Jeep Experience Days – tutti i modelli Jeep testati su fango, roccia, acqua e asfalto

Jeep®
Experience Days

Una
vettura Jeep non si guida, si vive!

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Jeep
Experience Days” ispirati al famoso “E
aster
Jeep Safari” statunitense.

  • Una
    “due giorni” per 33 vetture Jeep messe alla prova su fango,
    roccia, acqua e asfalto.

  • Presenti
    anche alcune showcar ed esemplari “estremi” realizzati da Mopar
    e Jeep.

  • Per
    la prima volta insieme le versioni Night Eagle di Renegade e
    Cherokee.

You
Don’t Drive it. You Live it!”: si è svolto in Sicilia (Italia)
l’evento “Jeep
Experience
Days
”,
ispirato ai leggendari
“Easter
Jeep Safari” americani, che ha dato l’opportunità ai media di
scoprire le diverse anime del marchio Jeep attraverso la guida di
tutti i suoi modelli su fango, roccia, acqua e anche sull’asfalto
delle autostrade siciliane. Infatti, oltre alle rinomate capacità
off-road dei modelli Jeep, da sempre punto di riferimento nel
panorama 4×4 mondiale, gli ospiti hanno potuto apprezzare le
eccellenze del marchio in termini di tecnologia, comfort e sicurezza.

Una
“due giorni” emozionante che ha regalato una vera e propria Jeep
Experience, all’insegna dei valori di libertà, avventura,
autenticità e passione. Perché una vettura Jeep non si guida, si
vive! La carovana era composta da 33 vetture in rappresentanza
dell’intera gamma: la Grand Cherokee, il SUV più premiato di
sempre; Wrangler, l’icona Jeep; Cherokee, il modello fedele alla
tradizione e con un design all’avanguardia; e Renegade, il SUV
compatto con le migliori prestazioni fuoristrada del suo segmento.

Il
primo giorno le vetture Jeep sono partite da Catania per raggiungere
prima le pendici dell’Etna, il vulcano più grande e attivo
d’Europa e il secondo tra i vulcani più attivi del mondo, e poi
quota 1.900 metri. Composto attualmente da 300 bocche eruttive,
l’Etna ha il suo più alto a circa 3.340 metri mentre alle sue
pendici, grazie alla particolare fertilità del terreno e al
microclima locale, si trovano diverse produzioni agricole, tra cui la
vite, l’ulivo, gli alberi da frutto, le nocciole e i pistacchi.

In
questo primo tratto, perlopiù autostradale, gli ospiti hanno potuto
ammirare le bellezze del Parco dell’Etna che si estende per 59.000
ettari ed è fruibile in qualunque stagione: in primavera e autunno è
ideale per il trekking di alta quota e per ammirare il Golfo di
Catania, Taormina e le coste della Calabria; mentre in inverno,
quando l’Etna è innevato dai 1.000 metri in su, si può accedere
alle stazioni sciistiche.

Il
percorso di avvicinamento al vulcano ha consentito agli ospiti di
apprezzare le prestazioni dinamiche e il comfort su strada delle
vetture Jeep sfatando così un luogo comune che vuole i veicoli 4×4
perfetti nell’off-road ma non certo efficienti nei consumi e nel
comfort. L’ultima generazione di SUV Jeep è dotata, a seconda dei
modelli, di cambi automatici (a 8 marce, a 9 marce e a doppia
frizione); del pluripremiato sistema di infotainment UConnect (con
touchscreen da 5” a 8,4”, servizi Live e sistema di navigazione
TomTom); di una gamma di dispositivi di sicurezza all’avanguardia
(tra i quali i sistemi “Forward Collision Warning” con Crash
Mitigation, “Lane Departure Warning” e “Blind Spot
Monitoring”); e degli impianti audio Premium firmati da Harman
Kardon, Alpine o Beats. Inoltre, l’efficienza dei consumi è
assicurata dai nuovi motori diesel (da 2,0, 2,2 o 3,0 litri) e, sulle
ultime versioni di Renegade e Cherokee, anche dalla funzione di
disconnessione dell’assale posteriore.

