Al RAVELLO FESTIVAL 2015, da un’idea di Gianni Minà, nasce “La stagione dei cantautori”, 3 incontri di parola e 3 concerti, di 3 poeti della musica popolare spagnola e portoghese.

LA STAGIONE DEI
CANTAUTORI

Da un’idea di GIANNI
MINÀ

3
INCONTRI DI PAROLA DEDICATI A 3 POETI DELLA MUSICA POPOLARE

SPAGNOLA
E PORTOGHESE

SERRAT_foto di PRENSA

LUNEDÌ
13 e MARTEDÌ 14 LUGLIO
– JOAN MANUEL SERRAT

Il più prestigioso
artista catalano festeggia 50 anni di carriera nel mondo

(special guest
GINO PAOLI)

MERCOLEDÌ
22 LUGLIO
– AUGUSTO
ENRIQUEZ

In un omaggio al
repertorio del compatriota cubano Silvio Rodriguez

GIOVEDÌ
23 LUGLIO
– MARIA
GADÙ

La nuova stella dei
ritmi brasiliani affermatasi con
Shimbalaie

Da
questa edizione, il Ravello Festival 2015 sceglie di dedicare una rassegna
annuale ad artisti-cantautori di grande significato poetico, sociale e talvolta
politico
che,
con il titolo
La stagione dei cantautori”, si propone di
ripercorrere la storia musicale di questi “poeti in musica” attraverso i loro
concerti e gli incontri pubblici ideati e condotti da Gianni
Minà.

“C’è
stata una stagione, a partire dagli anni ’60, in cui la musica popolare, o
meglio le canzoni, sono state protagoniste nell’universo artistico e culturale
dei popoli. È stata la stagione dei cantautori, un’epoca in cui i versi hanno
guadagnato la nobiltà della poesia e hanno dato vita a composizioni in musica
che raccontavano, non solo l’amore, la passione, la tristezza, la delusione, ma
anche le difficoltà del vivere, le contraddizioni delle società, insomma la dura
realtà quotidiana”.

Gianni
Minà
 

Il primo dei tre
incontri di parola
della 63^ edizione
del Ravello Festival, quest’anno dedicato al tema dell’“InCanto”, sarà
lunedì 13 luglio e ospiterà Joan Manuel Serrat (Villa Rufolo – ore 19.00
– ingresso libero), da 50 anni il più prestigioso cantautore di Spagna e America
Latina che, martedì 14 luglio, si esibirà in concerto al Ravello Festival
(Belvedere di Villa Rufolo  – ore 21.45 – posto unico 35 euro) con lo
spettacolo “Antologìa desordenada”, in esclusiva italiana e nella quale
duetterà anche con
Gino Paoli.

Proprio Gino Paoli,
nel 1974, ha dedicato al cantautore spagnolo un intero album dal titolo “I
semafori rossi non sono Dio
”, con 12 brani adattati in italiano da Lorenzo
Raggi. A scoprire l’arte di Joan Manuel Serrat in Italia è stata però Mina che,
nel 1969, ha registrato il brano “Bugiardo e incosciente”, versione di
La tieta” (che fu poi interpretato anche da Ornella Vanoni, Rita Pavone,
Jula De Palma, Carmelo Pagano e, più fedelmente all’originale, seppur in
dialetto modenese, da Francesco Guccini). Poi è venuta “Ballata
d’autunno
” (1972), “Ahi mi’ amor” (1983) fino a duettare con lui in “Sin
piedad
” (2007). Nel 2008, l’amore per
l’Italia ha portato Joan Manuel Serrat ad incidere “Quelle piccole
cose
” per l’omonimo album collettivo del Club
Tenco.

Il
secondo appuntamento, il
22 luglio (Villa Rufolo – ore 18.00 – ingresso libero), sarà con il
cubano Augusto Enriquez
(in gioventù frontman del gruppo Moncada) che, la
stessa sera
(Belvedere di Villa Rufolo – ore 21.45 – posto unico 30 euro)
sarà in concerto con i brani del suo ultimo disco “Te doy una canción“,
un omaggio a Silvio Rodriguez, da decenni, insieme a Pablo Milanes, uno dei più
importanti cantautori della rivoluzione cubana.

