American Food 2.0: United to Feed the Planet PADIGLIONE USA ALL’EXPO MILANO 2015 (1 maggio – 31 ottobre 2015)

American Food 2.0: United to Feed the Planet
PADIGLIONE USA ALL’EXPO MILANO 2015
(1 maggio – 31 ottobre 2015)

Con il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, l’Expo Milano 2015 sarà uno degli eventi mondiali più avvincenti degli ultimi anni con una partecipazione attesa di 20 milioni di visitatori. La sfida globale che è al centro di questo grande appuntamento internazionale è quella di un dibattito che mette al centro la sfida di nutrire un pianeta di oltre 9 miliardi di persone entro il 2050. Questa grande piattaforma si propone quindi come uno spazio internazionale di incontro per temi globali che riguardano tutti noi, come la sicurezza alimentare e la sostenibilità.
Il Padiglione USA è stato concepito per presentare il ruolo unico dell’America nel futuro del settore food in tutto il mondo e nel suo contributo alla sfida globale di “Nutrire il Pianeta”. Gli Stati Uniti presentano un padiglione dinamico, incentrato sul tema “American Food 2.0: United to Feed the Planet”. Expo Milano 2015 permette al Padiglione Stati Uniti di presentare al mondo il proprio ruolo di innovatori, non solo nel settore alimentare, ma anche nei molti altri aspetti della cultura, della scienza e del business.
Nutrire il mondo è una sfida che impegna un’infrastruttura enorme, tecnologie avanzate e sistemi dinamici che coprono quasi ogni aspetto della società in cui viviamo. Ogni fase, dal lavoro nei campi alla distribuzione in tavola, riflette un insieme di valori e di collegamenti che influenzano le nostre identità e formano il nostro futuro. Il Padiglione USA sorprende i visitatori, propone spunti di riflessione su argomenti di interesse comune, il cibo, la nutrizione e gli ambiti di intervento delle politiche di governo. Attraverso mostre interattive e media digitali avanzati – riuniti nel messaggio “American Food 2.0” – il Padiglione USA mette in evidenza i successi dell’industria americana, i prodotti, le capacità imprenditoriali e la capacità operativa all’interno dei contesti di sostenibilità, nutrizione e salute, tecnologia e innovazione.
Con lo slogan “United to Feed the Planet”, gli Stati Uniti utilizzano gli strumenti del dialogo e della collaborazione per rafforzare i legami bilaterali tra Italia, Europa e il resto della comunità globale al fine di affrontare insieme le sfide del sistema alimentare. Il Padiglione USA presenta la leadership e la responsabilità americane nella arena globale del settore food, celebrando la ricca storia agricola e le culture alimentari regionali, sottolineando il ruolo della nazione nel promuovere la sicurezza alimentare e la sostenibilità attraverso la scienza, la tecnologia, l’innovazione e il libero scambio.
Il Dipartimento di Stato americano ha scelto Amici del Padiglione USA Milano 2015 come suo partner del settore privato per l’Expo per lavorare assieme al Governo degli Stati Uniti allo sviluppo e implementazione della presenza ufficiale americana all’esposizione universale. Friends of the USA Pavilion Milano 2015 è un’organizzazione no-profit, dietro alla quale operano la Fondazione James Beard (JBF) e l’Istituto Culinario Internazionale (ICC), in collaborazione con la Camera di Commercio Americana in Italia. La missione degli Amici del Padiglione è quella di progettare, ideare, realizzare e trovare i necessari finanziamenti privati per il Padiglione USA e l’intero progetto.
Sotto la leadership del Commissario generale Douglas T. Hickey e la direzione generale del Dipartimento di Stato americano, l’organizzazione degli Amici coordina ogni aspetto del progetto ed un team di esperti in ambiti quali: scienza, business, tecnologia, agricoltura, sostenibilità, design e altri campi. La gestione del programma è diretto dalla Presidente Dorothy Hamilton (fondatrice e amministratore delegato dell’ICC), l’amministratore delegato di Friends of the USA Pavilion Charlie Faas e il direttore creativo Mitchell Davis (vicepresidente esecutivo della JBF). Il design della struttura del Padiglione USA è stato affidato alla Biber Architects, mentre Thinc Design è stata incaricata di progettare il design delle esposizioni e gli allestimenti del Padiglione.
Il Padiglione USA all’Expo Milano 2015
Concept
Amici del Padiglione USA
Milano
2015
Leadership Team
Expo
Milano
2015
Uniti per nutrire il Pianeta
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Dorothy Cann Hamilton è una delle leader ed educatrici imprenditoriali più autorevoli nel panorama culinario americano di oggi. Ha fondato il French Culinary Institute nel 1984, che nel 2005 è diventato l’International Culinary Center (ICC) nel 2005. E’ ancora amministratore delegato dell’ICC, nonché presidente degli Amici del Padiglione USA Milano 2015.
