Ritrovato in Italia l’ascensore originale di Casa Batllò (GAUDI), Barcellona – ART NOUVEAU

SCOPERTA ART NOUVEAU

Giovane studioso trova la cabina di ascensore appartenuta a Casa
Batllò di Barcellona

Eccezionale
scoperta di Andrea Speziali, un giovane italiano esperto d’arte Liberty:
si trova in Italia una preziosa cabina di ascensore appartenuta a Casa Batllò
di Barcellona. La prestigiosa dimora, progettata
da Antoni Gaudì tra il 1904 e 1907, è diventata 
una delle architetture più note al mondo in stile Art Nouveau. 

Il 23
settembre si sono festeggiati i dieci anni da quando l’UNESCO ha dichiarato
Casa Batllò Patrimonio dell’Umanità
.

Affascinato dalla bellezza dell’opera, un facoltoso
collezionista del sud Italia acquista la cabina d’ascensore, alcuni mesi fa, da
un privato e si rivolge al dottor Speziali per ottenerne l’expertise. Gli studi
e le ricerche condotte dallo studioso riconducono l’opera a Casa Batllò di
Barcellona. <<L’appartenenza è palese>>, afferma Speziali.


I vetri soffiati, l’andamento
segnico – coloristico delle decorazioni e le giunture sono le medesime che si
ritrovano nella casa progettata da Antoni Gaudì. Il legno (mogano), e la
pavimentazione interna della cabina, è lo stesso utilizzato per porte e
finestre della casa barcellonese.

Un’altra conferma è legata, secondo il giovane esperto italiano, ai metalli
utilizzati per le maniglie della cabina, ancora una volta, gli stessi impiegati
per Casa Batllò.

Una nota di rilievo è ricavata dalle dimensioni
dell’attuale ascensore di Casa Batllò che combaciano con le misure della
storica cabina, anche considerando lo spessore d’ incastro della sua base
destinato a livellare la struttura al pavimento.Sono
tutti elementi che contribuiscono a supportare l’ originalità dell’opera
montata dalla ditta Fuster & Fabra Hermanos con sede a Barcellona.

E ancora, la storia raccontata
dal figlio dell’imprenditore spagnolo, che durante il periodo franchista
trasporta la cabina a Palermo dove risiede la famiglia, ci restituisce il
ricordo di quando era bambino nel tempo in cui il padre, attivo nel settore
edilizio, aveva recuperato, da edifici in fase di ristrutturazione o
demolizione, diverse proprietà assieme alla cabina Art Nouveau.

L’idea progettuale della cabina,
secondo il parere di Andrea Speziali,avvallato
da altri esperti e critici d’arte italiani e spagnoli, parte
da Gaudì che avrebbe commissionato la progettazione
a Lluís Domènech i Montaner.
L’exprertise,
rilasciata all’attuale proprietario della cabina, evidenzia gli elementi
che  avvalorano  questa ipotesi come il taglio del legno e i
decori geometrici e naturali agli angoli del tetto della cabina.  Quando
direttore e funzionari di Casa Batllò sono venuti a conoscenza che la
cabina si trova in Italia e hanno visto per la prima volta le foto  sono rimasti sorpresi dalla sua bellezza ed
eleganza, non senza una punta di invidia.

Pur nella consapevolezza che non
sarebbe possibile un ritorno a Casa Batllò, non si esclude la possibilità che
l’ente gestore di Casa Batllò organizzi una conferenza in Spagna dove Speziali,
assieme al massimo esperto di arte gaudiana possa discutere della scoperta.

C’è il pensiero di esporre al
pubblico
nel 2017, in anteprima assoluta, la cabina nel percorso espositivo
di una mostra incentrata sull’opera del celeberrimo architetto Liberty Giuseppe
Sommaruga  nel centenario della morte. La
volontà di Andrea Speziali, come curatore dell’esposizione, è quella di
stuzzicare il fruitore portando in mostra diverse proprietà straniere.





di Cecilia Casadei