Capodanno coi Legnanesi a Milano – Barclays Teatro Nazionale dal 31 dicembre 2014@ILEGNANESI#ilegnanesi

I LEGNANESI LA FINESTRILEGNANESI_A SUI CORTILI

AL BARCLAYS TEATRO NAZIONALE

DAL 31 DICEMBRE 2014  AL 22 FEBBRAIO
2014

con

ANTONIO PROVASIO, ENRICO DALCERI, LUIGI CAMPISI

ILEGNANESI_LaFinestraSuiCortili_3_ph.MaurizioPizzighini

Testi Felice Musazzi, Antonio Provasio – Musiche Arnaldo Ciato,
Enrico Dalceri

Coreografie Sofia Fusco – Direttore Artistico Sandra Musazzi

Direttore di Produzione Enrico Barlocco

Una produzione CHI.TE.MA.

Regia Antonio Provasio

UN CAPODANNO DAVVERO SPECIALE

PER SALUTARE L’ARRIVO DEL
2015

IN COMPAGNIA DEI LEGNANESI

Signori e signori, I LEGNANESI sono tornati – più divertenti che mai
– con “LA FINESTRA SUI
CORTILI”
! Il nuovo spettacolo farà tappa al Barclays Teatro Nazionale
dal 31 dicembre 2014 con una lunga ed attesissima permanenza, per quasi due
mesi
di incontenibili risate e debutterà proprio a San Silvestro, per salutare
l’arrivo del nuovo anno con l’affezionato pubblico milanese e dare così il via
a un 2015 davvero speciale, per Milano e per tutta l’Italia.

Le esilaranti avventure della famiglia Colombo – la TERESA (Antonio
Provasio), la MABILIA (Enrico Dalceri) e il GIOVANNI (Luigi Campisi) –
promettono anche in questa stagione, insieme agli altri personaggi che animano
il loro mitico “cortile”, di regalare agli spettatori, affezionati o al loro
“primo appuntamento” con I LEGNANESI, oltre due ore di risate senza sosta,
all’insegna di una comicità pulita e intelligente, densa di spunti di attualità
che si coniugano con la tradizione.

Un titolo dal sapore hitchcockiano, che porta subito alla mente quel “La
finestra sul cortile” del 1954: il richiamo è proprio alla finestra da cui
James Stewart vede cosa succede dall’altra parte del cortile, ma per i Colombo
vorrà dire vedere cosa accade nella nostra Italia affacciandosi dalla finestra
su ringhiere e ballatoi, su scale consunte dal saliscendi di generazioni che
conservano un fascino tutto loro, dove dietro ogni porta c’è una stanza –
spesso l’unica – e il vicino è così vicino che… praticamente vive con te!.

È dalle finestre che si affacciano sui cortili, infatti, che prendono il via
le nuove storie della famiglia Colombo: le finestre sono la televisione dei “pover
crist
”, uno schermo virtuale che

permette di tenere d’occhio tutto quello che succede nel loro piccolo grande
mondo fatto di gioie, amori, discussioni e..furti. Sì, perché un furto
sconvolge la loro quotidianità: la porta del “monumento” del cortile, ovvero il
gabinetto comune, viene inspiegabilmente rubata. Panico e indignazione
serpeggiano tra le “cortigiane”, che per risolvere la complicata situazione
coinvolgeranno addirittura le forze dell’ordine. Ma non finisce qui: la
necessità di acquistare una nuova porta darà adito ad una serie di
incomprensioni, litigi e battibecchi che si risolveranno con la morale “chi fa
da sé fa per tre!”

Tre, come gli amatissimi componenti della famiglia Colombo che, nella
seconda parte dello spettacolo, si cimenteranno con l’impegnativa gestione di
un’edicola. La Mabilia – un po’ sovrappeso – abbagliata dai rotocalchi che
raccontano lo sfavillante star system fatto di ricchezza, cinema, moda e
gossip, decide così di sottoporsi ad una dieta ferrea. Riuscirà nell’impresa?

