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CALENDAR GIRLS – ANGELA FINOCCHIARO e LAURA CURINO – Teatro Manzoni In scena dal 12 al 29 novembre 2015.

In scena dal 12  al
29 novembre 2015.

AGIDI
e
ENFI
TEATRO

presentano

Calendar Girls_© Giovanni De Sandre_1640_ridotta

ANGELA
FINOCCHIARO e LAURA CURINO

diTIM FIRTH

basato
sul film Miramax scritto daJULIETTE
TOWHIDE & TIM FIRTH

Traduzione
e adattamentoSTEFANIA BERTOLA

Regia
CRISTINA
PEZZOLI

con
ARIELLA
REGGIO, CARLINA TORTA, MATILDE FACHERIS
,
CORINNA LO CASTRO
,
ELSA BOSSI,
MARCO
BRINZI
,
NOEMI
PARRONI

e
con
TITINO
CARRARA

Scene
RINALDO
RINALDI

Costumi
NANà
CECCHI

Musiche
originali
RICCARDO
TESI

Disegno
luci

MASSIMO CONSOLI

Calendar
Girls sostiene

In
linea con le scelte dell’autore, la produzione ha voluto sposare una
iniziativa benefica.

Calendar
Girls

ha scelto di sostenere
l’Associazione
Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma

anche attraverso una serata di raccolta fondi, il
Grande
Galà Benefico

che si terrà in anteprima l’
11
novembre al Teatro Manzoni.

Cast:

ANGELA
FINOCCHIARO
(Chris),LAURA
CURINO
(Annie),ARIELLA
REGGIO
(Jessie)

CARLINA
TORTA
(Ruth),MATILDE
FACHERIS
(Cora),CORINNA
LO CASTRO
(Celia),

TITINO
CARRARA
(John, Rod),ELSA
BOSSI
(Marie),MARCO
BRINZI
(Lawrence, Liam)

NOEMI
PARRONI
(Brenda, Lady
Cravenshire, Louise, Elaine)

Calendar
Girls
è un
testo teatrale scritto da Tim Firth, tratto dall’omonimo film con la
regia di Nigel Cole (lo stesso diL’erba
di Grace
eWe
want sex
), di cui lo stesso
Firth è autore e sceneggiatore.

Il
film, di cui erano protagoniste – fra le altre –Helen
Mirren, Julie Walters, Linda Bassett
,
 è uscito in Italia nel 2004 diventandoun
film di culto, molto amato dal pubblico femminile.

Nell’adattamento
teatrale viene mantenuta l’impostazione corale, con un ruolo da
protagonista definito, quello diChris,
interpretata da Hellen Mirren nella versione cinematografica e daAngela Finocchiaroin questa teatrale.

La
storia
, ispirata
ad un fatto realmente accaduto, è quella diun
gruppo di donne fra i 50 e i 60 anni
,
membre del Women’s Institute (nata nel 1915, oggi è la più grande
organizzazione di volontariato delle donne nel Regno Unito), che si
impegna in unaraccolta fondidestinati a un ospedale nel quale è morto di leucemia il marito di
una di loro (Annie,
nel film interpretata da Julie Walters). Chris, stanca di
vecchie e fallimentari iniziative di beneficenza, ha l’idea di fare
un calendario diverso da tutti gli altri, in cui convince le amiche
del gruppo a posare nude. Con l’aiuto di un fotografo amatoriale
realizzano così un calendario che le vede ritratte in normali
attività domestiche, come preparare dolci e composizioni floreali,
ma con un particolare non convenzionale:posano
senza vestiti
. L’iniziativa
riscuote un successo tale da portarle alla ribalta non solo in
Inghilterra ma anche in America, dove vengono ospitate in un famoso
talk show.L’improvvisa e
inaspettata fama
, tuttavia,
metterà a dura prova le protagoniste.

Lo spettacolo teatrale, al pari del film,
ha avuto un enorme successo in Inghilterra, dove è programmato in
diverse versioni dal 2008 ed è tuttora in scena.

LE
STAGIONI DELLA VITA – Note di regia

Calendar
Girls
è una commedia di culto
basata su un fatto realmente accaduto alla fine degli anni ‘90 in
Inghilterra: un gruppo di donne di mezza età di un’associazione
femminile legata alla chiesa, realizza un calendario di nudi
artistici per una raccolta di beneficenza. L’iniziativa fece
scalpore: le modelle che posano nude per il calendario sono le
attempate signore dell’associazione, la location dello shooting
fotografico è la sala parrocchiale accanto alla chiesa, sede
dell’associazione.

Il
calendario raccoglie oltre un milione di sterline ed una
straordinaria notorietà, così come la commedia scritta da Tim Firth
partendo dai fatti accaduti, che è diventata successivamente un
celebre film ed è stata rappresentata nei teatri di tutta Europa,
sempre con straordinario successo.

Questo
è il primo allestimento di
Calendar
Girls
in Italia.

La
traduzione e l’adattamento del testo originale sono stati affidati
a Stefania Bertola, autrice che grazie alla sua ironia ed acutezza ha
portato a termine brillantemente un lavoro non semplice: superare le
difficoltà che pone il passaggio dalla drammaturgia inglese alla sua
versione italiana.

