
La band di Verona, inizialmente prodotta da Fabrizio De André per l’etichetta discografica FADO, torna a pubblicare il 27 gennaio un disco di inediti, insieme alla ristampa dello storico album CHIAMALI TEMPI DURI (rimasterizzato) e un cofanetto digitale per i fan, che permette di scaricare entrambi gli album a un prezzo speciale.
Il cofanetto digitale includerà 21 brani (i 12 del nuovo album CANZONI SEGRETE e i 9 del vecchio CHIAMALI TEMPI DURI RIMASTERIZZATO) e conterrà inoltre un libretto digitale di 25 pagine che riassume la storia della band e comprende i libretti digitali dei due album.
I due CD saranno comunque disponibili nei negozi tradizionali a partire da metà febbraio.
«Abbiamo vissuto per anni nascosti in trincea, in pochi, lontani dal modo di vivere che avevamo inconsapevolmente adottato prima. Abbiamo atteso che passasse la tormenta, protetti da un muro di silenzi e filo spinato. Come soldati giapponesi nella Seconda Guerra Mondiale, dopo il giorno numero 1119, non abbiamo più ricevuto notizie. Abbiamo riorganizzato le nostre vite, ci siamo dati da fare per nutrirci, coprirci, pensare, imparare qualcosa. A un certo punto abbiamo sentito dire che era morto il grande capo. Quando viene a mancare, il colpo vale per tutti, non solo per la tua piccola, ma anche per altre grandi tribù. Vieni a sapere che alcuni l’hanno sotterrato e altri l’hanno fatto santo. Da quel momento capisci di non avere più nessuno alle spalle, sai di essere solo, vai avanti. I rinforzi non arriveranno più. Non c’è la corrente, non riesci nemmeno a sapere dove si trova tuo fratello. Attendi, attendi, attendi finché a un certo punto ti rassegni e decidi di continuare da solo la tua ricerca.
Un giorno trovi nel bosco dei cuccioli e ti fanno pena. Questo cambia le tue prospettive. Da loro, fortunatamente, scopri che il giro appena concluso ricomincia e si ripropone di continuo.
Finalmente ti dedichi esclusivamente a vivere, annotando distrattamente su un libretto piccoli appunti. A volte provi a mettere la testa fuori, perché ne avresti voglia e perché, avendo i cuccioli, devi nutrirli. Ma anche gli altri esseri umani che incontri sono storditi da una tormenta forte e sempre più insensata.
Meglio continuare a pensare e rimanere nascosti, meglio aspettare di aver raggiunto la quota di mille appunti, pensando a chi verrà dopo di te.
Il sole dura poco e il tempo scorre lento nell’inverno sotto le montagne. Puoi sentire crepitare il fuoco, a volte è possibile sentire il ticchettio di un vecchio orologio. Nel silenzio assoluto si riesce a percepire lo spessore. Allora capisci che il tuo posto è un posto dove vale la pena vivere.»
Esistono molti tipi di amore e i Tempi Duri in questo disco ne hanno esplorati 11: a ciascuno di essi è dedicata una traccia del loro nuovo lavoro.
BIO
I Tempi Duri, band originariamente prodotta da Fabrizio De André e Dori Ghezzi per la FADO, nacquero nella prima metà degli anni Ottanta tra Verona (città di tre dei quattro musicisti) e Genova, città natale di Cristiano De André.
Il nome della band, in cui oltre a Cristiano militavano Carlo Facchini (voce e autore di quasi tutti i brani), Loby C. Pimazzoni e Marco Bisotto, è un omaggio ai Dire Straits. Nel loro primo singolo e nel successivo album “Chiamali Tempi Duri”, registrarono la canzone “Tempi Duri”, un brano originale in italiano che, dal punto di vista musicale, ricordava “Sultans of Swing”. I Tempi Duri parteciparono come gruppo di supporto a tre tour di De André nel 1982: il tour invernale, il tour europeo e il tour estivo de “L’Indiano”.