Anche questa volta i tre strepitosi protagonisti (Antonio Provasio-Teresa,
Enrico Dalceri-Mabilia e Luigi Campisi-Giovanni) racconteranno le loro vicende
quotidiane, universali, semplici ma profonde allo stesso tempo, con quella vìs
comica che li contraddistingue e li rende così amati dal pubblico. Una formula
ormai collaudata per oltre due ore di spettacolo tutto al maschile (insieme
alla famiglia Colombo, sul palcoscenico, anche 10 personaggi della tradizione e
10 scatenati “boys”).

Un ritmo serratissimo di battute e riferimenti all’attualità, tra sfarzosi
quadri musicali che ricalcano le atmosfere e la tradizione della classica
Rivista: nell’anno dell’Expo, non può mancare un esplosione di “italianità” e
di scintillanti tricolori con le tarantelle nel numero di chiusura del primo
tempo, a cui seguono la scoppiettante apertura del secondo tempo con uno
spettacolare omaggio al Festival di Sanremo (che nel 2015 festeggia i 60 anni
in TV: è del 1955 infatti la prima edizione del Festival trasmessa sul piccolo
schermo) e la canzone “Baci Baci” cantata da Mabilia/Enrico Dalceri (ed.
Fonola Dischi), che resta in mente già al primo ascolto, fino all’ormai
immancabile e applauditissimo gran finale con tutti gli interpreti in smoking.

ILEGNANESI_LaFinestraSuiCortili_3_ph.MaurizioPizzighini

Dal 1949 interpreti della tradizione teatrale italiana, gli spettacoli de
I Legnanesi sono un tuffo nel passato per ricordare (o riscoprire) la cultura
popolare e raccontare, nello stesso tempo, storie di tutti i giorni attraverso
una comicità pulita, dedicata alla gente comune, nel singolare
“italiandialetto”, un mix di italiano e dialetto lombardo che ne costituisce
una delle cifre più caratteristiche. Riconosciuti tra le principali e più
conosciute compagnie dialettali d’Italia e d’Europa, oggi la Compagnia porta in
scena le storie, i costumi e le tradizioni lombarde ma è ampiamente apprezzata
anche fuori dalla Lombardia, grazie a un intervento di modernizzazione dei
testi originali e alla scelta di temi universali (la famiglia, il lavoro, la
crisi economica, i rapporti di vicinato), con riferimenti sempre attuali al
costume e alla politica nazionale.

Programmazione

mercoledì, giovedì, venerdì ore 20.30

sabato ore 15.30 – ore 20.30

domenica ore 15.30

giovedì 1 gennaio 2015 ore 16.30

martedì 6 gennaio 2015 ore 15.30

Il calendario dettagliato delle rappresentazioni è disponibile su www.ilegnanesi.it e www.ticketone.it

SETTORE

merc – giovore 20.30

ven ore 20.30sab ore 15.30

sab ore 20.30dom ore 15.30

SPECIALECAPODANNO

POLTRONA VIP

€ 42,00

€ 53,00

€ 59,00

€ 133,00

POLTRONISSIMA

€ 36,50

€ 42,00

€ 48,00

€ 111,00

POLTRONA

€ 31,00

€ 36,50

€ 42,00

€ 89,00

GALLERIA

€ 25,00

€ 31,00

€ 36,50

€ 67,00

VISIBILITÀ RIDOTTA

€ 19,50

€ 25,00

€ 31,00

€ 45,00

Barclays Teatro Nazionale

Via G. Rota, 1 – MILANO

Infoline e prenotazioni

tel. 02 00640888

dal mercoledì al sabato dalle 15 alle 18

Box Office Teatro

Dal martedì alla domenica dalle ore 12 alle ore 19 con orario continuato;
dopo le 19 la biglietteria sarà aperta esclusivamente per la vendite ed il
ritiro dei biglietti per lo spettacolo della sera stessa.

I biglietti acquistati su internet con modalità “ritiro presso il luogo
dell´evento” possono essere ritirati dal giorno stesso dell´acquisto e fino a
30 minuti prima dell´inizio dello spettacolo.

www.teatronazionale.it

www.ticketone.it

INTERPRETI e PERSONAGGI

ANTONIO PROVASIO Nasce a Legnano il 28 giugno 1962 e, giovanissimo,
entra a far parte della storica compagnia de I Legnanesi, con cui debutta sulle
scene nei più importanti teatri di Milano (Odeon, Manzoni, Lirico, Puccini).
Alla scomparsa di Felice Musazzi, fondatore della Compagnia e interprete del
personaggio principale di Teresa, decide di rifondare la Compagnia chiamandola
“I Legnanesi di Felice Musazzi”.