Questione
di tempi e codici comici che non sempre coincidono. Lavoro ancor più
indispensabile considerata
l’eccellenza
del cast che darà vita allo spettacolo
,
a partire da un’inedita Angela Finocchiaro impegnata a dar corpo e
voce ad una provocatoria
femmina
alfa
di provincia, seppellita
in un modesto negozio di fiorista, ma con smanie di protagonismo e
slanci di generosità.

Dopo
la morte a causa di una devastante leucemia del marito di Annie, sua
amica da una vita, sarà lei ad ideare il calendario e a trascinare
le amiche nel
realizzarlo
per raccogliere fondi.

Annie,
casalinga a tinte pastello che rinasce alla vita dopo la vedovanza,
sarà interpretata da Laura Curino, affiancata da un gruppo di
attrici estrose e ardite,
le
Girls
: Ariella Reggio
(Jessie), Carlina Torta (Ruth), Corinna Lo Castro (Celia) e Matilde
Facheris (Cora), la musicista che fa risuonare con il suo pianoforte
e il suo canto le mura della sala parrocchiale di musiche di chiesa
virate in rythm and blues e rock sfrenati.

Completano
il cast Elsa Bossi, direttrice bacchettona dell’associazione e
Titino Carrara, a dar vita al bellissimo personaggio di John, malato
terminale che riesce sempre a scherzare su di sé e a sorridere fino
alla fine, Marco Brinzi, il barelliere goffo che si trasforma in un
fotografo di genio, e la smagliante Noemi Parroni impegnata
virtuosisticamente con un poker di personaggi: la conferenziera
noiosa, la nobildonna liftata, la giornalista col raffreddore
allergico e l’estetista con retrogusto di escort…

Le
prime scelte su cui ho basato la regia sono state quindi la lingua e
il cast, ingredienti indispensabili per mettere in scena questa
commedia, che fa molto ridere ma la cui comicità evolve da un fatto
drammatico: la morte di John per una malattia terribile quale la
leucemia.
Credo che sia
indispensabile agganciare la forza comica del testo anche a questo: è
una risata in faccia alla morte, è la vitalità dei girasoli che
cercano la luce opponendosi al buio dello sparire.

Intendo
a questo proposito lavorare intensamente con gli attori per
approfondire le relazioni tra i personaggi, in particolare per il
gruppo delle donne dell’associazione, in modo da favorire
l’umorismo delle situazioni di cui il testo è ricco, puntando
sulla leggerezza senza però rinunciare alla profondità dei temi che
la storia contiene.

Ho
cercato con Rinaldo Rinaldi, che firma le scene, e con Nanà Cecchi,
che firma i costumi, di evidenziare la tavolozza delle stagioni che
Tim Firth indica per cogliere e sottolineare la relazione tra le
stagioni della natura e quelle della vita, non dando un’impostazione
visiva troppo realistica e creando un’alternanza tra la
claustrofobia della sala parrocchiale dove si svolge gran parte della
storia e gli esterni naturali colorati da autunno, inverno, primavera
ed estate.

Le
musiche originali dello spettacolo hanno tre anime:
quella legata alla musica da chiesa spesso presente come
indicazione dell’autore che connota l’ambiente
religioso dell’associazione, quella che parte dall’anima
nera del rythm and blues e l’ultima legata alla sinfonia delle
stagioni.

Per
un lavoro di così ampio respiro era necessaria la collaborazione di
un musicista colto e pop allo stesso tempo e l’abbiamo trovato
in Riccardo Tesi organettista di fama internazionale e compositore
versatile.

Altra
questione centrale che implica precise scelte di messinscena – e
forse uno dei motivi del successo
evergreen
di
Calendar Girls
– è appunto la realizzazione del calendario. Il nudo di donne che
non sono modelle da calendario Pirelli, ma donne con i corpi veri e
imperfetti delle donne non

photoshoppate
, è una delle
scene più divertenti e più complesse da realizzare dello
spettacolo.

Donne
che allegramente e serenamente, anche se con il contributo di qualche
giro di vodka, si spogliano per una buona causa, sì, ma anche per
divertirsi, per riconoscersi ancora belle e seducenti, anche al di
fuori dei rigidi canoni della perfezione e dell’eterna giovinezza.
Con coraggio e ironia le
Girls
si offrono allo sguardo della macchina fotografica e del pubblico per
dirci che le stagioni della vita possono continuare a sorprendere.

Cristina
Pezzoli

Al
Teatro Manzoni
dal
22 ottobre all’8 novembre 2015

Orari:
feriali
20,45 – domenica ore 15,30

Biglietti:

da
martedì a venerdì: Poltronissima Prestige € 35,00 – Poltronissima
€ 32,00

Poltrona
€ 23,00 – Giovani fino a 26 anni € 15,00

sabato
e domenica: Poltronissima Prestige € 39,00 – Poltronissima €
35,00

Poltrona
€ 25,00 – Giovani fino a 26 anni € 17,00

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