
Forse non tutti sanno che Aosta, capoluogo dell’omonima regione, con i suoi 34.000 abitanti è l’unica città della Valle d’Aosta. Meno noto, ma altrettanto affascinante, è il suo illustre passato, che l’ha vista protagonista dei principali domini della storia antica. Situata in un’ampia pianura al centro della regione alpina, Aosta è circondata da imponenti montagne: il Grand Combin e il Mont Vélan a nord, il Mont Emilius e la Becca di Nona a sud, e la Testa del Rutor a ovest. Sorge alla confluenza del fiume Dora Baltea con il torrente Buthier e su due antiche vie di comunicazione che conducevano in Francia e Svizzera attraverso i valichi alpini del Piccolo e Gran San Bernardo, oggi attraversati anche dai trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo.
Un’importante testimonianza della preistoria è visibile nell’Area Megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, situata alla periferia della città. Questo sito, tra i più estesi d’Europa dedicati al megalitismo, offre un viaggio emozionante attraverso i millenni, dal Neolitico all’Età del Ferro. Tra i reperti più significativi vi sono arature sacre, stele antropomorfe, tombe megalitiche e un maestoso dolmen al centro degli scavi. Nato come santuario all’aperto, l’area divenne nel III millennio a.C. una necropoli monumentale con tombe di varia tipologia. Dopo lavori di rinnovamento, il sito è stato riaperto al pubblico il 1° dicembre 2020, con l’aggiunta di una passerella interna che collega il nuovo ingresso al bookshop, sede dell’attuale biglietteria.
Grazie alla sua posizione strategica nella valle, i Romani fondarono nel 25 a.C. la città di Augusta Praetoria in onore dell’imperatore Ottaviano Augusto. Spesso definita la “Roma delle Alpi”, Aosta conserva gran parte della cinta muraria originale e un’area archeologica di grande valore. La Porta Prætoria, maestoso ingresso cittadino, è uno degli esempi meglio conservati dell’architettura romana, con tre aperture ancora visibili: quella centrale per i carri e le due laterali per i pedoni. All’interno, un cortile d’armi e un livello di suolo romano, situato due metri sotto l’attuale superficie, raccontano storie di un tempo lontano. Non meno affascinante è il Teatro Romano, con la sua monumentale facciata meridionale alta 22 metri, caratterizzata da arcate, contrafforti e tre ordini di finestre. Si stima che il teatro potesse ospitare fino a quattromila spettatori.
Proseguendo il viaggio tra le testimonianze romane, si incontrano l’Arco di Augusto, costruito in onore dell’imperatore, e il Criptoportico Forense, situato sotto la Cattedrale di Aosta. Questa struttura, destinata probabilmente a contenere e livellare il terreno, presenta gallerie illuminate da finestrelle strombate che garantiscono ventilazione e temperatura costante. Si ritiene che il criptoportico fosse un luogo di prestigio, legato al culto imperiale o alla celebrazione dei notabili locali e delle corporazioni cittadine.
Anche il Medioevo ha lasciato un segno indelebile nel territorio valdostano. La chiesa di Sant’Orso, con il suo chiostro e i capitelli scolpiti in pietra, tutti unici, rappresenta uno dei tesori di questo periodo. Di grande interesse è anche il Priorato, voluto da Giorgio di Challant in stile gotico e rinascimentale. Durante il Medioevo, Aosta fu un’importante tappa della Via Francigena, l’antica via di pellegrinaggio che da Canterbury conduceva a Roma, attraversando il Gran San Bernardo e proseguendo lungo la valle centrale fino a Pont-Saint-Martin.
Visitare Aosta significa immergersi nella storia, ma anche vivere il presente. Le animate vie pedonali e la centrale Piazza Chanoux offrono un’esperienza piacevole tra shopping, specialità gastronomiche nei numerosi ristoranti, bar ed enoteche, e una varietà di eventi e attività.
Aosta è inoltre il punto di partenza ideale per esplorare l’intera regione, ricca di opportunità sportive e di intrattenimento in tutte le stagioni. Una comoda telecabina, situata vicino alla stazione ferroviaria, collega in soli 17 minuti il fondovalle alla località di Pila (1.800 m), uno dei principali comprensori sciistici della regione. D’estate, Pila si trasforma in una meta perfetta per passeggiate panoramiche o avventure in mountain bike, come il downhill e il freeride.