SABATO 2 MAGGIO (ORE 21) – CONCERTO BERLINER PHILHARMONIKER – 2 maggio alla Scala @expo2015

foto Berliner Philharmoniker con Sir Simon Rattle alla Scala

Il concerto del 2 maggio
alla Scala inaugura uno dei più importanti Festival sinfonici mai organizzati
in Italia. L’appuntamento seguente, in giugno, sono i Wiener Philharmoniker.

Dal 2 maggio al 27
ottobre 14 compagini provenienti da otto paesi europei e americani (Austria,
Germania, Israele, Italia, Stati Uniti, Svizzera, Ungheria, Venezuela) sfileranno
sul palcoscenico del Teatro alla Scala nell’ambito del Festival delle Orchestre
Internazionali per Expo, che si annuncia come uno dei più rilevanti cartelloni
sinfonici mai presentati nel nostro Paese, capace di competere alla pari con i
maggiori festival internazionali. Il festival sarà l’occasione per ascoltare a
Milano alcuni tra i più prestigiosi direttori dei nostri anni che sono stati
poco o per nulla presenti nella programmazione delle istituzioni italiane (tra
gli altri Sir Simon Rattle, Mariss Jansons, Andris Nelsons, Nikolaus Harnoncourt)
e importanti solisti tra cui spiccano Cecilia Bartoli, protagonista del
concerto conclusivo il 27 ottobre, Yefim Bronfman e Radu Lupu.

L’apertura, sabato 2
maggio alle ore 21, è affidata ai Berliner Philharmoniker guidati dal loro
Direttore Musicale Sir Simon Rattle, che tornano così alla Scala dopo 10 anni
(l’ultima presenza nel maggio 2005 per la Croce Rossa Italiana, ancora con
Rattle). I Berliner, che l’11 maggio eleggeranno il successore di Rattle,
eseguiranno la Sinfonietta di Janáček e la Sinfonia n° 7 di Anton Bruckner. Le
presenze scaligere dei Berliner sono rare e preziose: ricordiamo il concerto
diretto da Furtwängler nel 1954, quelli con Herbert von Karajan nel 1958, 1960,
1965 e 1971 e quello diretto da Claudio Abbado nel 1993.  Il concerto è sostenuto da BMW, Fondazione
Kühne e Deutsche Bank (Partner dei Berliner Philharmoniker).

Giovedì 25 e venerdì 26
giugno, in occasione della partecipazione dell’Austria a Expo 2015, tornano
alla Scala i Wiener Philharmoniker con Mariss Jansons (che insieme a Bernard
Haitink è il meno facile da ascoltare in Italia tra i grandissimi del nostro
tempo), il Singverein der Gesellschaft der Musikfreunde in Wien e il Coro di
voci bianche dell’Accademia Teatro alla Scala. Solista è il mezzosoprano
Bernarda Fink, sui leggii la Sinfonia n°3 di Gustav Mahler. Entrambe le date
del concerto sono realizzate con il sostegno di Rolex. La serata del 26 giugno
è a favore di Croce Rossa Italiana.

Sabato 1° agosto la
Budapest Festival Orchestra guidata dal suo Direttore Principale Iván Fischer presenta
un impaginato dal forte connotato nazionale: di Béla Bartók le Scene ungheresi per orchestra e il
Concerto per pianoforte e orchestra e di Gustav Mahler la Sinfonia n°4 Das himmlische Leben.

Anche in questo caso
sono presenti due importanti solisti, il pianista Yefim Bronfman e il soprano
Miah Persson.

Dal 12 agosto al 4
settembre il Teatro alla Scala porta a Milano e alla ribalta internazionale di
Expo tre orchestre e due cori appartenenti al “Sistema Nacional de Orquestas y
Coros Juveniles e Infantiles de Venezuela”, la rete di orchestre fondata da
José Antonio Abreu che coinvolge ogni anno oltre 400.000 bambini. Si tratta del
più ricco e vasto progetto per il progresso culturale e sociale mai sviluppato attraverso
la musica: nato in Venezuela, il Sistema è stato imitato in numerosi Paesi in
tutto il mondo ed è arrivato anche in Lombardia con una rete di orchestre giovanili.
Anche per questo è importante una programmazione che non include solo
l’orchestra più celebre, l’Orquesta Sinfónica Simón Bolívar con il suo
Direttore Musicale Gustavo Dudamel, ma una rappresentanza completa dei diversi
volti del Sistema, incluso il Coro Manos Blancas che terrà due concerti il 12 e
il 13 agosto nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano.

L’apertura del “Progetto
el Sistema” alla Scala è affidata venerdì 21 e domenica 23 agosto al Direttore
Principale del Teatro Riccardo Chailly alla testa dell’Orquesta Sinfónica
Nacional Infantil de Venezuela, composta da bambini tra gli otto e i dodici
anni. Il programma, aperto dallo Scherzo fantastique
di Igor Stravinskij diretto dal ventenne Jesús Alberto Parra, prosegue con il
Divertimento da Le baiser de la fée,
sempre di Stravinskij, e con la Sinfonia n° 4 di Pëtr Il’ič Čajkovskij.