Da allora, con magistrale presenza scenica, interpreta il ruolo di Teresa,
intorno alla quale ruota tutto lo spettacolo; strepitoso nelle sue
interpretazioni, sviluppa una “maschera” irresistibile, comunicativa, basata
sul ritmo, sui tempi comici e su un patrimonio inestimabile di interiezioni e
modi di dire. Attraverso una recitazione sempre spontanea e raffinata, permette
al pubblico di interagire e imposta i suoi interventi come una valanga
inarrestabile “contro” la vittima prediletta, il marito Giovanni.

Teresa è la tipica donna di cortile, sempre presente, che non si mostra
mai in difficoltà ma in realtà lo è molto spesso; rispecchia i “povercrist”,
alle prese ogni giorno con rivalità di ringhiera, i torti sul lavoro o tra
vicini, le difficoltà economiche e le preoccupazioni per la figlia quarantenne
ancora da mantenere.

ENRICO DALCERI Nato a Monza il 15 ottobre 1962, di giorno è dirigente
presso una nota casa di moda di Milano, come responsabile della linea giovane
da uomo, di sera è attore protagonista in teatro, giocando magistralmente a
fare la diva soubrette nei panni di Mabilia.

Uomo dalla duplice vita e dai duplici successi, la sua passione per la moda
lo spinge, nel pieno boom degli anni ‘80, a proporsi a un’importante azienda
del settore che gli aprirà le porte ad una carriera professionale di successo.
Parallelamente nasce e si sviluppa l’interesse per il mondo dello spettacolo e
della musica. Un’altra storia che ha dell’inverosimile, iniziata quasi per
gioco nell’insistenza e nella curiosità di voler conoscere quel gruppo di
attori, vestiti da donne, che portavano in scena la realtà lombarda di una
volta, fatta di corti e di operai, simbolo di una cultura popolare che parla
ancora il dialetto. Dopo aver lavorato al fianco di Musazzi – fino alla sua
scomparsa – nel ruolo di attore secondario (inizia sostituendo un attore in
servizio militare), diventa uno degli attori protagonisti quando Antonio
Provasio lo vuole al suo fianco nella “nuova generazione” dei Legnanesi. Cura
inoltre le musiche e i costumi e le scenografie di tutti gli spettacoli.

Mabilia è la figlia zitella della Teresa e del Giuan, ragazza di paese
che non riesce mai a staccarsi da mamma e papà che incarna il clichè di un
certo mondo femminile di massa, dove l’apparenza è l’unica cosa importante,
sempre al di sopra delle sue possibilità, sognando di emergere e di diventare
una soubrette.

LUIGI CAMPISI Nato a Busto Arsizio il 7 febbraio 1955, nel 1971, a
soli sedici anni, entra nella compagnia di Felice Musazzi come boys-ballerino
della rivista. In poco tempo, Musazzi intravede in lui capacità attoriali tali
da affidargli il ruolo di Giovanni, marito di Teresa come “spalla” quindi dello
stesso Musazzi. Luigi, oltre a portare nel personaggio che interpreta da oltre
30 anni la sua innata comicità, ha regalato a Giovanni la capacità di restare
in scena senza aprire bocca, giocando solo sulla mimica facciale di un uomo che
ha il suo punto di forza nell’essere messo in disparte e poco considerato, ma,
allo stesso tempo, rappresenta il tipico uomo lombardo di un tempo, presenza
discreta ma indispensabile perché la famiglia possa tirare avanti.

Unico uomo del cortile, è perennemente ignorato, senza alcuna
considerazione, dalla moglie e dalla figlia. La sua vita si svolge tra casa,
lavoro e osteria, dove immancabilmente viene scovato dalla moglie Teresa che lo
rimprovera. Personaggio di poche parole, la sua “maschera” ha il naso
perennemente rosso e la camminata incerta tipica di chi ha alzato troppo il
gomito.