Liturgia, musica, sacralità: la Messa di Cherubini nella Basilica di San Marco

Daniel Smith

Domenica 8
settembre 2013 ore 12

Basilica
di San Marco (Piazza San Marco, 2) – Milano

ingresso libero

Liturgia,
musica, sacralità: la Messa di Cherubini nella Basilica di San Marco

Luigi Cherubini

Messa solenne in mi maggiore

Orchestra I Pomeriggi Musicali

Coro Costanzo Porta di Cremona

Daniel Smith, direttore

Antonio Greco, maestro del coro

Silvia Mapelli, soprano

Marzia Castellini, mezzosoprano

Matteo Pavlica, tenore

Lorenzo Battagion, baritono

Celebra Don Luigi Garbini

In collaborazione
con Fondazione I Pomeriggi Musicali

La
tradizione delle messe musicate, molto apprezzata dal pubblico fin dalla prima
edizione, continua anche quest’anno nelle due domeniche del Festival a Milano: l’8
settembre, nella scenografica cornice della Basilica di San Marco, come di
consueto alle ore 12 del mattino, sarà eseguita la Messa solenne in mi maggiore di Luigi Cherubini, con l’Orchestra I
Pomeriggi Musicali affiancata dal Coro Costanzo Porta di Cremona e sotto la
direzione del giovane australiano Daniel Smith.

Luigi
Cherubini (1760-1842) si è dedicato alla musica sacra nel periodo della sua
formazione, per poi abbandonarla del tutto per lungo tempo. Le prime
composizioni sacre risalgono a un periodo che segue il biennio di una crisi personale
del 1806-07, quasi completamente inoperoso, dopo il quale poi decise di tornare
in Francia, che era stata la sua terra d’adozione fin dal 1786. Lì iniziò a
dedicarsi alla composizione di molti pezzi sacri e divenne poi in pochi anni,
nel 1813, direttore della Chappelle Royale.

La
Messa solenne in mi maggiore per soli,
coro e orchestra
fu composta nel 1818, sempre per la Chappelle Royale. Non
appartiene alle messe più note del compositore, ma è comunque un suo importantissimo
contributo al genere. Oltre alle consuete cinque parti dell’ordinarium missae,
Cherubini aggiunge, tra Sanctus e Agnus Dei, l’inno eucaristico O salutaris
hostia.

27 novembre
1945, ore 17.30: al Teatro Nuovo di Milano debutta l’Orchestra I Pomeriggi Musicali.Inprogramma Mozart e Beethoven accostati a Stravinskij e
Prokof’ev. Nell’immediato dopoguerra, nel pieno fervore della ricostruzione,
l’impresario teatrale Remigio Paone e il critico musicale Ferdinando Ballo
lanciano la nuova formazione con un progetto di straordinaria attualità: dare
alla città un’orchestra da camera con un solido repertorio classico e una
specifica vocazione alla contemporaneità. Il successo è immediato e l’Orchestra
contribuisce notevolmente alla divulgazione popolare in Italia della musica dei
grandi del Novecento censurati durante la dittatura fascista: Stravinskij,
Hindemith, Webern, Berg, Poulenc, Honegger, Copland, Ives, Françaix. I
Pomeriggi Musicali avviano, inoltre, una tenace attività di commissioni
musicali. Per I Pomeriggi compongono, infatti, Casella, Dallapiccola, Ghedini,
Malipiero, Pizzetti, Respighi. Questa scelta programmatica si consolida nel
rapporto con i compositori delle leve successive, tra cui Berio, Bussotti,
Luciano Chailly, Clementi, Donatoni, Maderna, Manzoni, Fedele e Vacchi. Oggi I
Pomeriggi Musicali contano su un vastissimo repertorio che include i capolavori
del Barocco, del Classicismo e del primo Romanticismo, assieme all’assai
consistente parte di musica moderna e contemporanea. Compositori come Honegger,
Hindemith, Pizzetti, Dallapiccola, Petrassi e Penderecki hanno diretto la loro
musica sul podio dei Pomeriggi Musicali, che per molti giovani artisti è
divenuto un trampolino di lancio verso la celebrità. Tra i Direttori stabili
dell’Orchestra ricordiamo Nino Sanzogno – il primo –, Gianluigi Gelmetti,
Giampiero Taverna e Othmar Maga, per arrivare ai milanesi Daniele Gatti, Aldo
Ceccato e Antonello Manacorda. In alcuni casi la direzione musicale è stata
affiancata da una direzione artistica: in questa veste Italo Gomez, Carlo Majer,
Marcello Panni, Marco Tutino, Gianni Tangucci, Ivan Fedele, e dal giugno 2011
Massimo Collarini. L’Orchestra I Pomeriggi Musicali svolge la sua attività
principalmente a Milano, sede dell’Orchestra è lo storico Teatro Dal Verme,
sito nel cuore di Milano.

Il giovane direttore d’orchestra
australiano Daniel Smith sta
diventando rapidamente uno dei musicisti più entusiasmanti della scena musicale
internazionale, riempiendo le sale da concerto di tutto il mondo.