Carlo Facchini incontrò Fabrizio De André durante l’incisione in studio del brano “Una storia sbagliata”. Colse quell’occasione per cantare davanti a Fabrizio le canzoni “Tempi Duri”, “Regina di Dolore”, “Elena” e “Trenta Nodi” (mai incisa), nonostante il braccio sinistro infortunato e fasciato, accompagnato alla chitarra da Massimo Bubola. L’esibizione spinse De André a invitare Facchini in Sardegna con lui e il figlio Cristiano. Fu in quell’occasione che germogliò il rapporto con Cristiano, sfociato poi nella nascita dei Tempi Duri e con l’entrata nel progetto dell’eclettico e talentuoso chitarrista Loby C. Pimazzoni e del batterista Marco Bisotto.
Inizialmente fu anche ipotizzato un duo Facchini-Cristiano De André, ma quest’ipotesi tramontò quando Fabrizio De André e Dori Ghezzi decisero di produrre i Tempi Duri con la FADO, la loro etichetta discografica.
Il primo album inciso dal gruppo, intitolato “Chiamali Tempi Duri” (1982), fu anche l’unico disco di una band prodotto da Fabrizio De André. A causa delle difficoltà nel reperire un bassista, fu Carlo Facchini a suonare un quattro corde fretless che si trovava in studio al momento delle incisioni. L’album vendette 40.000 copie, un ottimo risultato per l’epoca. Il gruppo andò in tour con Fabrizio De André per tre volte. Facchini partecipò anche a un quarto giro di concerti insieme a Massimo Bubola. Tutti e quattro i tour furono dedicati al disco “L’Indiano” e si tennero dal 18 agosto al 13 settembre 1981, dal 24 gennaio al 21 febbraio, dal 2 marzo al 24 aprile (unico tour europeo di Fabrizio) e dal 4 agosto al 7 settembre 1982.
De André stesso li aveva proposti a Ravera per partecipare a Sanremo con il brano “Tempi Duri”. Dopo essere già stati ammessi, i Tempi Duri furono esclusi all’ultimo momento dalla competizione a causa di un particolare burocratico segnalato da un’etichetta discografica concorrente; la mancata incisione di un disco precedente a quello in concorso entro il termine del 31 marzo precedente la manifestazione.
Prima dell’album fu inciso un 45 giri contenente i brani “Tempi Duri” e “In una notte così”. Nell’anno successivo, il 1983, i quattro lavorarono con Mauro Pagani su un altro 45 giri contenente “Jekyll” e “Gabbia”.
I Tempi Duri, oltre a suonare in oltre 100 concerti, si esibirono anche in due edizioni del Festivalbar e presentarono i loro brani in alcune trasmissioni televisive, tra cui “Mr. Fantasy” condotto da Carlo Massarini, “Azzurro 83” di Vittorio Salvetti, “Tutti insieme” con Gianni Morandi, “Superclassifica Show” condotto da Maurizio Seymandi, “Discoring” con Jocelyn, “Domenica musica” e due puntate di “Blitz”.
Nonostante il materiale per il secondo album fosse già stato composto, Carlo Facchini fu costretto a partire per la leva. Questo fatto fu anche preludio per lo scioglimento del progetto, avvenuto a luglio del 1985.
Dopo oltre 30 anni di blackout quasi totale (eccetto una brevissima reunion di due giorni allo Studio Metropolis per la registrazione del brano di Carlo Facchini “Con le nostre mani”), i Tempi Duri ripresero sorprendentemente la piena attività nel 2014, effettuando tre uscite contemporanee in un solo giorno: il nuovo album “Canzoni Segrete”, la ristampa dello storico album “Chiamali Tempi Duri” (1982) remastered e la pubblicazione sul canale digitale del cofanetto “CANZONI SEGRETE Deluxe Edition” che racchiude entrambi gli album il 27 gennaio 2015.
Etichetta SAIFAM
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