Augusto
Enriquez, nel corso della sua carriera ha collaborato e duettato con grandi nomi
internazionali, tra questi Luciano Pavarotti, con cui si esibì al Pavarotti
& friends del 2002, Bocelli, Zucchero e Jovanotti, oltre a Sting,
James Brown, Lou Reed e molti altri. Enriquez ha ricevuto per ben quattro
volte il CUBADISCO Awards (il più prestigioso premio cubano nella discografia)
con gli album “Cuando yo sea grande”, “Carambola”, “La
Bolita
” e “Te doy una canción“, quest’ultimo dedicato proprio al
repertorio di Silvio Rodriguez.

Infine,
il 23 luglio Gianni Minà incontrerà Maria Gadù
(Villa
Rufolo – ore 18.00 – ingresso libero), la stella dei ritmi brasiliani che, la
stessa sera
(Belvedere di Villa Rufolo – ore 21.45 – posto unico 35 euro),
si esibirà con i brani presi dal suo ultimo disco “Nós (2013)
e dagli album precedenti “Maria Gadù (2009 – Disco d’Oro in
Italia e di Platino in Brasile) e Mais Uma Página
(2011).

Maria
Gadù ha raggiunto il successo internazionale con la canzone
Shimbalaie”,
rimasta al primo posto della classifica radiofonica
italiana per cinque settimane e disco di platino per i digital download.
Apprezzata da Caetano Veloso, che la definisce un’artista con “una autentica vocazione per la musica”, Maria Gadù è stata
nominata per ben due volte ai Latin Grammy Awards, nelle categorie
“Miglior Artista Rivelazione” e “Miglior Album di un Cantautore”.

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Lunedì
13 luglio

Villa Rufolo, ore
19.00

La
stagione dei cantautori

Da un progetto di
Gianni Minà

Incontro con Joan
Manuel Serrat
e con la partecipazione di Gino
Paoli

Conduce Gianni
Minà

Ingresso liberosu prenotazione

Martedì
14 luglio

Belvedere di Villa
Rufolo, ore 21.45

Antología
desordenada

Joan Manuel Serrat

Special Guest Gino
Paoli

Esclusiva italiana

Posto unico €
35

Mercoledì 22
luglio

Villa Rufolo, ore
18

La
stagione dei cantautori

Da un progetto di
Gianni Minà

Incontro con
Augusto Enriquez

Conduce Gianni
Minà

Ingresso libero su
prenotazione

Mercoledì 22
luglio

Belvedere di Villa
Rufolo, ore 21.45

Te
doy una canción

omaggio
a Silvio Rodriguez

Augusto Enriquez

Esclusiva italiana

Posto unico €
30

Giovedì
23 luglio

Villa Rufolo, ore
18.00

La
stagione dei cantautori

Da un progetto di
Gianni Minà

Incontro con Maria
Gadú

Conduce Gianni
Minà

Ingresso libero su
prenotazione

Giovedì
23 luglio

Belvedere di Villa
Rufolo, ore 21.45

Maria Gadú

Posto unico €
35

Joan Manuel
Serrat
è nato a Barcellona
nel 1943. Di padre catalano e di madre aragonese, ha ereditato entrambi i
linguaggi e le culture, che hanno contribuito a formare uno stile composito e
del tutto personale. Parallelamente alla musica, ha studiato Agraria e Biologia.
Nel 1964 ha formato un gruppo musicale con tre colleghi universitari ma, dopo un
breve periodo, ha scelto di intraprendere la carriera da solista. Ben presto
Serrat acquisisce una enorme popolarità, prima in Catalogna, poi in Castiglia:
diventa un fenomeno di vendite e, all’inizio degli anni Settanta, compie il
grande salto in America, dove stabilisce un feeling forte e consolidato con il
pubblico latinoamericano. Qualche anno più tardi, in palese opposizione al
regime di Franco, Serrat è costretto a esiliarsi in Messico. Non sarà il suo
unico periodo da esule: dal 1976 al 1983, sempre per motivi ideologici, verrà
messo al bando dall’Argentina e, tra il 1973 ed il 1990, dal Cile. In questi
anni continua a proporre la sua musica con l’inseparabile Ricard Mirailles al
pianoforte, ma accanto all’attività di cantautore alterna la proposta in musica
di poeti come Antonio Machado, Miguel Hernandez e Mario Benedetti. Oggi, per
celebrare i suoi cinquanta anni di carriera, Serrat ha scelto di riprendere
cinquanta successi storici. In molti di essi duetta con amici e colleghi famosi,
come Alejandro Sanz, Silvio Rodriguez, Mina, Gal Costa, Mercedes Sosa e lo
stesso Gino Paoli che calcherà con Serrat il palco del Ravello Festival.

