
A Villa Carlotta si procede per accumulazioni, trasformando l’antica dimora in un cabinet de curiosités. Libri antichi, incisioni, documenti, memorabilia, volumi e cataloghi botanici si confrontano con l’arte di Marcello Diotallevi in un percorso espositivo ricco di suggestioni.
(Tremezzina, 15 aprile 2015) Dal 17 aprile al 3 maggio, Villa Carlotta, museo e giardino botanico, ospita la mostra Semioticamente. Un viaggio che esplora l’universo complesso e variegato di Marcello Diotallevi, uno dei più importanti esponenti della poesia visiva e della mail art in Italia, curata da Michele Caldarelli.
L’antica dimora “cataloga” le opere dell’artista, mettendole in dialogo con libri, documenti, reperti storici e naturali, oltre a sementi, offrendo un’occasione per un ideale “viaggio” nel mondo dell’arte.
Villa Carlotta si trasforma in una moderna Wunderkammer, dove si alternano antiche incisioni, libri, vasi orientali, memorabilia dei fasti tremezzini, come il set di scrittura della principessa Carlotta o i libri di giardinaggio del suo consorte, corrispondenza d’archivio e un catalogo di semi del parco corredato da schede illustrative. La natura, come da tradizione tremezzina, è il cuore pulsante di questa esposizione unica.
Come i semi, principi di vita e fondamento di ogni esistenza, anche le opere di Diotallevi sono germogli di un principio vitale fatto di parole e segni, che costituiscono la base del linguaggio, ovvero la comunicazione visiva che dà origine all’opera d’arte.
La mail art è il mezzo prediletto dell’artista, una forma espressiva antica che, secondo la leggenda, ebbe origine con Cleopatra, la quale si fece recapitare a Giulio Cesare arrotolata in un tappeto. Questo gesto stabilisce l’assioma per cui mittente, ricevente e mezzo diventano gli elementi fondamentali di questa forma d’arte.
Diotallevi presenta i suoi colorati e ritmati Libri d’Artista, caratterizzati da percorsi alfabetici che si trasformano in armoniche fabule cifrate e racconti ironici e riflessivi. Espone anche il suo lavoro Lettere al mittente, missive illeggibili che hanno compiuto viaggi tortuosi, recapitate a destinatari che non le avevano spedite e poi rinviate all’artista, arricchite di timbri, annotazioni e date. Un gioco di scambio di ruoli tra mittente e destinatario, dove le parole seguono un itinerario circolare, germogliando in un “altro luogo” e in un “altro tempo”.
Queste accumulazioni di senso e significato danno vita a un discorso artistico complesso e articolato. E quale luogo migliore dell’antica dimora tremezzina per ospitare un percorso che esplora la natura, sia dell’uomo che dell’arte?
Marcello Diotallevi, nato a Fano nel 1942, vive e lavora nella sua città natale. Restauratore presso il Laboratorio di Restauro in Vaticano, è un artista poliedrico che si è dedicato alla pittura, alla scultura e alla sperimentazione creativa. Negli anni Settanta si avvicina alla mail art e alla poesia visiva, contribuendo con interventi su libri e riviste nazionali, tra cui la celebre copertina della Guida al Musée National d’Art Moderne-Centre Georges Pompidou di Parigi (Hazan Ed. 1983). Fa parte del gruppo di intervento artistico “I metanetworker in spirit” e, nel 2007, è stato invitato alla 52ª Biennale di Venezia.
Villa Carlotta, situata a Tremezzo sul Lago di Como, è una dimora del tardo Seicento che si estende su oltre 70.000 metri quadri, combinando capolavori della natura e dell’ingegno artistico. Famosa per la fioritura primaverile di rododendri e azalee in oltre 150 varietà, il suo parco è visitabile tutto l’anno. Al suo interno, si trovano antichi esemplari di camelie, cedri e sequoie secolari, platani imponenti, essenze esotiche, il giardino roccioso, la valle delle felci, il bosco dei rododendri, il giardino dei bambù e il museo degli attrezzi agricoli. Il tutto è arricchito da scorci spettacolari che le hanno conferito, fin dall’Ottocento, la fama di “un angolo di paradiso”.
Meta prediletta da visitatori di tutto il mondo, Villa Carlotta custodisce un patrimonio floreale e artistico unico che include opere di Antonio Canova e Francesco Hayez. La Villa è membro di prestigiosi circuiti culturali e botanici italiani, come i Grandi Giardini Italiani, la Rete degli Orti Botanici della Lombardia e la Rete Museale dell’Ottocento Lombardo, accanto a istituzioni come la Pinacoteca di Brera e la Galleria d’Arte Moderna di Milano. Dal 1927, Villa Carlotta è gestita da un Ente Morale che destina tutti gli introiti derivanti dai biglietti d’ingresso esclusivamente al miglioramento della Villa e del suo parco botanico, patrimonio demaniale dello Stato.