Papi in soggettiva. I pontefici, il cinema, l’immaginario – Triennale di Milano 3-18 ottobre 2017 Ingresso libero @eventinews24

Sky/Wildside “The Young Pope”
fotografia di Gianni Fiorito Protagonista della serie firmata da
Paolo Sorrentino Jude Law veste i panni di Lenny Belardo salito al
soglio con il nome pontificale di Pio XIII.

Oggi è stata inaugurata la mostra fotografica Papi in soggettiva. I pontefici, il cinema, l’immaginario, organizzata da Fondazione Ente dello Spettacolo e patrocinata dalla Segreteria per le Comunicazioni della Santa Sede, dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dall’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali (CEI), dalla Diocesi di Milano, dal Centro sperimentale di cinematografia, dalla Triennale, con il contributo di Regione Lombardia.

Alla cerimonia erano presenti monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede; Cristina Cappellini, Assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia; Andrea Cancellato, direttore de La Triennale; Daniele Menozzi, professore di storia contemporanea della Scuola Normale Superiore di Pisa; monsignor Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo; e Andrea Iervolino, produttore cinematografico di Beyond The Sun, con la partecipazione speciale di Papa Francesco.

La mostra offre un itinerario multimediale che esplora il rapporto tra la Chiesa e il mondo audiovisivo, rievocando la predicazione della Chiesa e analizzando come cinema e TV hanno interagito con il papato, sfidando il simbolismo e il potere iconico durante il processo di secolarizzazione del ‘900.

L’esposizione presenta oltre 100 pannelli e più di 300 materiali tra scatti di scena, fotogrammi, prime pagine e documenti spesso inediti.

La prima sezione, I Papi e il cinema, si divide in tre sottosezioni: Sequenze di Storia, che documenta l’evoluzione del rapporto tra i pontefici e il cinema; Dietro la macchina, produzioni oltre Tevere, che esplora la storia delle società cinematografiche legate alla Chiesa; e Sguardi cinematografici, che si concentra sull’incontro tra l’estetica del cinema e la narrazione audiovisiva dei papi.

Nella seconda sezione, I papi nel cinema, si analizza come il cinema e la TV hanno rappresentato il Papa. In Sceneggiature papali: la storia nel cinema, storie di cinema, si esamina l’uso della storia papale nel cinema, mentre in Storie alternative: The other Pope si esplorano le figure papali immaginate dai cineasti.

In Biopic: dall’uomo a Pietro, da Pietro all’uomo, si entra nel mondo delle biografie cine-televisive, dalle produzioni del secolo scorso ai papa del terzo millennio come Papa Giovanni e Chiamatemi Francesco.

A conclusione, una postazione edicola con Rivista il cinematografo e i papi, e una postazione video con frammenti cinematografici e filmati storici.

Numerosi materiali esposti, rari e preziosi, evidenziano la complessa relazione, a volte contraddittoria, tra i papi e il cinema.

App gratuita

La mostra offre un’app gratuita, disponibile su App Store e Play Store, grazie a Med Innovations del Gruppo Med Store. Utilizzando la tecnologia beacon, l’app consente ai visitatori di ricevere notifiche sulla mostra e informazioni sulle opere esposte.

Gruppo di lavoro

Progetto di: don Davide Milani; Direzione scientifica e testi: Gianluca della Maggiore; Coordinamento editoriale: Gianluca Arnone; Coordinamento tecnico: Giulia Angelucci; Progettazione allestimento: Marco Micci; Postazione video: Antonio Vaiano; Segreteria: Livia Fiorentino; Allestimento: TM Communication.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.papisoggettiva.it

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