Gino
Paoli
ha scritto alcune tra le più belle pagine della musica italiana. Originario di
Monfalcone, è a Genova che debutta come cantante da balera, per poi formare una
band musicale con gli amici Luigi Tenco e Bruno Lauzi. Quando la gloriosa casa
discografica Ricordi decise di estendere la propria attività alla musica
leggera, scritturò questo cantante dalla voce tanto originale, oggi riconosciuto
come uno dei più grandi rappresentanti della musica popolare italiana degli anni
sessanta e settanta. Ha scritto e interpretato brani quali “Il cielo in una
stanza”, “La gatta”, “Senza fine”, “Sapore di sale”, “Una lunga storia d’amore”,
“Quattro amici”; ha partecipato a numerose edizioni del Festival di Sanremo, ha
collaborato con numerosi colleghi alla realizzazione di album e di singoli di
successo. Sul palco del Belvedere di Villa Rufolo ritrova l’amico e collega Joan
Manuel Serrat dopo aver duettato con lui nel disco antologico che celebra i
cinquant’anni di carriera del cantautore spagnolo.

Augusto Enriquezè uno
dei più noti e carismatici cantautori e compositori della musica popolare
cubana. In gioventù è stato il frontman della celebre band dei Moncada e con
essa cominciò ad avere un considerevole successo nazionale e internazionale. Dai
primi concerti all’Università de La Habana ben presto si trovarono a suonare per
anni davanti ad oltre 20.000 persone non solo a Cuba ma anche nel Nord America e
in Europa. La sua fama è arrivata anche in Italia dove ha partecipato a molti
delle più importanti trasmissioni televisive. Durante la sua carriera si è
esibito con artisti di fama internazionale come Mónica Naranjo, Joan Manuel
Serrat, Phil Manzanera, Luciano Pavarotti, Sting, Andrea Bocelli, James Brown,
Lou Reed, Zucchero, Jovanotti e molti altri, oltre ad aver collaborato con i più
importanti artisti cubani e aver diviso il palco con star del calibro di Rod
Steward, Tina Turner, Ray Charles ed altri ancora. È stato premiato con quattro
CUBADISCO Awards (il più prestigioso premio cubano nella discografia) con
Cuando yo sea grande”, “Carambola”, “La Bolita” e “Te
doy una canción
“. Nel 2002 ebbe il coraggio di resuscitare il mambo, il
ritmo da grande orchestra che può essere proposto solo con la presenza sul
palcoscenico di un direttore apposito.

Maria
Gadù
ha iniziato a fare musica da bambina e a solo tredici anni iniziò la sua gavetta
suonando nei locali di São Paulo cover di Adoniran Barbosa, Marisa Monte e Chico
Buarque. Nel 2008 si trasferì a Rio de Janeiro dove si appassionò ad artisti
come Caetano Veloso, Milton Nascimento e João Donato. Grazie al suo primo disco,
Maria Gadù” (2009), quest’artista brasiliana ha vinto il disco d’oro in
Italia (dove entrò al quinto posto della classifica dei dischi più venduti) e
quello di Platino in Brasile, oltre ad essere stata nominata per ben due volte
ai Latin Grammy Awards. Il singolo “Shimbalaiê”, scritto quando aveva
solo dieci anni, ha vinto il disco di platino per i digital download ed è
rimasto al primo posto della classifica radiofonica italiana per cinque
settimane. Dopo questo grande successo Maria Gadù ha pubblicato altri due
dischi: “Mais Uma Página” (2011) e “Nós
(2013).