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ANT, Aquasplash_vue_aérienne

Partendo dal porticciolo di Salis (27), il cosiddetto
“chemin du calvaire” (via crucis) porta al Sanctuaire de
la Garoupe. Sin dalla notte dei tempi i pellegrini si raccolgono
davanti ai piccoli oratori evocando lo
“Chemin de croix” (28).
La Chapelle de la Garoupe (29) ospita Notre-
Dame de la Garde e Notre-Dame de Bon-Port, la cui
navata è tappezzata di ex-voto legati al mare, altrettante
finestre aperte sulla piccola e grande storia di Antibes.
Sul belvedere, una tabella di orientamento consente di
comprendere meglio la fantastica visuale a disposizione.
A poca distanza troviamo il piccolo oratorio dedicato
a “Notre-Dame des Amoureux protégeant les foyers”,
realizzato da Raymond Peynet.
Il faro della Garoupe (30) è uno dei più potenti
della regione.
Ai piedi della collina si estende, indisturbata, la Baie
de la Garoupe (31), nota per la bellezza delle sue
spiagge, dove amava passeggiare Colette, la quale si
meravigliava della “sabbia ora fresca, ora tiepida sui
suoi piedi inutili”.

Lasciando la spiaggia, il percorso pedonale di Tire-
Poil (32) si snoda lungo una serie di piccole calette,
amate dai pescatori e dagli appassionati di bagni di sole.
Passeggiando si costeggiano le prestigiose proprietà
di questa zona privilegiata che si estende lungo la
cosiddetta “Baie des milliardaires”.
Tra queste sontuose ville dai giardini lussureggianti,
Eilenroc (33), realizzata sul progetto di Charles
Garnier – architetto dell’opera di Parigi e di Montecarlo
– offre ai visitatori le essenze rare dei suoi giardini e
delle migliaia di rose nate ad Antibes.
L’Hôtel du Cap Eden-Roc (34), uno dei più
lussuosi al mondo, inaugurato nel 1870, fu il primo
della Costa Azzurra ad aprire per la stagione estiva.
Rita Hayworth, Marlène Dietrich, Charles de Gaulle,
Alain Delon, Sharon Stone, Clint Eastwood, George
Clooney Brad Pitt e molti altri personaggi famosi vi
hanno soggiornato.
Il Jardin Thuret (35) fu realizzato nel 1856 dal
botanico Gustave Thuret.
Qui vi coltivò numerose essenze sino ad allora
sconosciute per le nostre zone, come l’eucalipto e
la palma. Questa immensa cattedrale ecologica,
magnificata da Flaubert e George Sand accoglie ogni
anno numerosi visitatori.

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