Charlie Faas è un dirigente con più di 30 anni di esperienza nella gestione finanziaria e aziendale di diverse industrie nel settore pubblico e nel privato. E’ amministratore delegato degli Amici del Padiglione USA Milano 2015.
Mitchell Davis è vicepresidente esecutivo della James Beard Foundation. Autore di libri di cucina, è un critico e giornalista gastronomico che ha conseguito una laurea in Gestione dell’Ospitalità presso la Cornell School of Hotel Management e un dottorato di ricerca in Food Studies alla New York University. E’ responsabile della direzione creativa per gli Amici del Padiglione USA Milano 2015, per cui supervisiona programmazioni, contenuti e design.
Jerry Giaquinta insegna alla Mashall School of Business della University of Southern California. Ha più di 25 anni di esperienza dirigenziale in marketing e comunicazione, avendo lavorato per la Sony Pictures Entertainment, la Mercedes Benz e la Chiat Day Communications. È stato consulente capo per l’Expo Aichi 2005.
Simone Crolla è il direttore generale della Camera di Commercio americana in Italia ed ex-deputato parlamentare. È vicepresidente per gli affari pubblici alla Weber Shandwick, una delle più rinomate aziende di pubbliche relazioni al mondo.
U.S. Department of State, Office of Public Diplomacy of the Bureau of European and Eurasian Affairs
Il Padiglione USA è un progetto ufficiale dell’Ufficio di Public Diplomacy all’interno del Bureau of European and Eurasian Affairs del Dipartimento di Stato americano, con la collaborazione e il supporto del Dipartimento per l’Agricoltura americano, del Dipartimento per il Commercio e di altre agenzie governative. Il Dipartimento di Stato americano ha selezionato gli Amici del Padiglione USA Milano 2015 in qualità di suo partner di settore privato per collaborare con il Governo allo sviluppo e all’implementazione della presenza ufficiale americana all’Expo.
Il bureau promuove gli interessi americani nella regione su politiche e tematiche quali la sicurezza internazionale, le relazioni NATO, il coordinamento con l’Unione europea e altre organizzazioni regionali a supporto della democrazia, dei diritti umani, della società civile, della prosperità economica, dell’anti-terrorismo e non proliferazione.
Partners
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Fondazione James Beard
La Fondazione James Beard è un’organizzazione no-profit del tipo 501(c)(3) con sede a New York. La sua missione è esaltare, promuovere e rendere onore al patrimonio culinario diversificato dell’America, attraverso dei programmi che formino, istruiscano ed ispirino. La Fondazione ha un ruolo centrale nella comunità culinaria americana e si occupa di esplorare il modo in cui il cibo arricchisce la nostra vita. Autore di libri di cucina e insegnante, James Beard era un campione di cucina americana che ha contribuito a educare generazioni di chef professionisti e appassionati di cibo, di cui è stato mentore. Oggi la Fondazione James Beard continua con lo stesso spirito offrendo una varietà di eventi e programmi dedicati che educano, formano, informano, intrattengono, ispirano e stimolano una comprensione più profonda della cultura culinaria. I programmi includono iniziative educational, premi sulla sicurezza alimentare, una conferenza annuale sul cibo, un programma di premi dedicati alla Leadership, borse di studio per ricerche e attività e pubblicazioni di settore. Oltre che mantenere lo spazio di performance per gli chef in visita alla storica James Beard House al Greenwich Village di New York, la Fondazione ha creato una comunità online piuttosto consistente che segue e propone iniziative e ospita conferenze, degustazioni, lezioni, workshop, esposizioni sul tema alimentare, a New York, ma anche nel resto del Paese.
Centro Culinario Internazionale
Nel 1984, Dorothy Cann Hamilton fonda l’Istituto Culinario Francese con un obiettivo: fornire percorsi formativi di cucina francese d’alta qualità a New York City, nell’ambito di un programma della durata di sei mesi. Su ispirazione delle scuole tecniche create da suo padre e degli istituti professionali che visitò in Europa, Dorothy realizzò quanto era ritenuto impossibile da molti. Dopo 30 anni, l’Istituto oggi è conosciuto come l’International Culinary Center. Vanta sedi operative a Soho (New York), in California settentrionale e a Parma (Italia). L’Istituto propone programmi che vanno dai Professional Culinary Arts ai Professional Pastry Arts, ai Cake Technique, dal Design all’Italian Culinary Experience, Spanish Culinary Arts e Intensive Sommelier Training. L’ICC è oggi un rappresentante globale dell’expertise culinaria e di educazione enologica. Tra le personalità più rinomate dell’ICC ci sono Jacques Pépin, André Soltner e Jacques Torres, in aggiunta al network di oltre 15.000 allievi, tra cui Wylie Dufresne, David Chang, Christina Tosi e Bobby Flay, che sono proprio i diplomati “storici” del primo corso.
