Lugano Musica: CHRISTIAN ZACHARIAS E L’OSI NELLA VIENNA DI MOZART E SCHUBERT

Pollak

CHRISTIAN
ZACHARIAS E L’OSI

NELLA
VIENNA DI MOZART E SCHUBERT


Prosegue
il ciclo di concerti sinfonici al LAC, con un altro appuntamento che
vede protagonista
l’Orchestra
della Svizzera italiana
,
venerdì
11 marzo,

guidata questa volta da
Christian
Zacharias,
nella
duplice veste di

direttore
e di pianista solista. La serata avrà inizio con il Concerto n. 25
in do maggiore di Mozart, per proseguire poi con una pagina di raro
ascolto, l’aria da concerto
Ch’io
mi scordi di te?

per soprano e orchestra con pianoforte obbligato, composta da Mozart
per la cantante Anna Storace e per se stesso. Nella parte che fu
della prima interprete storica di Susanna nelle
Nozze
di Figaro,
troviamo
il giovane soprano tedesco
Marie-Sophie
Pollak
,
particolarmente apprezzata nel repertorio sei-settecentesco. Nella
seconda metà del programma Zacharias lascerà la tastiera del
pianoforte per salire sul podio e dirigere l’OSI nella Quarta
Sinfonia di Schubert.

Un
programma interamente viennese è quello proposto dall’OSI e da
Christian Zacharias per la serata dell’11 marzo. Scelta decisamente
congeniale al pianista-direttore, nato in India ma cresciuto in
Germania e vincitore di premi prestigiosi come il Van Cliburn, che di
Mozart è oggi considerato uno dei maggiori interpreti in assoluto.
Al genio di Salisburgo Zacharias ha dedicato un intenso lavoro con
l’Orchestra da camera di Losanna, di cui è stato direttore
artistico per tredici anni, incidendo tutti i concerti per pianoforte
e orchestra. Questi cd sono stati salutati dalla critica
internazionale con riconoscimenti di prim’ordine, come il Diapason
d’Or e il premio Choc du Monde de la Musique. Per la sua
attesissima apparizione a Luganomusica, Zacharias ha scelto una
pagina della maturità mozartiana, il Concerto n. 25 in do maggiore,
caratterizzato da un grande spessore sinfonico e da un limpido
equilibrio fra solista e orchestra. Allo stesso anno del Concerto, il
1786, appartiene anche una delle opere più fascinose di Mozart,
l’ariaCh’io
mi scordi di te?
,
che venne eseguita a Vienna la stessa sera in cui l’autore presentò
al pubblico il Concerto n. 25. L’aria, destinata al giovane soprano
britannico Anna Selina Storace, prevede – cosa del tutto unica –
un pianoforte obbligato in orchestra, e la parte fu suonata dallo
stesso Mozart. Innamorato della talentuosa e bella Anna, Mozart volle
dedicare a lei e a se stesso (come scrisse sulla partitura) un
momento musicale intenso ed unico, nel momento in cui la giovane dava
l’addio a Vienna, dove aveva cantato nelleNozze
di Figaro.
Ad
interpretare questa pagina straordinaria sarà Marie-Sophie Pollak,
soprano tedesco che, a soli ventotto anni, è ritenuta una delle voci
più interessanti nel repertorio barocco e classico.

Il
programma è completato da una sinfonia giovanile di Schubert, la
Quarta, scritta nel 1816, a soli diciannove anni. Nonostante l’autore
ritenesse le sue prime sei sinfonie delle mere esercitazioni, indegne
di essere presentate al pubblico, questa pagina presenta notevoli
punti di interesse: la tonalità di do minore e le atmosfere tese e
drammatiche – che le valsero il titolo diTragica,
apposto dallo stesso Schubert – ricordano il Beethoven della
Quinta. La Sinfonia n. 4 fu comunque ascoltata per la prima volta in
una sala da concerto solo vent’anni dopo la morte dell’autore.

Il
concerto verrà trasmesso in diretta radiofonica da RSI Rete 2 e sarà
seguito, alle ore 22.30, da “Mozart Reloaded”, quinto
appuntamento del ciclo
Late
Night Modern

presso il Teatrostudio. Late Night Modern è un progetto di rilettura
creativa in chiave contemporanea delle opere eseguite durante alcuni
dei concerti di LuganoMusica, in coproduzione con OGGIMUSICA.

