I Pizzaiuoli napoletani proiettati nel mondo con il Napoli Pizza Village 2015

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Alla grande kermesse di settembre si affianca il riconoscimento Unesco per la Vera, Autentica e Artigianale Pizza Napoletana

Alla Mostra d’Oltremare di Napoli, in occasione dell’annuale B.M.T., negli ampi spazi dedicati ai tavoli per gustare la Vera e Autentica Pizza Napoletana, preparata nei modi più tradizionali possibili, oltre 30 maestri pizzaiuoli dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani si sono alternati per soddisfare le lunghe file di appassionati desiderosi di assaporare un prodotto genuino e autentico. Durante le quattro giornate fieristiche si è tenuta anche la conferenza stampa per presentare la prossima edizione del “Napoli Pizza Village 2015”.

La conferenza stampa non è stata solo un’occasione per raccontare il successo delle precedenti edizioni — basti pensare all’aumento da 20 pizzerie partecipanti nella prima edizione a 50 nel 2014, e alle presenze passate da 100mila a oltre 500mila visitatori — ma anche per celebrare il primo passo verso il riconoscimento della Pizza Napoletana come patrimonio Unesco.

“La prima vittoria, sostenuta in Italia con 300mila firme, premia i nostri sforzi”, ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio durante la conferenza. “Ora dobbiamo puntare al riconoscimento mondiale. Per questo stiamo raccogliendo adesioni da tutto il pianeta, in varie lingue, che saranno indirizzate alla presidente Unesco mondiale, Irina Bokova, per supportare la candidatura a livello globale”.

In Italia, eventi come l’Expo di Milano e il Napoli Pizza Village, con postazioni permanenti, saranno centrali per la raccolta delle adesioni. Grazie alla piattaforma Change.org, la campagna di sottoscrizione diventerà di portata mondiale.

L’assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele, ha sottolineato: “Siamo fieri di rappresentare l’Italia con la pizza napoletana. Questo risultato dimostra che Napoli, attraverso i suoi valori culturali, economici e turistici, è una grande opportunità per il Paese. Napoli Pizza Village è un evento di assoluta importanza, riconosciuto anche in Europa, e rappresenta il fulcro del programma di eventi cittadini”.

Per quanto riguarda il programma del “Napoli Pizza Village”, gli organizzatori, con Claudio Sebillo, hanno annunciato le date ufficiali della prossima edizione (1-6 settembre), con un focus particolare sul turismo. I dati del 2014 mostrano un incremento significativo dei flussi turistici: +15% per le strutture alberghiere, +7% per la ristorazione e +9% per i trasporti su ferro e voli.

In collaborazione con la compagnia aerea Meridiana, è stato stipulato un accordo per tutte le tratte internazionali con arrivo a Napoli. Ogni passeggero proveniente da città come New York, Mosca, Atene, Londra e Madrid, nella prima settimana di settembre, riceverà un ticket per la manifestazione incluso nel prezzo del biglietto. Inoltre, grazie al network tra Meridiana, British Airways e Iberia, i possessori di carte fedeltà aeree avranno uno sconto di 2 euro sul ticket del Pizza Village.

Anche con Trenitalia, i possessori di Cartafreccia potranno usufruire di sconti dedicati. Infine, con il tour operator partenopeo Aloschi, che gestirà i flussi turistici via mare, è stata avviata una partnership promozionale.

Tra i protagonisti della conferenza, Rossopomodoro, noto per la produzione di eccellenti pizze napoletane e il costante impegno nella tutela del patrimonio culinario locale, ha svolto un ruolo significativo.

“Siamo felici di partecipare per il secondo anno al Napoli Pizza Village, giunto alla sua quinta edizione. L’anno scorso, al nostro debutto, abbiamo organizzato l’area Scuola di Pizza, dove grandi maestri come Antonio Sorrentino, Davide Civitiello ed Enzo De Angelis hanno tenuto corsi molto apprezzati dal pubblico. È stata un’esperienza straordinaria, che ci ha permesso di avvicinarci ancora di più alla città di Napoli, anche dal punto di vista sociale. Infatti, l’intero incasso è stato devoluto al prof. Vosa per un progetto a favore dei bambini”, ha dichiarato Clelia Martino, development manager di Rossopomodoro.

Rossopomodoro sta inoltre contribuendo alla raccolta firme per la candidatura dell’arte dei pizzaiuoli napoletani come patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, un’iniziativa promossa dal presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio, e sostenuta dall’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, guidata da Sergio Miccù.

“Produrremo immediatamente la ‘Ac-Tag Pizza Unesco’, che sarà inclusa nel nostro menù fino alla vittoria finale a Parigi”, ha concluso Antonio Sorrentino, chef executive di Rossopomodoro.

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