Vincitore del primo premio, della golden
baton e dell’Orchestra’s Choice al Fitelberg International Conducting
Competition (novembre 2012), ha anche vinto il primo premio al 5° Concorso
Luigi Mancinelli per direttori d’opera (agosto 2012), e l’Orchestra’s Choice
Prize for Best Conductor nel Lutosławski International Conducting Competition in
Polonia.

Nel 2011/2012 Daniel ha fatto il suo
debutto con l’Orchestre Philharmonique de Nice, salendo sul podio per tre
diversi programmi al Festival Antibes Génération Virtuoses e al celebre
Concerto di Capodanno presso l’Acropoli, davanti a un pubblico di 2.500 persone.

Dividendo il suo tempo fra Roma e Sydney,
Daniel Smith ha inoltre diretto importanti orchestre e in festival europei,
americani e australiani. Egualmente talentuoso nel teatro d’opera, ha
recentemente lavorato come direttore assistente al Teatro dell’Opera di Roma. I
principali impegni futuri lo vedranno dirigere ancora la hr-Sinfonieorchester
di Francoforte, la Saskatoon Symphony Orchestra, e fare il suo debutto con la
London Philharmonic Orchestra, la Warsaw Philharmonic, l’Indianapolis Symphony,
l’Orchestra della Toscana e al Rossini Opera Festival di Pesaro (Il viaggio a
Reims di Rossini).

Daniel Smith si è avvicinato alla musica
con lo studio del flauto traverso dall’età di sei anni. Ha studiato direzione
d’orchestra con Jorma Panula, e successivamente con Neeme Järvi e Paavo Järvi
in Estonia, Gianluigi Gelmetti presso la Sydney Symphony, Robert Spano e Hugh
Wolff ad Aspen e Peter Gülke al Mozarteum di Salisburgo. Ha conseguito il Master
of Music presso il Conservatorio di Musica di Sydney (Imre Pallo e Harry Spence
Lyth) e ottenuto borse di studio dal Trinity College di Londra e l’American
Academy of Conducting (Aspen).

Il Coro
Costanzo Porta
, nato nel 1993 per volontà di Antonio Greco, si è messo in
luce aggiudicandosi premi in concorsi nazionali e internazionali. Ha preso
parte a importanti rassegne quali il Festival dei due Mondi di Spoleto, il
Maggio Musicale Fiorentino e altri, esibendosi inoltre presso numerosi teatri
italiani.

Ha collaborato con gruppi strumentali
quali Accademia Bizantina, con cui ha preso parte alle produzioni de L’Orfeo
(2003/04), de Il ritorno di Ulisse in patria (2004/05) e del Vespro della Beata
Vergine (2005) di Monteverdi, e al Dixit Dominus di Händel (2009); con I
Virtuosi italiani, con i quali ha eseguito la Johannes-Passion di Bach sotto la
direzione di Michael Radulescu (2000); con l’Orchestra Barocca di Venezia e
Andrea Marcon, negli allestimenti dell’Andromeda Liberata di Vivaldi (2006) e
de L’Orfeo di Monteverdi (2007) per la regia di Andrea Cigni; con Ensemble
Elyma, diretto da Gabriel Garrido, con cui ha messo in scena La Dafne di Marco
da Gagliano (2007), sotto la regia di Davide Livermore; con Ensemble La
Risonanza di Fabio Bonizzoni (Vespro della Beata Vergine, 2008), Orchestra
Cantelli di Milano, Ensemble Dolce & Tempesta, Orquesta Juvenil Universidad
Nacional de Tucumán (2009), e con i Tallis Scholars (2011- 2012).

Dal 2004 al Coro si è affiancato un
gruppo strumentale specializzato nell’esecuzione del repertorio tardo
rinascimentale e barocco, con il quale sono stati eseguiti programmi dedicati a
Giovanni Gabrieli, Monteverdi, Händel, Bach.

Nel 2000 ha preso vita, con il sostegno
del Centro di Musicologia “W. Stauffer” e il contributo dell’Assessorato alla
Cultura della Provincia di Cremona, la Scuola di Canto Corale Costanzo Porta:
gli allievi, selezionati annualmente in base a un’audizione, studiano teoria,
canto e musica d’insieme, formando un coro-laboratorio che svolge attività
parallela a quella ufficiale del coro “Porta”, e ne costituisce il vivaio. Il
Coro ha all’attivo cinque incisioni, tra cui una prima mondiale della Messa da
Requiem K 626 di Mozart nella trascrizione per soli, coro e pianoforte a
quattro mani di Carl Czerny (Discantica, 2011); il contributo corale ad un
arrangiamento sinfonico di brani di Fabrizio De Andrè in collaborazione con la
London Simphony Orchestra per la direzione di Geoff Westley (Sony, 2011); e una
silloge di composizioni sacre di Tebaldini per coro e organo (Tactus, 2012).

Per informazioni al pubblico:

Biglietteria MITO
SettembreMusica

Via Dogana 2

Tel:
02.88464725