Camera di Commercio Americana
Fondata a New York nel 1887, la Camera di Commercio Americana in Italia è un’organizzazione no profit di associazioni e aziende interessate a sviluppare business e relazioni commerciali tra gli Stati Uniti e l’Italia. Tra i membri figurano studi, aziende, società e persone che hanno intrapreso attività e rapporti in Italia (importatori, esportatori, rappresentanti di aziende italiane, agenti e commercianti che operano su mercati italiani, uffici di aziende con sede o business in Italia, banche, operatori di trasporto, compagnie aeree, spedizionieri e tour operator, assicurazioni, studi legali, avvocati, società di audit e di consulenza, società di PR e pubblicità, altre attività).
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Il Padiglione USA all’Expo Milano 2015 è finanziato interamente dal settore private, grazie al generoso contributo delle aziende multinazionali, delle organizzazioni, delle università e da altri individui privati che hanno sostenuto questo importante progetto globale. La lista dei partner è in progressiva crescita e include:
ll Padiglione USA è un edificio unico nel suo genere, progettato dall’architetto James Biber della Biber Architects di New York. Si tratta di uno spazio di 3.250 m² all’interno dei 335.000 m² della “smart city” sostenibile dell’Expo Milano. Il Padiglione USA è una struttura multi-piano caratterizzata da spazi aperti, trasparenza, accessibilità. Evoca le linee del tradizionale granaio Americano. L’edificio è stato progettato in un approccio che include la tecnologia impiegata per creare ecosistemi alimentari più sostenibili e accessibili. Guidando i visitatori in una serie di spazi e percorsi stimolanti, e di esposizioni, il Padiglione USA Pavilion un’esperienza di ‘edutainment’ volta a intrattenere e a informare. Ogni elemento del Padiglione racconta storie e vicende di innovazione, tecnologia, varietà ed ingegno americani, comunicando la storia, intensa e diversificata, dell’agricoltura nazionale.
La progettazione, il design e la costruzione del Padiglione USA sono state affidate a James Biber del rinomato studio Biber Architects di New York. Il team di consulenti in loco è composto da nomi come Andrea Grassi di Milano, Genius Loci Architettura (GLA) di Firenze, SCE per la Structural Engineering, ESA per il MEP Engineering e la Tillotsen Design Associates for lighting di New York City. La costruzione ed installazione vera e propria del Padiglione è ad opera di NUSSLI, mentre la Thinc Design, società ben riconosciuta e apprezzata sul mercato, ha finanziato la parte design, concept e ‘narrative’ delle esposizioni del Padiglione, come anche i programmi ‘educational’ destinati alla formazione. Susannah
L’esperienza del Padiglione USA
L’idea del Padiglione
Sponsor
Fornitori ufficiali
Architettura, Design & Construzione
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Drake, del premiato studio di architetti del paesaggio Dlandstudio, si occupa degli aspetti riguardanti il design paesaggistico dell’Orto Verticale del Padiglione. Il logo, la segnaletica, i cartelli e gli elementi grafici del Padiglione sono diretti dalla famosa azienda di design Pentagram.
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Esplorato dall’interno, l’edificio del Padiglione USA rivela il suo ambiente accogliente e luminoso, popolato da un’area di punti espositivi con mostre e lampadari composti da piante. Accedendo al piano principale, i visitatori vengono immersi in una serie di presentazioni interattive con strumenti digitali d’avanguardia e giochi che presentano la prospettiva della multi-sfaccettata cultura americana sui temi chiave dell’Expo 2015, la sicurezza alimentare, la sostenibilità, l’alimentazione e il futuro del cibo. Ad ogni stazione della mostra, gli ospiti potranno ricevere informazioni sul popolo americano e dei suoi impegni nei settori dell’innovazione ed in quelli specifici del comparto alimentare; storie di ispirazione, di sapere, di competenze, di patrimonio di conoscenze e di innovazione e di tutto quell’insieme di
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esperienze che possono essere raccontate in prima persona dagli agricoltori, dagli chef, dagli scienziati e da altri soggetti coinvolti nel sistema produttivo in tutti gli Stati Uniti. Ad ogni angolo, i visitatori potranno vedere modelli di persone al lavoro, esperti che conoscono e praticano il mestiere, e apportare il proprio contributo su come ispirare o intervenire nel processo di evoluzione del settore.
L’intrattenimento del Padiglione inizia sin da subito, quando i visitatori sono condotti lungo una rampa dove iniziano a sentire le “Voci della Terra”, una serie di racconti sulla ricchezza del terreno americano, che parlano di suolo, di acqua, di sole, di conoscenza e di tradizioni alimentari antiche di migliaia di anni. I racconti danno voce ai protagonisti della diversità culturale e dell’expertise alimentare che vede coinvolti i policy maker, i ricercatori, gli imprenditori di successo, gli chef e gli educatori. L’effetto visuale e sonoro delle “Voci della Terra” infonde un senso di armonia, meditazione, riflessione, rispetto e riconoscenza verso l’importante storia dell’agricoltura americana, e trasmette ottimismo e positività sul contributo che gli Stati Uniti offrono al resto del mondo.
