
Camparino in Galleria, iconico locale milanese noto per aver dato origine alla tradizione dell’aperitivo, si è trasformato per l’ultimo evento dell’anno in uno speakeasy bar. Atmosfere anni ’30, una parola segreta per accedere al party e una cocktail list studiata ad hoc.
Quest’anno speciale per Milano, Campari ha creato un ambiente unico all’interno del locale che meglio lo rappresenta. Grazie al supporto della Campari Academy, è stato valorizzato il ruolo sempre più strategico dei bartender. Il trend dello speakeasy è in crescita: i migliori mixologist internazionali si ispirano a questo, creando nuovi drink con formule inedite, prodotti artigianali e accostamenti audaci. Le basi dei cocktail, rappresentate da prodotti classici ma versatili come Campari, rimangono fondamentali. Tra i cocktail reinterpretati, i classici dell’aperitivo come Negroni, Americano, Campari Spritz e Campari Orange sono stati presentati in una veste nuova.
Il divertente gioco di scoprire la parola segreta per accedere al party, attraverso un ingresso nascosto, ha coinvolto tutti i partecipanti. Mentre al piano inferiore Camparino in Galleria ha continuato con la consueta serata infrasettimanale, al piano superiore una band jazz ha arricchito l’atmosfera vintage. L’ambientazione storica del locale ha contribuito a creare un’atmosfera straordinaria, trasportando gli ospiti in una dimensione senza tempo.
Le quattro serate esclusive del Camparino in Galleria sono state animate da rinomati bartender del panorama nazionale: Leonardo Leuci e lo staff del Jerry Thomas di Roma, Flavio Angiolillo e Marco Russo, fondatori dello speakeasy milanese 1930, il team del Rita di Milano e infine i bartender dell’Octavius. Queste collaborazioni di successo hanno regalato agli avventori del Camparino, che hanno scoperto il segreto per entrare, una serata magica, caratterizzata da miscelazioni uniche e un’atmosfera irripetibile.
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