STAGIONE CINEMATOGRAFICA AL CINEMA TEATRO DI CHIASSO‏

donna che visse due volte

COMUNICATO STAMPA

STAGIONE 2015-2016

Cinema Teatro di Chiasso

www.centroculturalechiasso.ch

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RASSEGNA CINEMATOGRAFICA

RIFLESSI DI MNEMOSINE, RIFLESSI DI MEMORIE SPEZZATE

Con i cinque titoli proposti, vorrei riflettere da una parte sul concetto di memoria e dall’altra

su quello di Tempo, due punti cardinali del cinema, se vogliamo. Il cinema è sequela di

fotogrammi, ovvero sequela ordinata di istanti di memoria fotograficamente sottratti al

reale e trasferiti su uno schermo, “salvati”, isolati e proposti ad uno spettatore, che di fatto

“vede il già accaduto” vivendolo come “accadente”.

In “The Edge of Tomorrow”, il personaggio interpretato da Tom Cruise è costretto a

rivivere indefinitamente un’unica giornata, inserita nel contesto – da puro cinema di

fantascienza – di una guerra tra umani e alieni. Quello che per certi aspetti è un film molto

semplice trae linfa dalla riflessione sul Tempo e sulla Coscienza: infatti, solo il personaggio

del protagonista ha memoria della giornata che continua a ripetersi; per gli altri, il Tempo,

pur ripetuto, è “normale”. Il ricordo non esiste.

Allo stesso modo, in “Source Code”, bella prova registica, seppur di genere, del futuro

regista di “Moon”, Duncan Jones, un macchinario futuristico consente ad un soldato di

rivivere alcuni minuti di tempo passato, alla ricerca di tracce di un attentato già accaduto,

eppure, per lui, nel tempo soggettivo, ancora da verificarsi, e di conseguenza… ancora

evitabile. In questo caso, il già accaduto si configura come modificabile, forse solo

all’interno di una coscienza imprigionata, come quella del soldato-cavia, che poi altri non è

che… lo spettatore del film, costretto ad accettare ciò che il regista gli propone,

platonicamente obbligato a fidarsi delle immagini-ombre, in movimento sullo schermo, nel

microcosmo della sala cinematografica, che per un po’, per la durata del film, sarà il suo

mondo, il suo universo…

Ma che cosa è ricordo e che cosa è illusione? Se lo chiede il grande Alfred Hitchcock con

“La donna che visse due volte”, mirabolante giallo psicologico che perturba per quanto

riesce a interrogarsi su uno dei temi da sempre più inquietanti per l’uomo: il DOPPIO. E il

mistero, anche in questo caso, nasce da un ricordo: Scottie (James Stewart) crede di

riconoscere una persona che dovrebbe essere morta. E pur di aver ragione, giunge a

trasformare quella persona in base a quello che pensa essere il suo ricordo di lei!

Raramente il Maestro del Brivido è riuscito a spingersi così a fondo nella destabilizzazione

dello spettatore (e gioverà ricordare che il titolo originale, “Vertigo”, allude proprio alla

destabilizzazione, alla vertigine… Vertigine per l’altezza, certo, ma anche per lo smarrirsi

in un ricordo mendace, inaccettabile, strano, non realistico…).

Il “Vertigo” dei giorni nostri è il geniale “Memento” di Christopher Nolan, regista poi assurto

agli onori del cinema hollywoodiano con la saga di Batman interpretata da Christian Bale.

“Memento” è letteralmente un film fatto di memoria, un film montato all’incontrario, nel

quale, dall’ultima scena alla prima, il protagonista (privo di capacità di registrazione dei

ricordi) dovrà capire PERCHE’ e per quali vie è giunto a compiere un’azione orribile come

un omicidio. Le polaroid che egli continuamente scatta, appuntandovi in calce i fatti e le

impressioni che dovrebbero aiutarlo a muoversi in un mondo che per lui si connota

continuamente come INEDITO e NUOVO, sono frammenti di tempo/memoria, fotogrammi

che, presi in sé, si riveleranno terribilmente incapaci di restituire la VERITA’ di una storia.

E per concludere, come non tributare un sentito omaggio a colui che sul dittico

Tempo/Ricordo ha costruito quella che è forse la maggiore opera letteraria del ‘900?

