Giovanni Battista Piranesi Carceri d invenzion Il ponte levatoio |
Piranesi, la mostra “Le carceri d’invenzione” aperta a Pasqua, Pasquetta e 1 maggio
Mostra visitabile fino al 5 maggio 2019
Acquaviva delle Fonti, Palazzo De’ Mari
Sammichele di Bari, Castello Caracciolo
Restano poche settimane per visitare la mostra che le due città
pugliesi di Acquaviva delle Fonti e Sammichele di Bari dedicano a
Giovanni Battista Piranesi. La suggestiva serie di incisioni dedicate
alle “Carceri” rivoluziona la canonica rappresentazione
della prigione, con una progressione infinita di scale. Nel percorso di
mostra anche un coinvolgente video che propone le ‘ricreazioni’ 3D.
Colpisce subito il visitatore la progressione infinita di scale che salgono e scendono,
che richiama l’opera grafica di Escher. Restano poche settimane per
visitare la mostra che le due città pugliesi di Acquaviva delle Fonti e
Sammichele di
Bari dedicano a Giovanni Battista Piranesi.
“Le carceri d’invenzione” sarà visitabile fino a domenica 5 maggio, con
aperture speciali anche durante le festività di Pasqua, Pasquetta e 1
maggio. Ad ospitare la celebre e suggestiva serie di incisioni sono
Palazzo De’ Mari ad Acquaviva delle Fonti e il
Castello Caracciolo di Sammichele di Bari.
La mostra presenta il genio visuale di Piranesi, noto incisore, architetto e teorico dell’architettura.
Nelle sue “Carceri” rivoluzionò la canonica rappresentazione della
prigione. Le tavole delle Carceri testimoniano l’interesse, l’attrazione
e l’influenza che Piranesi ha suscitato attraverso tutte le epoche, in
modo continuo, nell’arte, nella letteratura e nella moderna
cinematografia.
Sono visioni arditissime: infinite sale, spazi immensi e tuttavia
claustrofobici, con una ripetizione infinita di varchi, spazi e scalini
che richiamano una prigione psicologica piuttosto che fisica. Il
carcere, quale luogo da cui non si può fuggire, non è
reso tanto da mura, inferriate e catene: tutti questi elementi nelle
tavole di Piranesi ci sono, e pure massicci, ma paradossalmente non
costituiscono un ostacolo alla libertà. Al contrario, le catene si
trovano sparpagliate casualmente in ogni dove, i muri
hanno mille aperture e le inferriate sono più di decorazione che altro.
La vera impossibilità di scappare, di uscire dalle Carceri, è data
dalla loro essenza labirintica, dall’incrocio di scale che non conducono
in alcun posto.
Una seconda edizione delle tavole originali, arricchita di nuove
incisioni, esposta in questa mostra, compare nel 1761 con il nome
“Carceri d’invenzione”, per essere poi ancora rielaborata nel 1770 con
la mira ad una maggiore intensità teatrale.
Nel percorso di mostra il visitatore può immergersi anche in un coinvolgente video
che propone ‘ricreazioni’ 3D delle “Carceri” piranesiane. Il video è
stato realizzato da Gregoire Dupont dell’Atelier Factum Arte di Madrid,
tramite procedimento
stereolitografico. È stato eccezionalmente concesso in prestito dalla
Fondazione Giorgio Cini di Venezia, proprietaria dell’edizione Piranesi
Fréres delle incisioni, da cui è stato tratto (TUTTI I DIRITTI
RISERVATI).
Il percorso di mostra è visitabile con un biglietto unico per le due sedi.
Sabato 4 maggio torna la possibilità, in collaborazione con l’Info-point
Turistico di Acquaviva delle Fonti, di acquistare il biglietto di
mostra comprensivo di visita guidata del Palazzo de’ Mari.
La mostra è stata organizzata dalla Società Sistema Museo, gestore del
SAC Ecomuseo di Peucetia, e promossa dai comuni di Acquaviva delle Fonti
e Sammichele di Bari, con il contributo di The Art Company.
www.mostrepuglia.it