Una volta giunti al “Boardwalk level”, i visitatori sono accolti con un video del Presidente Obama e di una selezione di personaggi americani di diversa estrazione, età, etnia e occupazione. I protagonisti del video invitano lo spettatore a scoprire cosa stanno facendo gli Stati Uniti oggi in vista del raggiungimento del traguardo di 9 miliardi di uomini. Il video vuole essere un invito a riflettere insieme su uno dei principi chiave dell’Expo: ognuno di noi è “uno di quei 9 miliardi” ed è pertanto responsabile, assieme agli altri, nell’elaborare o incoraggiare lo sviluppo di soluzioni che utilizzino metodi sani e sostenibili per alimentare la popolazione mondiale entro il 2050. Il futuro del nostro sistema alimentare globale è solo nelle nostre mani.
I visitatori sono poi guidati nello spazio “Ricchezza Globale con la Diversità” dove una serie di punti espositivi mettono in scena, con mostre interattive all’avanguardia, la vision americana sull’energia, sulla creatività ed il potenziale che queste hanno nel favorire una crescita prospera dell’umanità. Le mostre
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hanno anche l’obiettivo di presentare l’innovazione americana nell’agricoltura, nella politica, nella cucina, nell’alimentazione, nell’industria e nella ricerca.
Nel Boardwalk level è presente anche un gioco interattivo sulla sicurezza alimentare, in cui i visitatori possono sbizzarrirsi nel cercare soluzioni creative per il problema della sicurezza alimentare. Sempre nel Boardwalk level i visitatori possono conoscere, attraverso un display digitale, l’“American Perspectives” che mette in scena come i leader del Paese guidano il sistema alimentare nell’affrontare il problema della sicurezza nel settore.
Scesi al piano terra, i visitatori sono guidati attraverso l’esperienza “Great American Foodscape”: un piacevole viaggio nella storia e nella cultura della nazione, attraverso il quale i partecipanti scoprono il meglio dell’America contemporanea sia nella cucina che nella ristorazione: un viaggio in cui l’America rivela la sua ricchezza nella diversità, creatività e passione per il cibo. I visitatori apprendono quindi tutti gli aspetti dell’intenso scambio culturale del Paese, attraverso i processi di trasformazione alimentare tipici delle tradizioni degli immigrati e dell’esperienza maturata negli anni così come la ricca cultura culinaria tutta americana, quale il “culto” del BBQ, del cibo “on-the-go” e dei menù che si preparano per il Giorno del Ringraziamento (Thanksgiving Day).
All’interno del “Great American Foodscape” viene trasmesso un breve film intitolato “Farm to Table” (dall’azienda Agricola alla tavola), che narra la storia semplice ma originale del desiderio degli americani di avere una conoscenza più approfondita di quello che mangiano e un contatto più diretto con quello che arriva sulla loro tavola. Il film vuole essere un esempio della capacità di innovare e dello spirito di impresa tutto Americano, ponendo sempre l’accento sui temi chiave del Padiglione USA e dei suoi “takeaway”. Infine è presente una raccolta di foto molto suggestive dedicate alla cugina regionale.
Man mano che i visitatori escono dal ‘Foodscape’, si muovono verso l’elemento più gustoso e saporito del Padiglione USA: il Food Truck Nation. È l’esperienza culinaria americana per eccellenza, in cui pasti e ricette innovative, tipici del street food concept, sono servite in iconici furgoni che provengono da ogni parte degli Stati Uniti: piatti tradizionali ma anche nuove rivisitazioni, con attenzione sia all’aspetto legato alla salute, proponendo cibo sano, che alla sostenibilità del prodotto. I Food Truck propongono numerosi sapori d’America per rispondere a tutti i palati: dai lobster roll tipici del Maine, agli stuzzichini tipici BBQ, agli hamburger, ad una varietà di dessert classici.
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In collaborazione con il Dipartimento di Stato Americano, ‘Friends of the USA Pavilion’ ha lanciato ad Expo Milano 2015 l’iniziativa “USA Pavilion Innovation Council” per dimostrare l’innovativo utilizzo che gli Americani fanno delle tecnologie nello sviluppo dei sistemi alimentari sostenibili. Il Consiglio apporta nuove idee, una vision e una leadership sull’ingegno americano nel campo della tecnologia e dell’innovazione, con l’intento di affrontare le sfide di settore più importanti a livello mondiale. Il Consiglio contribuisce a comunicare tutti i messaggi ed i temi racchiusi dal concept “American Food 2.0: United to Feed the Planet” a Expo Milano 2015.
Il Consiglio per l’Innovazione del Padiglione USA include innovatori americani e leader riconosciuti dal mondo scientifico e tecnologico provenienti sia dal settore privato che dalle istituzioni governative. Tra questi, Jeff Dunn (Bolthouse Farms), Max Mullen (Instacart), Danielle Gould (Food & Tech Connect), Mike Lee (Studio Industries) e Arthur Molella (Centro Lemelson per lo studio dell’Ideazione e Innovazione allo Smithsonian).
