I 100 giorni di Lehman Trilogy – Dal 3 al 21 gennaio 2017 al Teatro Grassi

foto Marasco

Dal 3 al 21 gennaio 2017 al Teatro Grassi

Lehman Trilogy: I 100 giorni

Regia di Luca Ronconi

Produzione del Piccolo Teatro di Milano

Un viaggio teatrale indimenticabile

Con oltre 100 repliche, la saga dei fratelli Lehman

ritorna nella storica sede di via Rovello, dove esordì nel gennaio 2015

Ritorna una delle produzioni più amate del Piccolo Teatro, l’ultima regia di Luca Ronconi ispirata al pluripremiato testo di Stefano Massini. Un cast eccezionale, tra cui Massimo De Francovich, Fabrizio Gifuni, Massimo Popolizio, Paolo Pierobon e Fausto Cabra, rende questo spettacolo imperdibile.

Lo spettacolo debuttò al Teatro Grassi il 29 gennaio 2015 e venne ripreso nel maggio dello stesso anno. Dopo le recenti repliche a Torino (novembre 2016) e a Roma (fino al 18 dicembre 2016), la prima milanese del 3 gennaio 2017 sarà la recita numero centododici, a due anni di distanza dal debutto.

Questo testo mi ha subito affascinato per la varietà dei registri linguistici: il saggio, il romanzo, e il racconto onirico si alternano seguendo l’impaginazione di una sceneggiatura cinematografica. Senza cedere alla banalità di una cronaca contemporanea, Massini non intende presentare al pubblico una verità preconfezionata, ma piuttosto guidarlo verso un percorso di conoscenza. La Lehman Trilogy rappresenta una ‘drammaturgia adulta’ che, distaccandosi da una narrativa tradizionale e da giudizi morali, ci offre una chiave per aprire una porta sull’episodio che, volenti o nolenti, ha profondamente influenzato le vite di tutti noi. Luca Ronconi

Lehman Trilogy ha il respiro, lo stile e l’andamento di un poema epico. Il testo di Stefano Massini narra 160 anni di storia del capitalismo, dalla metà dell’Ottocento al 2008, anno del fallimento della banca fondata dalla famiglia a New York, la Lehman Brothers. Storia di uomini e donne, di padri e figli, di temperamenti e passioni, di cotone, carbone, ferrovie, denaro e speculazioni finanziarie, la saga dei Lehman è al tempo stesso uno squarcio del sogno americano: il paese che tutto concede a chi dimostra talento, inventiva e abnegazione, ma in pochi istanti può rovesciare fortune e destini. I Lehman correranno più volte il rischio di cadere, con la guerra di secessione, i due conflitti mondiali, la crisi del 1929, ma sapranno sempre risollevarsi. Tranne l’ultima volta: il 15 settembre 2008 Lehman Brothers diventa il più grande fallimento nella storia delle bancarotte mondiali. È l’abisso (o uno dei risultati) della crisi globale nella quale tutti ancora siamo immersi.

D’accordo con l’autore, Luca Ronconi ha suddiviso i tre capitoli della Trilogia (Tre fratelli, Padri e figli, L’immortale) in due parti, intitolate Tre fratelli e Padri e figli.

La prima parte inizia l’11 settembre 1844 con l’arrivo in America di Heyum Lehmann da Rimpar, un piccolo villaggio della Baviera. Viene registrato da un ufficiale del porto come Henry Lehman: da allora in poi quello sarà il suo nome. Si stabilisce a Montgomery (Alabama), dove apre un emporio di tessuti. Tre anni dopo, lo raggiunge il fratello minore Mendel, che in America prenderà il nome di Emanuel, infine “il piccolo” Mayer. Nel corso degli anni, il loro interesse si sposta dal cotone al caffè, alle grandi infrastrutture (ferrovie, canale di Panama) fino ad approdare in Borsa, dove tutto si vende ma nessuna merce è. Tre fratelli termina all’inizio del Novecento con la morte di Emanuel e l’avvento della nuova generazione guidata da suo figlio Philip.

La seconda parte si apre nella New York degli anni Dieci del Novecento. I fondatori della dinastia, Henry, Emanuel e Mayer, sono morti; al loro posto ci sono i figli: Philip (figlio di Emanuel) vuole speculare in Borsa, mentre Herbert (figlio di Mayer) non si fida. Quest’ultimo diventa Governatore di New York. A settant’anni, Philip Lehman “lascia”, ma non definitivamente: non si fida del figlio Robert (Bobbie), laureato in economia a Yale. La Lehman Brothers attraversa la Prima Guerra mondiale, la crisi del 1929, la Seconda Guerra mondiale, avventurandosi in nuovi e sempre più spericolati investimenti (telefonia, computer, persino la bomba atomica), espandendo i propri interessi in tutto il mondo. Alla morte di Bobbie Lehman nel 1969, la società è affidata a Pete Peterson, estromesso da Lewis Glucksman, che condurrà la banca a una prima crisi negli anni Ottanta. Dopo la ripresa, il nuovo CEO, Dick Fuld jr, vivrà il destino di essere legato alla catastrofe dei mutui subprime e al fallimento della più che centenaria Lehman Brothers, il 15 settembre 2008.

LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO

Piccolo Teatro Grassi (via Rovello 2), dal 3 al 21 gennaio 2016

Lehman Trilogy

di Stefano Massini, regia Luca Ronconi, scene Marco Rossi, costumi Gianluca Sbicca, luci A.J. Weissbard

suono Hubert Westkemper, trucco e acconciature Aldo Signoretti

con (in ordine di apparizione)

Henry Lehman Massimo De Francovich

Emanuel Lehman

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