Siena, Santa Maria della Scala: FRANCESCO CLEMENTE. FIORI D’INVERNO A NEW YORK_ 29 giugno/2 ottobre 2016‏

Tree of Life, 2013-2014

tecnica mista su tela,

collezione dell’artista, New York

FRANCESCO CLEMENTE

FIORI D’INVERNO A NEW YORK29 giugno –2 ottobre 2016

a cura di Max Seidel
con la collaborazione di Carlotta Castellani

Anteprima Stampa
Martedì 28 giugno ore 11,00

Mercoledì 29 giugno si apre, presso il complesso museale Santa Maria
della Scala di Siena, la mostra Francesco Clemente. Fiori d’inverno a
New York curata da Max Seidel con la collaborazione di Carlotta
Castellani.

Con questa mostra Francesco Clemente rende omaggio a Siena, città che
già nel 2012 ha dimostrato un vivo interesse per la sua arte con la
prestigiosa nomina per l’esecuzione del drappellone del Palio. In
seguito a tale collaborazione l’artista ha realizzato dieci opere
inedite, suddivise in due cicli distinti, da esporre nella città su
invito di Max Seidel. Si tratta di dieci tele di grande formato
realizzate dal pittore napoletano a New York a partire dal 2010 ed
esposte per la prima volta a Siena. La serie dei “Fiori d’inverno a New
York” è costituita da cinque opere che hanno impegnato l’artista per più
di cinque anni (2010-2016). Questo ciclo nasce in collaborazione con la
moglie dell’artista, Alba Primiceri, nota attrice e coreografa, la
quale ha scelto alcuni fiori presenti a New York nei mesi invernali che
hanno costituito la base per una rielaborazione pittorica da parte di
Francesco Clemente, contraddistinta dall’accurata selezione dei pigmenti
di origine vegetale utilizzati per ciascun lavoro.

Come afferma Daniele Pittèri, direttore del complesso museale Santa
Maria della Scala di Siena: “Quando penso a Francesco Clemente penso
alla pelle. Le sue opere mi hanno sempre rimandato l’idea di poggiare su
superfici sensibili. Segni leggeri eppure simbolicamente densi, anche
quando autoritraggono l’artista, piccoli graffi sull’epidermide, tracce
che entrano dentro invadendo un poco alla volta il corpo. Quando mi è
stata proposta “Fiori d’inverno a New York”, senza ancora vedere le
opere, ho provato nuovamente questa sensazione di pervasione sensibile e
mi è piaciuta l’idea di ospitarle al Santa Maria della Scala, che è un
luogo sì di memoria, ma anche un luogo vivo e pulsante, un grande
organismo che informa con il suo solo esistere un intero territorio”.

Sono presenti in mostra anche le opere della serie – intitolata
“l’Albero della vita” – che rappresenta la summa del linguaggio adottato
dall’artista fin dai suoi esordi, con riferimenti ad alcuni motivi
presenti nella sua produzione e collegati al tema del ciclo della vita.
L’iconografia di Clemente attinge liberamente dalle fonti più svariate
come la mitologia classica, il buddhismo, la storia e la letteratura
orientali e l’immaginario contemporaneo, ma in essa è particolarmente
evidente l’interesse per le tradizioni contemplative dell’India, paese
dove l’artista ha vissuto per lunghi periodi fin dai primi anni Settanta
e dove continua a soggiornare per molti mesi l’anno.

La mostra, promossa e organizzata dal Comune di Siena, è realizzata in
collaborazione con Opera Gruppo-Civita. Il catalogo, curato dall’editore
Sillabe s.r.l., è accompagnato da una presentazione di Daniele Pittèri,
da una intervista di Max Seidel all’artista e da un testo di Carlotta
Castellani.

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