Teatro dei Conciatori: Gianni De Feo in GRIDO D’AMORE – EDITH PIAF. Testo di Ennio Speranza.

Gianni De Feo

TEATRO
E SOCIETA’

Presenta

GIANNI
DE FEO

In

GRIDO
D’AMORE

EDITH
PIAF

Testo
di Ennio Speranza

Alla
fisarmonica Marcello Fiorini

Regia
Gianni De Feo

Aiuto
Regia Elisa Pavolini; Costumi Roberto Rinaldi; Scene Franco Grasso;

Arrangiamenti
musicali Marcello Fiorini; Disegno Luci Flavio Mainella;

Foto
e Grafica Manuela Giusto; Organizzazione e Pubbliche Relazioni Elisa
Pavolini

Sarà
in scena al
Teatro
dei Conciatori

dal 29 dicembre al 10 gennaio,
Gianni
De Feo
in
GRIDO
D’AMORE – EDITH PIAF.
Testo
di Ennio Speranza. Alla fisarmonica Marcello Fiorini. Regia Gianni De
Feo
.

19
dicembre 1915. Belleville, quartiere popolare al Nord di Parigi.
Nasce Edith Giovanna Gassion conosciuta solo qualche anno dopo e in
tutto il mondo con il nome di
Edith
Piaf
, il
“passerotto”.

In
occasione del centenario della nascita della grande artista francese,
Gianni De Feo ripropone
GRIDO
D’AMORE – EDITH PIAF

che vede il suo primo debutto al Teatro Belli di Roma già nel 2006.
Ripreso negli anni successivi in tournée nazionale, tra cui Milano,
Genova, Firenze, Napoli e poi il Teatro Gobetti di Torino nella
programmazione dello Stabile, e in Svizzera, lo spettacolo ha
suscitato grande consenso di critica emozionando il pubblico
attraverso la storia appassionante e travagliata di una donna acuta
ma al tempo stesso sregolata. Una donna che ha riversato nella voce
la febbre di una vita difficile, spezzata da alti e bassi, colma di
generosità, di allegria, di disperazione, di egocentrismo. In lei
una fusione di impulsi e sensazioni: liberazione sessuale, alcool,
droga, amori convulsi. Una donna che ha avuto incontri, scontri, che
è stata ispirata e che ha ispirato.

Jean
Cocteau

che scrisse per lei
Le
bel indifférent
e
le rimase amico per tutta la vita fino al punto di morire lo stesso
giorno,
di
lei disse: “Non ho mai conosciuto una persona meno parsimoniosa con
la propria anima. La sperperava, ne gettava l’oro dalle finestre”.

De
Feo, accompagnato dal suono evocativo della fisarmonica di Marcello
Fiorini, racconta e canta le canzoni della “chanteuse realiste”
vestendo i panni di un poeta vagabondo, un clochard dei nostri tempi
che, nel ripercorrere alcuni frammenti della propria vita, ripropone
i passi dell’esistenza straordinaria di Edith Piaf, un’artista il
cui sguardo e la cui voce hanno segnato un’epoca e sono entrati a
far parte di un mito.

Un
omaggio all’artista e a tutti quelli la cui anima vibra ancora nel
cimitero del Père Lachaise, nel cuore di Parigi.

31
DICEMBRE SPETTACOLO CON CENONE DI CAPODANNO E BRINDISI

Così
la critica:

L’ottimo
Gianni De Feo con Grido d’amore al Teatro Belli di Roma. Canta
Padam padam, l’accordéoniste, Milord, le roi a fait battre tambour
e al tempo stesso racconta Edith, racconta Parigi, un modo di
esistere, l’estrema consapevolezza che la vita è tragica e leggera
come il fumo di una Gauloise soffiata nella nebbia di una stazione
ferroviaria francese.”

Left
– Marcantonio Lucidi

“… Ci
sono solamente un paio di ali sul palcoscenico per Grido d’amore,
interessante per nulla scontato testo di Ennio Speranza, che
intervalla frammenti della vita di Edith Giovanna Gassion, detta “il
passerotto”, con canzoni più o meno celebri interpretate dal
potente Gianni De Feo, anche regista della pièce… Un’ora
abbondante di teatro-canzone, senza sbavature né eccessi… pioggia
di applausi.”

Il
Messaggero – Paola Polidoro

“… in
scena, vestito con gli abiti di un dandy d’inizio secolo finito tra
i clochard del lungosenna che pian piano quegli abiti se li toglie di
dosso, come a denudarsi l’anima, c’è un attore-cantante
straordinario che sembra uscito da una vecchia pellicola francese, un
“beau garçon” dal fascino ambiguo che trasforma l’aneddotica e
il repertorio di motivi più o meno celebri in puro batticuore, mito
rivissuto. Una serata da non perdere.”

La
Repubblica – Nico Garrone

De
Feo gioca e insieme idolatra la Piaf… Una dedica d’artista a
tutti gli artisti.”

Il
Messaggero – Rita Sala

L’interprete
ha saputo raccontare e cantare Edith Piaf in modo così magistrale da
provocare dieci minuti di applausi alla fine dello spettacolo.”

Il
Saviglianese, (Cuneo) – Vincenzo La Porta

TEATRO
DEI CONCIATORI

– Via dei conciatori, 5 – 00154 ROMA

Tel.
06.45448982 – 06.45470031 –
info@teatrodeiconciatori.it
– http://www.teatrodeiconciatori.it/

TIPOLOGIA
BIGLIETTI:

18,00 + tessera obbligatoria di 2 €

ORARIO
SPETTACOLI:
dal
martedì al sabato ore 21,00 domenica ore 18,00

RIDUZIONI
PER I LETTORI DI PERSINSALA, SALTINARIA, GUFETTO

Il
Teatro ha il patrocinio gratuito del Municipio VIII (ex XI)