Guinness della pizza – Premiati i ragazzi degli alberghieri di Napoli

Continua a riecheggiare il successo del record conquistato a Napoli, dove è stata decretata la pizza più lunga del mondo cotta nel tradizionale forno a legna, con una lunghezza di 1853,88 centimetri.

Rossopomodoro, sempre attento alla valorizzazione dei giovani talenti, ha organizzato un evento speciale presso il suo ristorante di via Partenope a Napoli. Alla guida dell’iniziativa, il presidente Franco Manna, che ha premiato sei studenti degli istituti alberghieri per il loro contributo al raggiungimento del record. I ragazzi sono stati omaggiati con targa e medaglia, offerte dallo stesso imprenditore campano, presidente della Sebeto Spa, azienda che racchiude i marchi Rossopomodoro, Anema e Cozze, Coq, Rossosapore e Ham Holy Burger.

All’evento hanno partecipato personalità di spicco: il professor Alfonso Pecoraro Scanio, docente di turismo a Milano e Roma, Sergio Miccù, presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, Claudio Sebillo, brand manager del Napoli Pizza Village, e Teresa Iorio, campionessa mondiale della pizza 2015. Presente anche Antonio Sorrentino, chef creativo del gruppo Rossopomodoro.

Franco Manna ha sottolineato l’importanza di preservare e sviluppare l’arte artigianale dei pizzaioli, simbolo di Napoli e dell’Italia, contrastando la contraffazione e il fenomeno dell’italian sounding. In quest’ottica, ha proposto di coinvolgere le nazioni partecipanti al Guinness del 18 maggio 2016, offrendo ai giovani degli istituti alberghieri campani l’opportunità di vivere esperienze lavorative all’estero.

A supporto della sua iniziativa, Manna ha immediatamente regalato uno stage ai sei studenti premiati, permettendo loro di lavorare a Londra dal 25 al 31 luglio, accompagnati dallo chef Antonio Sorrentino. Londra, con 15 ristoranti Rossopomodoro, è stata scelta come punto di partenza per un progetto di crescita professionale che potrebbe estendersi alle altre sedi internazionali del brand.

L’obiettivo è trasformare Napoli in un centro mondiale di formazione sulla pizza. “Sarebbe fantastico,” afferma Manna, “se, così come mandiamo i nostri figli a Londra per imparare l’inglese, anche gli inglesi e altri popoli potessero inviare i loro giovani a Napoli per apprendere l’arte della pizza in un’Accademia di formazione dedicata.”

I ragazzi premiati con medaglia, targa e stage a Londra sono:

  • Antonio Izzo dell’Istituto Cavalcanti di Napoli
  • Alberto De Martino dell’Istituto De Gennaro di Vico Equense
  • Ersilio Sepe dell’Istituto Adriano Tilgher di Ercolano
  • Antonio Perrella dell’Istituto De Medici di Ottaviano
  • Vanessa Maglioccola dell’Istituto Rossini di Bagnoli
  • Danilo Marchesano dell’Istituto Petronio di Pozzuoli
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