazione con:
MAO Museo d’Arte Orientale e Link Japan 4 Events
Con il patrocinio di:
- Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
- Consolato Generale del Giappone a Milano
- Fondazione Italia Giappone
- Associazione Italiana per gli Studi Giapponesi
- Società Geografica Italiana
Mostra inserita tra le celebrazioni ufficiali del 150° anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, con il riconoscimento dell’Ambasciata del Giappone in Italia.