Una maggiore sicurezza alimentare nel mondo è una priorità per gli Stati Uniti. Il Padiglione USA all’Expo Milano 2015 enfatizza il ruolo dell’America nel facilitare il progresso e l’avanzamento in materia di sicurezza e sostenibilità alimentare attraverso la scienza, l’innovazione e la tecnologia. Sul tema il Padiglione offre numerose opportunità tra le quali mostre informative, conferenze, seminari e dimostrazioni live. I visitatori sono guidati nel percorso conoscitivo alla scoperta degli innovatori degli Stati Uniti che sviluppano soluzioni progressive per affrontare le sfide più complesse e straordinarie del sistema alimentare. In questa vetrina, i leader delle industrie statunitensi che hanno aderito ad Expo mettono in scena il lavoro svolto nell’ambito di progetti di tecnologia ambientale e di ricerca.
Innovazione al Padiglione USA
Innovation Council
Scienza e Formazione
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Costruito secondo i principi di design sostenibile, il Padiglione USA presenta elementi altamente sorprendenti, innovativi ed eco-compatibili che saranno riutilizzati e riadattati al termine di-Expo. Un’estesa passerella in legno ricavata dal pontile originale di Coney Island distrutto dall’uragano Sandy del 2012, costituito da rare tipologie di legno tropicale come l’Ipe e il Cumaru, importati all’epoca della costruzione dalla Guyana e dal Brasile, conduce il visitatore verso l’interno e i piani superiori del Padiglione che, sulla facciata esterna, si presenta con un orto verticale dominato, all’ultimo piano, da una terrazza coperta. Il Padiglione si presenta, quindi, come un concentrato di innovazione e ingegno in tipico stile americano.
Uno degli elementi più originali del Padiglione USA è l’orto verticale motorizzato – il più grande ad oggi mai costruito – che si estende su una superficie di circa 2000 metri quadrati. Realizzato grazie alla tecnologia ZipGrow Tower sviluppata da Bright Agrotech, start up americana, consente di ottenere coltivazioni agricole su superfici verticali, avvalendosi di un’esclusiva soluzione automatizzata che favorisce l’esposizione della parete verde al sole facendo ricevere la maggior quantità possibile di luce, favorendo la crescita delle piante. L’orto verticale è dotato di un sistema di luci in grado di stimolare la crescita delle piante fornito da GE. Alimentate attraverso un sistema idroponico e di recupero dell’acqua, oltre 40 varietà diverse di verdure, ortaggi, cereali ed erbe aromatiche saranno raccolte ogni giorno.
L’orto verticale racconta una storia agricola ricca e sempre in fermento a testimonianza del progresso tecnologico americano e della continua ricerca di soluzioni e strategie per l’utilizzo sostenibile del suolo, come la coltura associata, la multi-coltura, e altre tecniche specifiche quali la companion crop e la contour-planting.
Caratteristica principale della terrazza è la copertura di oltre 3.000 metri quadrati, realizzata con pannelli in SPD-SmartGlass, in grado di adattare il proprio grado di trasparenza a seconda della luce del sole. Prodotto dall’azienda italiana Isoclima su licenza di Research Frontiers, il tetto è costituito da 312 pannelli SPD-SmartGlass CromaLite panels di 1 metro per 3, in grado di oscurarsi utilizzando un minimo apporto energetico, proteggendo e rinfrescando i visitatori dalle temperature estive. I visitatori potranno sperimentare direttamente questa tecnologia attivando i pannelli attraverso dei tablet touch screen. Sui pannelli verranno proiettate delle immagini, vitalizzando quello che, altrimenti, sembrerebbe una semplice copertura vetrata. Il tetto SmartGlass, il più grande attualmente realizzato, alla fine di Expo verrà nuovamente utilizzato dal produttore per nuovi edifici.
Tra le caratteristiche aggiuntive del Padiglione si distinguono le ampie porte che fungono da tenda per riparare dal sole durante il giorno creando delle zone d’ombra, e fungendo da protezione durante la notte. Nel cortile principale saranno installati numerosi nebulizzatori per rinfrescare l’aria, mentre nel cortile posteriore sono stati piantati degli alberi, per offrire altri punti d’ombra. Ulteriori elementi ecosostenibili del Padiglione sono gli impianti di illuminazione LED a basso consumo energetico, i pavimenti in legno lamellare a strati incrociati e con rivestimento metallico riciclato e riciclabile al termine di Expo.
Elementi del Padiglione
Orto verticale
Terrazza
Altri dettagli
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Prima, durante e dopo Expo Milano 2015, il Padiglione USA offrirà una selezione ricca e diversificata di programmi educativi, culinari e di intrattenimento. Ispirandosi al tema “American Food 2.0: Uniti per nutrire il Pianeta”, i programmi e le attività esemplificano la cultura culinaria e la diversità degli Stati Uniti, evidenziando i progressi americani nella tecnologia alimentare, l’innovazione, la scienza e l’imprenditorialità.