Il
primo giorno si è poi concluso affrontando un percorso di off-road
“leggero” , l’ideale per gli “amanti della libertà” che
rappresentano la stragrande maggioranza dei clienti Jeep. Sono
persone che praticano uno stile di vita attivo, non certo
“fuoristradisti estremi” ma che, all’occorrenza, sanno di poter
contare su un vero SUV dotato dei leggendari sistemi 4×4 Jeep facili
da usare e da innestare in ogni situazione, anche nel caso di
un’inaspettata tormenta di neve o un temporale improvviso.

La
sera gli ospiti hanno fatto ritorno alla base ubicata nei pressi del
rinomato
Castello di Donnafugata, dimora patrizia del XVII secolo e di recente
impiegata per set cinematografici quali la serie televisiva
Il
Commissario Montalbano

e il film
Il
Gattopardo

premiato con la Palma d’oro al 16° Festival di Cannes.
Nel
resort omonimo, circondato da carrubi e alberi di ulivo, i
partecipanti hanno potuto ammirare alcuni veicoli “MOPARized”,
ovvero nati dalla collaborazione tra Mopar e Jeep, un sodalizio
iniziato nel 1987, che combinano un look distintivo con le
leggendarie capacità del marchio americano. In particolare, erano
presenti tre concept car su base Wrangler – denominate Rubicon
Sunriser , Rubicon Stealth and Sahara Black Revenge e – dotate di
accessori Mopar per l’impiego off-road più estremo, e quattro
vetture – modelli Cherokee, Renegade Trailhawk e Wrangler Rubicon –
anch’esse equipaggiate con dotazioni Mopar adatte al tempo libero e
alle attività outdoor.

Il
giorno dopo la carovana Jeep si è diretta verso la
riserva
naturale della Valle dell’Irminio dove si sono cimentati in un
suggestivo
percorso
di off-road estremo tra terreni fangosi e rocciosi, frastagliati da
torrenti e corsi d’acqua da guadare. Questo è da sempre
l’habitat
naturale dei SUV Jeep che continuano a essere il punto di riferimento
per gli “amanti dell’avventura”, coloro che si spingono nei
luoghi più impervi riponendo la propria fiducia nel marchio che ha
creato la categoria SUV ed è stato precursore in quasi tutti i
segmenti di SUV attualmente esistenti. Del resto, tutti i modelli
Jeep vantano una rigidità torsionale eccezionale, che si traduce in
una tenuta di strada perfetta e nell’assenza di torsioni durante la
guida off-road. Inoltre, grazie all’uso di materiali ultraleggeri,
la massa totale del veicolo è contenuta a vantaggio di prestazioni e
consumi.

Un
discorso a parte meritano i sistemi di trazione integrale Jeep adatti
a qualsiasi sfida off-road e a tutte le condizioni di guida. A
seconda dei modelli, sono disponibili “Jeep Active Drive”, “Jeep
Active Drive Low “, “Jeep Active Drive I 4×4” con
disconnessione dell’assale posteriore, “Jeep Active Drive II 4×4”
con inserimento di marce ridotte, “JEEP Active Drive Lock 4×4”
con bloccaggio meccanico dell’assale posteriore. E ancora: sistemi
“Rock-Trac® 4×4”, “Command-Trac® 4×4”, Quadra Drive® II
4×4 con differenziale elettronico a slittamento limitato posteriore,
“Quadra-Trac II® 4×4” e “Quadra-Trac® SRT® full-time 4×4”
esclusivo della Grand Cherokee SRT.

Inoltre,
sulle vetture Jeep spicca il “Selec-Terrain®”, il sistema di
controllo della trazione che permette di scegliere tra cinque
modalità per tutte le condizioni climatiche: Auto, Snow, Sand, Mud
e Rock (su alcuni modelli è disponibile anche la variante “Sport”
per la guida alle alte velocità). Un valido ausilio alla guida,
quindi, che è stato impiegato largamente
nella
Valle
dell’Irminio
,
un
percorso
duro.

Solo
i veicoli che ottengono le prestazioni migliori ricevono la
classificazione “Trail Rated®” che indica la sua capacità di
superare qualsiasi ostacolo e percorrere qualunque strada. Per
conquistare l’ambito stemma “Trail Rated®” una vettura Jeep
deve soddisfare cinque parametri molto rigorosi, legati a trazione,
guado dell’acqua, manovrabilità, articolazione e altezza da terra.

