25 anni dal Muro / “Verde cortina”, mostra sui confini della Guerra fredda, inaugura il 13/11/2014, ore 18:30

VERDE CORTINA

Da Lubecca a Trieste, un viaggio sui confini della guerra fredda

Inaugurazione mostra fotografica

e incontro con gli autori

Giovedì 13 novembre 2014, ore 18:30

Auditorium del Goethe-Institut

Via Savoia 15, Roma

Ingresso libero

Info: Tel. +39 06 8440051

info@rom.goethe.org

www.goethe.de/roma

verdecortina.com

Venticinque
anni fa cadeva il Muro di Berlino. In quest’arco di tempo è cambiato
tutto: l’Europa si è allargata a Est, i cittadini dei Paesi membri
possono circolare liberamente sul territorio dell’Unione Europea. Una
rivoluzione, rispetto a quanto accadeva durante la Guerra fredda, quando
gli europei erano separati dalla cosiddetta “cortina di ferro”, che
tagliava in due l’Europa, separando l’Ovest dall’Est. Da Lubecca a
Trieste, lungo un tracciato che si snoda per circa 2000 chilometri
attraversando i confini attuali di Germania, Repubblica Ceca, Austria,
Slovacchia, Ungheria e Slovenia, sorgevano reticolati, dogane e torri
d’avvistamento. C’erano gendarmi armati che sorvegliavano il confine.

Oggi
quell’area è una spina dorsale di parchi, riserve e aree protette. Una
“cortina verde”. L’origine di questa striscia ecologica risiede nel
fatto che nel corso della Guerra fredda nessuno costruiva lungo la
frontiera. C’era una sorta di terra di nessuno, profonda qualche
chilometro, che fungeva da cuscinetto psicologico tra Paesi e sistemi
rivali. È così che la natura ha potuto prosperare, dando vita a uno dei
più suggestivi paradossi dell’Europa: la nascita involontaria di un’oasi
ecologica, sviluppatasi in anni di serrato confronto politico, sociale,
economico, culturale e militare.

Matteo Tacconi,
giornalista indipendente, e Ignacio Maria Coccia, fotoreporter
indipendente, hanno ripercorso la linea dell’ex cortina di ferro,
ricercando nei parchi naturali, nei rapporti tra i cittadini dell’una e
dell’altra parte dei confini, il senso dell’Europa.

Da
questo viaggio è nato il loro libro “Verde cortina” (Capponi Editore,
2014), che verrà presentato alla presenza degli autori e di Michael
Braun, corrispondente a Roma della TAZ, Tageszeitung di Berlino. Le
fotografie in esso pubblicate costituiscono inoltre una mostra, che sarà
inaugurata alla presentazione del libro e rimarrà esposta al
Goethe-Institut dal 14 novembre 2014 al 24 gennaio 2015 nei seguenti
orari: mar 13-19 | mer gio ven 10-19 | sab 9-13.

   

Matteo Tacconi

Perugino,
nato nel 1978, giornalista. Segue i Balcani, l’Europa centrale e l’area
post-sovietica. Scrive su diverse testate, tra cui Europa, Limes, Il
Venerdì di Repubblica e Il Manifesto. Coordina Rassegna Est, portale
dedicato all’Europa emergente. Ha realizzato tre libri. I primi due,
Kosovo: la storia, la guerra, il futuro e C’era una volta il Muro:
viaggio nell’Europa ex comunista, sono stati editi da Castelvecchi. Il
terzo, Me ne vado a Est, realizzato con Matteo Ferrazzi, è stato
pubblicato da Infinito Edizioni.

   

Ignacio Maria Coccia

Fotografo.
Nato a Madrid nel 1974, vive ad Ascoli Piceno. Nel 2003 è entrato nello
staff di Grazia Neri. Ha pubblicato su diverse testate, italiane e
internazionali, tra le quali Financial Times, Le Monde, Sportweek,
National Geographic, L’Espresso, IL e Io Donna. Ha dedicato molta
attenzione all’Europa dell’Est, al tema delle frontiere e delle
periferie continentali. Dai suoi viaggi nella regione ha realizzato due
libri: Ucraina, ritratto di una nazione e Kosovo, incertezze e sogni. Il
suo sito è www.ignaciococcia.com.

   

Michael Braun

Dopo
aver conseguito la maturità a Bonn, tranquilla città “degli statali”,
per studiare Scienze Sociali Michael Braun si trasferisce a Duisburg,
città industriale fortemente caratterizzata, all’epoca, dalle decine di
migliaia di lavoratori di aziende come Thyssen, Krupp e Mannesmann. Allo
stesso periodo risale il suo entusiasmo per l’Italia, in cui come in
nessun altro Paese europeo si fa sentire la presenza di movimenti
politici e della sfera sociale. Dopo anni di attività come collaboratore
scientifico all’Università di Duisburg e una tesi di dottorato sul
ruolo dei sindacati degli anni Settanta in Italia, nel 1996 si
trasferisce a Roma, passando dall’ambito scientifico al giornalismo. Dal
2000 è corrispondente della TAZ in Italia.