A seguito di una fase di rinascita della creatività culinaria, i “food truck”, ovvero i furgoncini che vendono cibo di strada (lo street food tipico d’Americana), sono diventati una parte importante della cultura e dell’esperienza della cucina americana. Gli Stati Uniti hanno portato ad Expo questa esperienza, grazie al Food Truck Nation, proponendo i prodotti tipici della tradizione del cibo di strada americano – dal più tradizionale alle interpretazioni più creative – con speciale attenzione alla salute, alla sostenibilità e ai principi nutrizionali. I menu – creati grazie alla consulenza di un gruppo selezionato di famosi operatori del settore dello street food USA ed esperti provenienti da varie parti degli Stati Uniti – spazieranno dai prodotti americani più rappresentativi, come gli hamburger e il BBQ, alle proposte più di tendenza come i “lobster roll” e l’insalata di cavolo con noci pecan tostate e mirtilli rossi disidratati. Birra e vino, insieme all’iced coffee tipicamente americano, accompagneranno l’offerta. Di settimana in settimana tradizioni culinarie, prodotti regionali e ingredienti di ogni angoli d’America arricchiranno l’offerta del Food Truck Nation, unica nel suo genere, grazie all’alternarsi di menu ispirati alle tradizioni gastronomiche simbolo degli States, come quelle delle spiagge di Fort Myers e Sanibel, Florida (22 maggio – 11 giugno), della Louisiana (12 giugno – 2 luglio), della California (6-26 Luglio) e dell’Oregon (9-22 ottobre).
Componenti del Board USA Pavilion Food Truck Advisory:
 Tyler Florence, Great Food Truck Race
 Matthew Geller, National Food Truck Association
 Luke Holden, Luke’s Lobster
 Jordyn Lexton, Snowday Truck
 Zeina Muna, Director, Vendy Awards
 Ross Resnick, Roaming Hunger
 David Weber, NYC Food Truck Association
 Jeffrey Zurofsky, `witchcraft
 Tyler Florence, Great Food Truck Race
 Matthew Geller, National Food Truck Association
 Luke Holden, Luke’s Lobster
 Jordyn Lexton, Snowday Truck
 Zeina Muna, Director, Vendy Awards
 Ross Resnick, Roaming Hunger
 David Weber, NYC Food Truck Association
 Jeffrey Zurofsky, `witchcraft
Da maggio a ottobre 2015, alcuni dei più brillanti studenti americani rappresenteranno l’America come ambasciatori del Padiglione USA. Selezionati tra oltre mille candidati provenienti da college americani, questo singolare gruppo composto da 120 studenti meritevoli, presenteranno ai visitatori la vision di “American Food 2.0: United to Feed the Planet”. Provenienti da 94 Università di 34 Stati, gli studenti
Programma del Padiglione USA
Food Truck Nation
Programma Student Ambassador
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parlano un totale di 28 lingue e sono l’emblema della diversità culturale dell’America e della sua nuova generazione di leader, anch’essa avente un ruolo significativo nell’affrontare le sfide alimentari mondiali. Gli Studenti Ambasciatori rappresentano il volto del Padiglione USA e daranno il benvenuto a tutti i visitatori, proponendosi come guida alla scoperta dei contenuti presentati nelle diverse aree del padiglione.
Una delle idee innovative previste dal Padiglione è il progetto Feeding the Accelerator, esempio di collaborazione tra i diversi attori del sistema economico-produttivo statunitense, in cui i leader industriali cercano di supportare gli imprenditori del settore food&tech.
Feeding the Accelerator è un programma che offre l’opportunità di vedere in azione lo spirito di collaborazione americano: i leader dell’industria sostengono gli imprenditori più innovativi in ambito tecnologico e alimentare. L’Acceleratore prevedrà una serie di workshop, seminari, lezioni e discussioni con docenti ospiti e mentori provenienti dall’intero spettro del sistema alimentare. Inoltre, avranno luogo degli hackathon (il termine hackathon è un neologismo dall’universo hacker. Indica un lungo meeting in cui hacker ed esperti di informatica si riuniscono per una sessione di programmazione) durante i quali i team gareggeranno per trovare soluzioni innovative – basate sul networking – a specifici problemi legati al food e alla tecnologia. L’Acceleratore aiuterà tra le 8 e le 12 iniziative in ambito alimentare e tecnologico ad esprimere tutto il loro potenziale attraverso un programma a cura dell’agenzia di innovazione e sviluppo AtelierSlice, supportato da Microsoft. Copernico, un hub di innovazione all’avanguardia ispirato alla Silicon Valley, sarà anch’esso partner, mettendo a disposizione i suoi spazi di lavoro a Milano.