Dopo
aver superato il percorso tracciato nella
Valle
dell’Irminio,
la
carovana Jeep si è diretta verso
L’Eremo
della Giubiliana
,
a sud di Ragusa tra le campagne dell’altipiano Ibleo e i boschi di
carrubi, dove
l’evento
Jeep “You Don’t Drive it. You Live it!” si è concluso con
una
straordinaria esibizione di potenza e velocità. Protagonista la
Grand Cherokee SRT – dotata del motore HEMI V8 da 6,4 litri, 468 CV e
cambio automatico a 8 marce – che è stata condotta da un pilota
professionista su una pista d’
atterraggio
per aerei privati raggiungendo
i
250 km/h e accelerano da 0 a 100 km in appena 5 secondi: è stata la
migliore dimostrazione di come un SUV Jeep può davvero essere
impiegato ovunque, anche su una pista.

Oltre
alla performance della Grand Cherokee SRT, all’Eremo
della
Giubiliana

gli ospiti hanno potuto conoscere da vicino alcune affascinanti
showcar
Jeep: la Renegade “Montreaux Jazz Festival”, realizzata insieme a
Garage Italia Custom per la famosa rassegna musicale, e la Renegade
“Harley Rat Rod” con cui il marchio Jeep celebra, per il secondo
anno consecutivo, la sponsorizzazione dei principali eventi Harley
Davidson nella regione EMEA. Infine,
trait
d’union

tra showcar e vetture in produzione, la
Cherokee
“Night Eagle” presentata al salone di Francoforte proprio come
showcar e oggi divenuta una serie speciale a tiratura limitata per
l’Europa. E, per la prima volta insieme, la Cherokee “Night
Eagle” era accompagnata dalla serie speciale Renegade “Night
Eagle”, anch’essa prodotta in edizione limitata.

Dunque
è questa la gamma di SUV più premiata di sempre offerta dall’
unico
produttore
full-liner di SUV del mondo. Senza contare che il marchio Jeep è in
continua espansione (negli ultimi 6 anni ha triplicato le proprie
vendite) e il prossimo anno celebrerà i 75 anni di vita. Non certo
un traguardo, ma un punto di partenza per il brand che ha inventato
il concetto di off-road, per poi svilupparlo in quello dei SUV
fornendogli un apporto costante di innovazione, sicurezza e comfort.
Nel 2014, grazie all’introduzione della nuova Cherokee e della
Renegade, il marchio Jeep ha superato la soglia di 1 milione di unità
vendute nel mondo. Solo nella regione EMEA, lo scorso novembre è
stato il venticinquesimo mese consecutivo di crescita del marchio
Jeep. E le stime per il 2015 indicano che sarà l’anno migliore di
sempre per le vendite Jeep in quest’area.

Infine,
va ricordato che fonte d’ispirazione di questo evento è stata
certamente
l’Easter
JEEP Safari, i
l
più grande raduno per appassionati di fuoristrada che ogni anno si
svolge a Moab (Utah).
Nato
nel 1967, l’appuntamento ha raggiunto gli attuali nove giorni di
durata e prevede escursioni off-road su alcuni dei percorsi più
impegnativi degli Stati Uniti. Il momento clou è sempre il
Big
Saturday

che celebra il sabato di Pasqua. Se nel 1967 era previsto un solo
tracciato, il “Behind the Rocks Trail”, oggi si contano 40
percorsi di diversi livelli di difficoltà, che variano dal 2 al 9,
tutti guidati da personale esperto. Dal 1982 l’Easter JEEP Safari è
organizzato dai Red Rock 4-Wheelers, un club locale nato da un gruppo
di famiglie e finalizzato al divertimento e alla promozione di uno
stile di guida off-road responsabile. La stessa passione che anima
JOG, Jeep Owners Group, il club dell’area EMEA che coinvolge sia i
possessori di vetture Jeep sia i semplici appassionati contando a
oggi oltre 51.000 iscritti in appena 18 mesi.

Dicembre
2015

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