A LONDRA PER IL MEGLIO DEL CINEMA ITALIANO: IL FESTIVAL SI CONCLUDE CON LA VIDEOARTE DI “THE LACK”

 A LONDRA PER IL MEGLIO DEL CINEMA ITALIANO: IL FESTIVAL SI CONCLUDE CON LA VIDEOARTE DI “THE LAC

Ultimo giorno a Londra per la nuova edizione di Cinema Made in Italy, organizzata da Istituto Luce Cinecittà e dall’Istituto Italiano di Cultura della capitale inglese.

L’EVENTO –Ultimo giorno a Londra per la rassegna Cinema Made in Italy (5-9 marzo 2015), organizzata da Istituto Luce Cinecittà e dall’Istituto Italiano di Cultura della capitale inglese. Con la supervisione del critico Maurizio di Rienzo e del Ceo di Film London, Adrian Wotton, sono stati selezionati dieci titoli proposti al pubblico presso il Ciné Lumière di Londra. Questi i film: Torneranno i prati di Ermanno Olmi, Più buio di mezzanotte di Sebastiano Riso, Perfidia di Bonifacio Angius, La mafia uccide solo d’estate di Pif, The Lack di Masbedo, In grazia di Dio di Edoardo Winspeare, La foresta di ghiaccio di Claudio Noce, Fino a qui tutto bene di Roan Johnson, Buoni a nulla di Gianni di Gregorio e il documentario sulla storia dell’Istituto Luce 9×10. Molti degli autori dei film sono stati ospiti del Festival, e hanno partecipato a un Q&A dopo la proiezione.

IL FILM DI OGGIOggi è il giorno di “The Lack”, il primo lungometraggio del duo di artisti italiani Masbedo, prodotto da In Between Art Film di Beatrice Bulgari, autrice anche del soggetto e della sceneggiatura insieme a Mitra Divshali, in associazione con VivoFilm di Marta Donzelli e Gregorio Paonessa. Il film, che propone quattro variazioni sul tema della “mancanza”, sarà proiettato alle 20:30 presso il Ciné Lumière, 17 Queensberry Place, la sala cinematografica dell’Institut Francais a South Kensington. Le proiezioni di “Cinema Made in Italy” hanno un costo di £12 l’una (£10 concessions).

THE LACK –Il film, frutto del connubio tra la video-arte dei Masbedo e il linguaggio cinematografico, proiettato alle Giornate degli Autori della 71ma Mostra del Cinema di Venezia, porta in scena il vissuto di sei personaggi femminili, immersi in una natura sublime e primitiva, che affrontano un viaggio nella loro interiorità vivendo il distacco, l’abbandono e riscoprendo il coraggio di ricomporre i pezzi della propria vita per colmarne il senso di vuoto. Il film ha partecipato anche alle seguenti rassegne: Mostra del cinema Italiano a Barcellona, Appuntamento con il cinema italiano ad Istanbul 2014, Mittelcinemafest Bratislava 2014, RIFF – Reykjavík International Film Festival / New Visions, CPX:DOX – Copenhagen Documentary Film Festival / New Vision Award, MITTELCINEMAFEST 2014 Budapest. 

SINOSSI DEL FILM – The Lack, quattro variazioni sul tema la “mancanza”, è un film rappresentato da sei personaggi femminili.Ognuna di queste donne è immersa in una propria natura silenziosa e primitiva. Non ci sono comparse, nessuno accompagna la solitudine di queste donne. Eve affronta il dolore dell’abbandono. L’ossessione d’amore lascia spazio a una ribellione in cui il gesto violento trova la sua capacità di rinascita in una natura sublime, bellissima e matrigna. Nella seconda storia, il viaggio reale e onirico di Xiù, culmina nel momento in cui riporta con fatica e coraggio un faro proiettore nell’isola disabitata che un tempo fu testimone di una famosa sparizione cinematografica. La terza storia si svolge in una terra lunare, un paesaggio immerso in scenari apocalittici, nel quale convivono centrali geotermiche e territori arcaici. Due donne affrontano il sentimento difficile e necessario del distacco, compiendo il passaggio da uno stato conosciuto verso una dimensione inesplorata. Una deriva che lascia aperto uno spiraglio di rinascita e speranza. Nella storia finale, Sarah ripercorre il suo viaggio interiore, attraverso le sue visioni. In una seduta psicanalitica, cerca di ricomporre i pezzi della sua esistenza frantumata e di colmare il suo vuoto.

SCHEDA TECNICA – Un film di Masbedo. Con Lea Mornar, Xin Wang, Giorgia Sinicorni, Ginevra Bulgari, Emanuela Villagrossi, Cinzia Brugnola, Sofia Di Negro. Drammatico – Italia 2014, 76′, colore.Sceneggiatura di Beatrice Bulgari, Mitra Divshali e Masbedo; fotografia di Giuseppe Domingo Romano, Gherardo Gossi; montaggio e suono Benni Atria; musica Vittorio Cosma e Gianni Maroccolo; scenografia Masbedo e Francesca Tessari; costumi Beatrice Bulgari e Agnieska Baranowska; produttore Beatrice Bulgari; produzione In Between Art Film; produttori associati Marta Donzelli e Gregorio Paonessa; in associazione con Vivo Film.

 

NOTE DI REGIA–“Nel film non ci sono comparse– spiega il duoMasbedo, composto da Nicolò Massazza e Jacopo Bedogni- nessuno accompagna la solitudine di queste donne, nessuno prova a temperare, estirpare, addomesticare la voce di quella mancanza. The Lack è nato da un sodalizio che ci ha coinvolti in un’avventura artistica entusiasmante che ci ha dato la possibilità di sperimentare oltre la esperienza videoartistica. Il nostro incontro con Beatrice Bulgari e Mitra Divshali è stato fondamentale perché dopo averci proposto la loro idea ed il soggetto del film abbiamo aperto un laboratorio di sceneggiatura che ci ha permesso di scrivere il film insieme e nel suo divenire di vivere un confronto continuo con due donne, creando così una scrittura artistica a otto mani. Il film è stato quindi un territorio continuo di creatività senza limiti, dove ognuno portava uno stimolo e ogni suggestione generava discussione, sceneggiatura, idee. Questa condizione di scrittura continua si è manifestata sino all’ ultimo ciak, nel montaggio, nella post produzione. Oltre a impostare il film su un impatto visivo dominante abbiamo effettuato una ricerca del suono come matrice percettiva degli ambienti. Volevamo che la voce delle scene fosse radicale in tutto e per tutto, che ci fosse una dinamica snervante tra un silenzio molto malinconico e la presa diretta della natura circostante. La lava suona, il ferro suona, la pietra suona, il mare suona, il fumo suona, la fabbrica suona. Anche le musiche di Gianni Maroccolo e di Vittorio Cosma sono fondate sul battito corale della natura, sulla registrazione maniacale nel dettaglio della presa diretta.”

Francesco Salvatore Cagnazzo