La procedura di invio delle candidature è stata presentata il 28 marzo 2015 al Seeds & Chips, evento fieristico che ha dato voce all’entusiasmo di innovatori, imprese e investitori che si accingono a rivoluzionare il modo in cui il cibo è prodotto, distribuito, consumato e percepito. Il candidato ideale dell’acceleratore è un team competente che lavora a idee e nozioni innovative che legano il mondo alimentare a quello della tecnologia. Il Comitato di selezione sarà alla ricerca di quel fattore-X capace di una trazione significativa. In linea con il tema di Expo Milano 2015, “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, i team dovranno avere le potenzialità per avere un impatto rapido e su scala globale, pur senza richiedere investimenti significativi. L’acceleratore avrà una tappa intermedia a luglio, per poi dare vita a un acceleratore reale a Milano a settembre 2015 al quale lavoreranno alcuni team selezionati.
Il programma “Feeding the Accellerator” è un esempio di come l’America e il Padiglione USA si impegni ad aiutare a rispondere alla sfida di nutrire nove miliardi di persone entro il 2050.
Oltre ai programmi sopracitati, il Padiglione USA offrirà un fitto calendario di eventi di intrattenimento e importanti momenti formativi per tutta la durata di Expo Milano 2015. Si svolgeranno continui dibattiti sull’innovazione e la sicurezza alimentare, dimostrazioni culinarie e laboratori del gusto (live cooking). Queste attività programmate si allargano anche a piattaforme di dialogo e sfide globali che si svilupperanno attorno all’American Food 2.0 e al tema generale dell’Expo “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.
Gli argomenti toccati dal programma sono numerosi e sconfinano in diversi settori e problematiche, quali la gestione delle risorse idriche, l’importanza della tracciabilità e composizione delle etichette alimentari, le abitudini del bilanciamento nutrizionale nelle mense scolastiche, la cucina tradizionale americana e come creare degli hamburger che siano più sostenibili dal punto di vista della salute e dell’impatto ambientale.
Acceleratore di start-up nel settore alimentare
Eventi al Padiglione USA
Eventi e attività quotidiane
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Il Padiglione USA propone, inoltre, una selezione di eventi culturali: da performance di cori, alla parata delle spirit leader dei college americani e un susseguirsi di concerti, letture, presentazioni e rassegne artistiche in un’atmosfera unica tutta da gustare.
Nella giornata speciale del 4 luglio, il Padiglione USA ospiterà un programma intenso di celebrazioni in onore dell’Independence Day americano. Con questo evento di grande valore simbolico e storico-culturale per i cittadini e le istituzioni americane, si estendono al popolo di Expo i festeggiamenti del National Day americano.
1 maggio 2015: Inaugurazione del Padiglione e cerimonia USMC Color Guard
3 maggio 2015: Terrace talk: Milano, città della cultura e città del gusto, con Fred Plotkin
4 maggio 2015: Terrace talk: performance & design
7 maggio 2015: Grand Opening del James Beard Restaurant
11 maggio 2015: Terrace talk: Growing Food on a Changing Planet. Come la scienza spaziale migliora la vita sulla Terra
12 maggio 2015: Terrace talk: Cooking up change/The American food Movement
16 maggio 2015: Terrace talk: Making space for food. Come I satellite della Nasapossono aiutare l’agricoltura e la sicurezza alimentare
19 maggio 2015: Cocktails e Reception della DuPont
21 maggio 2015: Terrace talk: Innovazione e ispirazione: spreco alimentaree movimento di base
8 giugno 2015: Giornata Mondiale degli Oceani
22 giugno 2015: Evento della Camera di Commercio Americana a Milano
4 luglio 2015: Giornata Nazionale degli Stati Uniti
21 luglio 2015: American Chef Rally
16 ottobre 2015: Giornata Mondiale dell’Alimentazione – ONU
Il Ristorante James Beard American Restaurant al Seven Stars Galleria rappresenta la colonna portante della programmazione culinaria e dell’attività gastronomica del Padiglione USA all’Expo Milano 2015 per tutta la durata della fiera. Situato nella Penthouse Suite del Seven Stars in Galleria Vittorio Emanuele II, il ristorante ricalca il modello di funzionamento del James Beard House di New York City. Il James Beard American Restaurant al Seven Stars Galleria è una vetrina per la cucina americana contemporanea, con un alternarsi di un cast di chef americani d’alto livello, tra i quali ci sono nomi premiati con stelle Michelin, inseriti nel World’s 50 Best Restaurants, gli alunni del Centro Culinario Internazionale (ICC) e i vincitori del James Beard Award. Questo gruppo di chef di spicco è stato definito il “Culinary Dream Team” degli Stati Uniti: una squadra di artisti del gusto tutti riconosciuti e accreditati dalla Fondazione James Beard e/o dall’International Culinary Centre. Questi chef protagonisti di Expo sono anche membri del “Corpo Nazionale degli Chef Americani”, un’iniziativa lanciata dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per valorizzare il ruolo e il contributo della gastronomia alle relazioni internazionali e alla realtà diplomatico-istituzionale.
