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MIKA Ph Riccardo Gallini |
Chi in abito da sposa, chi in pigiama, chi da diavoletto o da principessa, purché rigorosamente in bianco. Più di un migliaio di fan di Mika sono arrivati da tutta Italia e si sono dati appuntamento ieri sera sulla spiaggia di Rimini, creando un grande dance floor sulla sabbia. Un grande letto, circondato da una folla festante e danzante, con alle spalle la scenografia naturale del sogno felliniano e del suo Grand Hotel, è stato il set voluto dall’artista anglo-libanese per il suo White Party, l’evento che verrà trasmesso durante CasaMika, il nuovo one-man show di Raidue che inizierà l’8 novembre.
“Amo Rimini, è la casa dei sogni di Fellini,” ha detto l’artista internazionale durante l’incontro con il Sindaco della città, Andrea Gnassi. “Ho scelto Rimini perché sono un grande fan di Fellini e per il mio show volevo un posto sul mare. Così, unendo le due cose, ho capito che Rimini era il set perfetto per ciò che volevo fare: qualcosa di surreale, assurdo, ma al tempo stesso popolare e sofisticato. La follia sofisticata di Fellini è ciò che cerco da sempre. Lui era un grande sognatore e penso che i grandi sognatori siano più importanti dei presidenti e dei governanti perché hanno un effetto più potente, entrando nella pancia e nell’anima di un Paese e rimanendo nella fantasia e nel potenziale futuro. La loro creatività resta per sempre. Ci sono Hitchcock, Fellini, e forse ci saranno Alfonso Cuarón e François Ozon, Terry Gilliam: sono tutti grandi artisti che hanno un senso popolare e non hanno mai rifiutato l’importanza di comunicare con la gente con un linguaggio semplice, provocando molta ispirazione. L’ispirazione si provoca, la bellezza si provoca, non la si chiede. Dunque se dovevo scegliere un posto al mare per fare qualcosa di assurdo, non potevo farlo in un posto migliore di questo, nella casa di Fellini. Lui era il re dell’assurdità sofisticata. E io, non a caso, ho sempre a portata di mano due copie del suo Libro dei sogni: una nel mio camerino alla Rai e una a casa mia, per non dimenticare mai la sua follia. Per questo programma stiamo cercando di fare cose surreali e belle da mettere in prima serata, cercando di intrattenere l’Italia con elementi che sono profondamente popolari, ma che al tempo stesso contengono molta poesia.”
L’incontro tra il sindaco e Mika è stato l’occasione per illustrare all’artista i progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana di Rimini attraverso i motori culturali e per omaggiarlo del volume edito da Guaraldi ‘La mia Rimini’ di Federico Fellini e di una borsa ‘fatta a Rimini’ realizzata con il tessuto delle sdraio.
“Amazing” è stato il commento di Mika mentre sfogliava il progetto del futuro Museo Fellini. “Bellissimo, Sindaco, però devi realizzare tutto questo prima dei tuoi 50 anni! Inserire un circo felliniano tra il Castello e il Fulgor, ma anche creare il circo dei sapori di Massimo Bottura davanti al Grand Hotel – ha continuato Mika – rappresenta quel mondo onirico e visionario che fa parte della mia espressione artistica. Per me è un grande graffito, una forma di graffito, un’espressione dell’anima.”
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