Appuntamento
alle 20.30 alla Sala Teatro LAC

Venerdì
11 marzo 2016 – 20.30

Sala
Teatro LAC

Interpreti

Orchestra
della Svizzera italiana

Christian
Zacharias
,
pianoforte e direzione

Marie-Sophie
Pollak,
soprano

Programma

Wolfgang
Amadeus Mozart
(1756-1791)

Concerto
per pianoforte e orchestra n. 25 in do maggiore, KV 503 (1786)

Ch’io
mi scordi di te?
,
aria da concerto KV 505 (1786)

Franz
Schubert
(1797-1828)

Sinfonia
n. 4 in do minore, D 417
Tragica
(1816)

Alcune
note al programma

  • Eseguiti
    per la prima volta il 23 febbraio del 1787, presso la Großer
    Redoutensaal del Burgtheater di Vienna, il
    Concerto
    per pianoforte n. 25 di Mozart

    e l’aria da concerto
    Ch’io
    mi scordi di te?
    risalgono
    alla fine dell’anno precedente. Il Concerto segna una svolta nella
    produzione mozartiana per pianoforte e orchestra: da ventiquattro
    concerti scritti in poco più di dieci anni, si passa, d’ora in
    avanti, ad uno solo per anno. Questa evoluzione è fatta risalire
    all’opportunità di dedicarsi più ampiamente all’amato genere
    operistico, ma soprattutto alla crisi del rapporto fra Mozart e il
    pubblico viennese (che amava tali concerti) scoppiata nel periodo
    successivo alle
    Nozze
    di Figaro
    .
    La partitura presenta un’orchestrazione ricca (un flauto e coppie
    di oboi, fagotti, corni, trombe, più timpani; mancano i clarinetti)
    e infatti è fra quelle che mostrano in modo più marcato la
    tendenza sinfonica tipica dei concerti della maturità mozartiana.
    Ulteriore elemento di distinzione è la tonalità di do maggiore,
    spesso impiegata da Mozart per lavori dal contenuto aulico e
    raffinato.

  • Ch’io
    mi scordi di te?

    è uno dei migliori esempi mozartiani nel genere – all’epoca
    rilevante – dell’aria da concerto: brani per voci soliste di
    durata medio-breve. Il testo era già stato usato in un’altra
    opera – l’
    Idomeneo,
    come aggiunta nella revisione del 1781
    .
    La
    musica
    si articola in un Recitativo-Andantino e poi in un Allegro che
    sfocia in un Rondò. Si tratta di un’aria da opera seria, ricca di
    passione, particolarmente adeguata a porre in evidenza le doti
    espressive del soprano, in uno scambio serrato con un’orchestra di
    stampo cameristico. L’aria prevede l’insolita presenza del
    “pianoforte obbligato”, vale a dire utilizzato come strumento
    d’orchestra. La ragione di questa particolarità va ricercata nel
    fatto che la composizione venne scritta in omaggio ad Anna Selina
    Storace (prima interprete di Susanna nelle
    Nozze
    di Figaro
    ,
    di cui Mozart si era innamorato) in un concerto che segnava il suo
    addio a Vienna. Mozart stesso volle sedere in orchestra per suonare
    la parte pianistica e appose a questa pagina, unica nel suo
    catalogo, la struggente (ed altrettanto unica) dedica “per M.lle
    Storace e per me”.

  • Solo
    le ultime due sinfonie di
    Schubert
    (l’
    Incompiuta
    e la
    Grande)
    sono considerate dalla musicologia come opere appartenenti alla
    maturità dell’autore. Delle otto sinfonie giunte a noi in forma
    completa, le prime sei – scritte fra il 1813 e il 1818, cioè fra
    i sedici e i ventuno anni – vengono ritenute prima di tutto
    esercitazioni nella difficile tecnica di scrittura orchestrale. Non
    a caso le sinfonie giovanili non furono destinate dall’autore
    all’esecuzione pubblica, come la n.
    4
    in do minore
    ,
    che venne eseguita per la prima volta a Lipsia ben trentatré anni
    dopo la sua composizione e venti dopo la morte dell’autore.

    In
    una corrispondenza del 1823 Schubert stesso dichiarava apertamente
    la propria insoddisfazione: «Veramente non ho nulla per grande
    orchestra che potrei presentare al mondo con la coscienza
    tranquilla». Anche se in realtà mediocri le sue sinfonie non
    erano, presentandosi anzi tra i primi e più convincenti seguiti
    viennesi della straordinaria produzione beethoveniana. Le tracce di
    Beethoven nella Quarta Sinfonia si fanno esplicite. Il soprannome
    Tragica
    fu apposto dallo stesso Schubert sul frontespizio della partitura,
    anche se in un secondo tempo rispetto al momento della creazione
    dell’opera, e viene comunemente interpretato come una volontà di
    riallacciarsi alle tenebrose atmosfere dell’ouverture
    Coriolano
    e della celeberrima
    Quinta
    Sinfonia

    di Beethoven, anch’essa in do minore.

Biografie
interpreti

Orchestra
della Svizzera italiana

Costituita
nel 1935 a Lugano, è stata diretta da grandi personalità quali
Ansermet, Stravinskij, Stokowski, Celibidache, Scherchen ed ha
collaborato con compositori quali Mascagni, R. Strauss, Honegger,
Milhaud, Hindemith, Berio e Penderecki. L’OSI è una delle 13
formazioni a livello professionale attive in Svizzera. Composta da 41
musicisti stabili, è finanziata principalmente dal Cantone Ticino,
dalla Radiotelevisione svizzera (RSI), dalla Città di Lugano e
dall’Associazione Amici dell’OSI. Dà vita annualmente alle
stagioni concertistiche della RSI e partecipa regolarmente alle
Settimane Musicali di Ascona, a Lugano Festival/Lugano Musica e al
Progetto Martha Argerich. L’OSI lavora con i grandi nomi del
panorama direttoriale e con i più celebri solisti; si esibisce nella
Svizzera italiana e nei maggiori centri nazionali ed internazionali.
Numerose le registrazioni in studio finalizzate all’emissione
radiofonica e le produzioni discografiche con importanti etichette.
Direttore onorario è Alain Lombard. Dal settembre 2013 collabora con
Vladimir Ashkenazy, per quattro stagioni direttore ospite principale.