Il James Beard American Restaurant al Seven Stars Galleria
Giornata nazionale
Calendario Eventi
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Rinomati chef come Daniel Humm e David Kinch offriranno a cena dei menù composti da 5 portate, a prezzo fisso, accompagnate da vini, dimostrando uno stile unico che esalta i piatti e le tradizioni americane. Il ristorante ospiterà anche top-chef italiani interpreti della cucina americana. Tra questi, Massimo Bottura, che ha già confermato il suo programma per la cena del 4 luglio, serata dedicata alla Giornata Nazionale dell’Indipendenza americana. Tutte le domeniche, il ristorante propone un brunch speciale che dura tutto il giorno curato dallo chef Evan Hanczor, noto per la Breakfast Spot Egg di Williamsburg a Brooklyn, arricchito da note di jazz, gospel e altri classici del sound americano. Il ristorante accoglierà l’ospite con una selezione di degustazioni, ricevimenti, dimostrazioni e eventi culturali, tra cui la Thanksgiving Dinner, cena tipica che domina le tavole americane nel giorno del Ringraziamento.
È possibile prenotare il il tavolo al ristorante tramite il sito Quandoo.it e l’indirizzo mail restaurant@usapavilion2015.net
Elenco degli chef che si susseguiranno nei mesi:
MAGGIO
8–9 Mark Ladner e Brooks Headley Del Posto, New York, NY
12–13 Evan Hanczor, Egg, Brooklyn, NY
15–16 Cathy Whims, Nostrana, Portland, OR
19–20 Barbara Lynch, No. 9 Park, Boston, MA
22-23 Paul Bartolotta, Bartolotta Ristorante di Mare, Las Vegas, NV
26–27 Mary Sue Milliken, Border Grill, Los Angeles, CA/Traci Des Jardins, Jardinière, San Francisco, CA/Emily Luchetti, Marlowe, San Francisco, CA
29–30 Daniel Humm, Eleven Madison Park, New York, NY
GIUGNO
2–3 Maria Hines, Tilth, Seattle, WA
5–6 Art Smith, Table 52, Chicago, IL
9–10 Rick Moonen, RM Seafood, Las Vegas, NV
12-13 Sean Sherman, The Sioux Chef, Minneapolis, MN and Lenny Russo, Heartland, St. Paul, MN
16–17 John Besh, Restaurant August, New Orleans, LA
19-20 Maricel Presilla, Zafra, Hoboken, NJ
23–24 Rick Bayless, Topolobampo, Chicago, IL
26-27 Victor Albisu, Del Campo, Washington, D.C.
30-7.1 Kevin Sbraga, Sbraga, Philadelphia, PA
LUGLIO
4 Massimo Bottura, Osteria Francescana, Modena, Italy
7–8 Cesare Casella, Salumeria Rosi, New York, NY
14-15 Sara Jenkins, Porchetta, New York, NY
17–18 Tim Byres, Smoke, Dallas, TX
24 –25 Mario Pagán, Laurel Restaurant, San Juan, Puerto Rico
28–29 Duff Goldman, Charm City Cakes, Baltimore, MD
31–8.1 Dean Fearing, Fearing’s Restaurant, Dallas, TX
AGOSTO
4–5 Michael Lomonaco, Porter House, New York, NY
7–8 Ken Frank La Toque, Napa, CA
11-12 Michael Cimarusti, Providence, Los Angeles, CA
Il meglio dell’America a Milano
18
14-15 Edward Lee, 610 Magnolia, Louisville, KY
18–19 Cristeta Comerford, The White House, Washington, D.C.
21-22 Kyle Woodruff, Waypoint Grill, Williamsburg, VA
SETTEMBRE
1-2 Edward Kenney, Town, Honolulu, HI
4–5 Jennifer Jasinski, Rioja, Denver, CO
8–9 Norman Van Aken, Norman’s at the Ritz Carlton, Orlando, FL
11-12 Alex Young, Zingerman’s Roadhouse, Ann Arbor, MI
15-16 Anne Quatrano, Bacchanalia, Atlanta, GA
18–19 Hugh Acheson, Five and Ten, Athens, GA
22–23 Ming Tsai, Blue Dragon, Boston, MA
25–26 Tory Miller, L’Etoile, Madison, WI
29-30 Mike Isabella, Graffiato, Washington, D.C.
OTTOBRE
2–3 Tom Colicchio, Craft Restaurant, New York, NY
6-7 Jeff Drew, Snake River Grill, Jackson Hole, WY
9–10 Marc Murphy, Landmarc, New York
13-14 Kirsten Dixon and Mandy Dixon, Within the Wild, Anchorage, AK
16–17 David Kinch, Manresa, Los Gatos, CA
23 –24 Naomi Pomeroy, Beast, Portland, OR
30-31 Paul Qui, Qui, Austin, TX