Marcel Proust, con la sua “Ricerca del Tempo perduto”, ben rappresentata (seppur

parzialmente) ne “Il tempo ritrovato” di Raoul Ruiz. Un film ondivago e irresoluto, ma

fascinoso e lieve, che tenta un’impresa impossibile (non riuscita nemmeno a Visconti,

tanto per fare un esempio): restituire in immagini quel senso di “accaduto sfuggito” che

Proust ha saputo trasmettere in modo così straordinario con la scrittura. Ma la scrittura

RESTA, l’immagine no! L’immagine cinematografica si imprime per 24 volte al secondo

sulla retina, e poi lascia il posto ad un’altra, un’altra, un’altra ancora, in un gioco di

successione cui solo la coscienza (e il ricordo) dello spettatore possono dare un effettivo

senso, soprattutto in un film in cui i salti temporali sono così evidenti, e così azzardati…

A cura di Matteo Fontana

Giovedì 22 ottobre: Memento di Christopher Nolan

Giovedì 26 novembre: Moon di Duncan Jones

Giovedì 28 gennaio: La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock

Giovedì 4 febbraio: Edge of Tomorrow di Doug Liman

Giovedì 7 aprile: Il tempo ritrovato di Raoul Ruiz

Le proiezioni saranno introdotto da Matteo Fontana, scrittore e regista.

GIOVEDÌ 22 OTTOBRE 2015, ORE 20.30

Memento di Christopher Nolan

USA – 113 min.

con

Guy Pearce: Leonard Shelby

Carrie-Anne Moss: Natalie

Memento è un film del 2000 diretto da Christopher Nolan.

La sceneggiatura è basata sul racconto del fratello del regista, Jonathan Nolan, Memento Mori,

che però è stato pubblicato successivamente alla realizzazione del film.

La parola memento (parola latina, letteralmente “ricordati”, imperativo futuro, seconda persona

singolare) in inglese indica comunemente qualsiasi oggetto utilizzato per ricordarsi di qualcosa,

compresi i foglietti con note e appunti come quelli che si vedono nel film stesso.

Il film è stato candidato ai Premi Oscar 2002 come migliore sceneggiatura originale e miglior

montaggio.

GIOVEDÌ 26 NOVEMBRE 2015, ORE 20.30

MOON di Duncan Jones

REGNO UNITO, 97 min.

con

Sam Rockwell: Sam Bell

Robin Chalk: Sam Bell (clone)

Dominique McElligott: Tess Bell

Moon è un film di fantascienza del 2009 diretto da Duncan Jones ed interpretato da Sam Rockwell.

Il film è stato presentato in anteprima assoluta al Sundance Film Festival nel gennaio 2009. La

Sony Pictures Classics ha distribuito il film negli Stati Uniti e in Canada a partire dal 12 giugno

2009. In Italia è stato presentato in anteprima al festival Science+Fiction il 29 novembre 2009 ed è

stato distribuito nelle sale cinematografiche dal 4 dicembre 2009.

GIOVEDÌ 28 GENNAIO 2016, ORE 20.30

LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE di Alfred Hitchcock

USA, 128 min.

Con:

Kim Novak: Madeleine Elster/Judy Barton

James Stewart: John “Scottie” Ferguson

Barbara Bel Geddes: Marjorie “Midge” Wood

La donna che visse due volte (Vertigo) è un film del 1958 diretto da Alfred Hitchcock. Il film è tratto

dal romanzo D’entre les morts (1954), scritto da Thomas Narcejac (1908–1998) e Pierre Boileau

(1906–1989).

Nel 1989 il film è stato inserito fra quelli conservati nel National Film Registry presso la Biblioteca

del Congresso degli Stati Uniti. Nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserito al sessantunesimo

posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella

lista aggiornata, è salito al nono posto. Nell’agosto del 2012, secondo il sondaggio di Sight and

Sound per conto del British Film Institute, ha scalzato Orson Welles e il suo Quarto potere

andando ad occupare il primo posto come migliore film di sempre; Quarto potere deteneva il

primato dal 1962.

GIOVEDÌ 4 FEBBRAIO 2016, ORE 20.30

EDGE OF TOMORROW di Doug Liman

USA, AUSTRALIA, 113 min.

con

Tom Cruise: Maggiore William Cage

Emily Blunt: Rita Vrataski

Edge of Tomorrow – Senza domani è un film di fantascienza del 2014 diretto da Doug Liman, con

protagonisti Tom Cruise ed Emily Blunt.

La pellicola è l’adattamento cinematografico della light novel All You Need Is Kill, scritta da Hiroshi

Sakurazaka nel 2004 ed illustrata da Yoshitoshi ABe.

GIOVEDÌ 7 APRILE 2016, ORE 20.30

IL TEMPO RITROVATO di Raúl Ruiz

Francia, Italia, Portogallo, 169 min.

Con:

Catherine Deneuve: Odette de Crecy

Emmanuelle Béart: Gilberte Swann

Vincent Perez: Morel

Il tempo ritrovato (Le temps retrouvé) è un film del 1998 diretto dal regista cileno Raúl Ruiz. La

pellicola è la trasposizione cinematografica dell’opera più importante di Marcel Proust, Alla ricerca

del tempo perduto.

Il film fu presentato in concorso al Festival di Cannes nel 1999.

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