Christian
Zacharias

Nato
in India, ancora bambino si è trasferito con la famiglia in
Germania, a Karlsruhe, dove ha studiato con la pianista Irene Slavin
presso la locale Musikhochschule. Si è poi perfezionato a Parigi con
Vlado Perlemuter. Premiato nei Concorsi di Ginevra, Van Cliburn e
Concorso Ravel di Parigi, dal 1975 ha intrapreso una brillante
carriera internazionale orientata alla varietà, spaziando fra
l’attività solistica, la musica da camera e la direzione
d’orchestra. Nel 1992 ha debuttato come direttore con l’Orchestre
de la Suisse Romande e da allora riceve numerosi inviti per dirigere
le principali orchestre europee. Dal 2000 al 2013 è stato direttore
artistico dell’Orchestra da camera di Losanna, con cui ha
realizzato una ricca discografia e in particolare l’intero ciclo
dei concerti di Mozart per pianoforte e orchestra, salutato da
riconoscimenti quali Diapason d’Or, Choc du Monde de la Musique ed
ECHO Klassik. Nella stagione 2009/2010 è stato partner artistico
della Saint Paul Chamber Orchestra, mentre altre orchestre con cui ha
stretto regolare collaborazione sono Gothenburg Symphony, Los Angeles
Philharmonic, Het Residentie Orkest Den Haag e Bamberger Symphoniker.
Nel corso della sua carriera ha pubblicato dischi per EMI e
attualmente per MDG, risultando vincitore nel 2007 del premio
“Artiste de l’année” al Midem di Cannes.

Marie-Sophie
Pollak

Nata
in Germania nel 1988, ha iniziato da bambina lo studio del violino e
del pianoforte e, a partire dal 2007, si è professionalmente
dedicata al canto, studiando con Gabriele Fuchs alla Musikhochschule
di Monaco di Baviera, dove si è diplomata nel 2012. Si è inoltre
perfezionata seguendo masterclass con Roger Vignoles, Helmut Deutsch
e Wolfgang Katschner, raggiungendo le finali in prestigiosi concorsi
internazionali d’interpretazione. A proprio agio in un vasto
repertorio, si è specializzata nella produzione vocale classica e
barocca, collaborando spesso con ensemble quali Orfeo
Barockorchester, Ensemble Matheus e Collegium 1704 diretti da maestri
come Alessandro De Marchi, Kent Nagano, Martin Steidler,
Jean-Christophe Spinosi, Václav Luks e Michi Gaigg. È inoltre stata
ospite di istituzioni musicali quali Théâtre du Châtelet a Parigi,
Bayerischer Rundfunk a Monaco, Musikfestspielen a Potsdam. Con il
proprio Ensemble392 ha pubblicato a inizio marzo 2016 il disco
Bouillabaisse
per l’etichetta austriaca Frabernado.

Partner
di LuganoMusica

La
programmazione di LuganoMusica è realizzata grazie a:

Città
di Lugano

Repubblica
e Canton Ticino/Fondo Swisslos

Fondazione
Lugano per il Polo Culturale

Fondazione
Ing. Pasquale Lucchini

Fondazione
per l’Orchestra della Svizzera italiana

Amici
della Scala di Lugano e Fondazione Vittorio e Amalia Ghidella

UBS,
BSI, Fondazione Ernst Göhner, Cornèr Banca, Corriere del Ticino,
Banca Stato, Banca del Ceresio, RSI Radiotelevisione Svizzera –
Rete Due, Orchestra della Svizzera italiana, Migros Percento
Culturale, Fondazione Svizzera per la Radio e la Cultura, Città di
Bellinzona

Media
partner: Corriere del Ticino

Modalità
di ingresso

Biglietti

Categoria
1: Fr. 90/85

Categoria
2: Fr. 70/65

Categoria
3: Fr. 55/50

Categoria
4: Fr.40/35/18

Categoria
5: Fr. 25/20/12

(più
costi di prenotazione)

Riduzioni
per studenti, apprendisti e beneficiari AVS e AI.

Late
Night Modern 5:
biglietto
unico Fr 15 (posto non numerato)

Prevendita
presso la biglietteria del LAC, online su
www.luganolac.ch,
presso tutti i punti Ticket Corner (uffici postali, Manor, stazioni
FFS) e online su
www.ticketcorner.com

Info
biglietteriaTel.
+41 (0)58 866 42 22 /
www.luganolac.ch

LuganoMusica

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Bernardino Luini 2

CH-6900
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lunedì,
martedì e giovedì dalle ore 14.00 alle 17.30