Lunedì 24 agosto la Sinfónica
Juvenil “Teresa Carreño” diretta dal suo Direttore Musicale Christian Vásquez
presenta un programma spettacolare che include, tra l’Ouverture da Candide di Leonard Bernstein e la Symphonie fantastique di Hector Berlioz,
due brani del repertorio sudamericano: Margeritena
di Inocente Carreño e Sinfonia India
di Carlos Chavez.

Giovedì 27 agosto la
Sinfónica Juvenil de Caracas diretta da Dietrich Paredes apre la serata con
l’Ouverture de La forza del destino
di Verdi e prosegue con la Francesca da
Rimini
di Čajkovskij e la Sinfonia n°3 Avec
orgue
di Camille Saint-Saëns. Venerdì 28 alle ore 12 la Juvenil de Caracas
si unirà all’Orchestra di El Sistema Europa in un concerto diretto da Dietrich
Paredes.

Gli ultimi tre concerti
riportano a Milano l’Orquesta Sinfónica Simón Bolívar con il suo direttore Gustavo
Dudamel: il programma di domenica 30 agosto è interamente dedicato a
Čajkovskij, di cui si eseguono la Fantasia sinfonica La Tempesta, l’Ouverture-Fantasia Romeo e Giulietta e la Sinfonia n° 6 Patetica. Nei concerti di giovedì 3 settembre e venerdì 4 settembre
all’orchestra si aggiunge il Coro Nacional Juvenil Simón Bolívar: il programma
del 3 include la Sinfonia n°1 di Beethoven, Chôros
n°10 di Heitor Villa-Lobos e la Cantata
Criolla
di Emilio Estévez. Il progetto si conclude il 4 settembre con la
Sinfonia n° 9 di Beethoven, solisti Genia Kühmeier, Wiebke Lehmkuhl, Brian
Hymel e Georg Zeppenfeld.  Il “Progetto
el Sistema” è realizzato con il sostegno di Hilti Foundation.

Dal 19 agosto al 2
settembre Gustavo Dudamel e la Bolívar saranno impegnati anche in otto repliche
de La bohème nello storico
allestimento di Franco Zeffirelli con un importante cast che comprende Maria
Agresta e Vittorio Grigolo nei ruoli principali. La bohème è sostenuta da Intesa Sanpaolo, nella veste di Partner
principale della Stagione, e da Rolex quale Sponsor della produzione.

Martedì 1° settembre debutta
la prima orchestra proveniente dagli Stati Uniti, la Boston Symphony, una delle
cosiddette “big five”, le cinque principali orchestre degli Stati Uniti, per la
prima volta al Piermarini. Sul podio un altro debutto illustre, quello di
Andris Nelsons, uno dei direttori più apprezzati della nuova generazione. Sui
leggii la Sinfonia n° 6 di Gustav Mahler.

Di nuovo Mahler, la
Sinfonia n° 9, nel programma della Israel Philharmonic che torna alla Scala martedì
8 settembre con Zubin Mehta sul podio. Alla Scala, dove è stato recentemente
applaudito in Die Schöpfung di Haydn
e in Aida di Verdi, il Maestro Mehta
torna con l’orchestra di cui è Direttore Musicale.

Nel mese di ottobre il
calendario si infittisce e presenta quattro appuntamenti nel volgere di tre
settimane. Domenica 11 la Scala ospita nuovamente l’Orchestra dell’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia con il suo Direttore Musicale Antonio Pappano in un
programma che evidenzia le radici classiche delle Sinfonie di Beethoven facendo
precedere la n° 2 e la n° 5 dall’Ouverture della Olympie di Spontini.

Altre due sinfonie di
Beethoven, la n° 8 e la n° 7, sono sui leggii del Concentus Musicus Wien
diretto dal suo fondatore Nikolaus Harnoncourt martedì 13 ottobre. Harnoncourt,
uno dei maestri di più vasta influenza sull’interpretazione di un repertorio
vastissimo negli ultimi cinquant’anni, mancava dal teatro alla Scala dal 1978,
quando concluse con L’incoronazione di
Poppea
uno storico trittico monteverdiano con la regia di Jean-Pierre
Ponnelle.  Il concerto è realizzato con
il sostegno di Unicredit.

Domenica 18 ottobre
Franz Welser-Möst porta al debutto alla Scala The Cleveland Orchestra, un’altra
delle “big five” americane, in un programma che accosta Hymne di Oliver Messiaen, il Concerto n° 4 di Beethoven e Also sprach Zarathustra di Strauss.
Solista nel concerto beethoveniano è uno dei maggiori pianisti viventi, Radu
Lupu. La serata è a favore del FAI.

Il festival si conclude
martedì 27 ottobre con il ritorno alla Scala di Cecilia Bartoli, protagonista
di un “Omaggio a Vivaldi” insieme ai Barocchisti diretti da Diego Fasolis.
Sfruttando la sua popolarità globale  di diva
del canto Cecilia Bartoli ha dato un enorme contributo alla riscoperta e alla
diffusione di un vasto repertorio, principalmente italiano, colpevolmente
dimenticato: il programma per il finale musicale di Expo prevede una scelta di
arie del più amato e spettacolare compositore italiano del ‘700, Antonio
Vivaldi.  Il concerto è realizzato con il
sostegno di Rolex.

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