IO CANTO DA SOLA (E NON SOLO) – #GiovannaMarini, Maddalena Crippa e Laura Marinoni 9 – 11 – 16 giugno al Teatro Argentina

Teatro Argentina 9 I 11
I 16 giugno .15

Io canto da sola (e non solo)

Recital tra
teatro e musica

Giovanna
Marini, Maddalena Crippa e Laura Marinoni

9 giugno ore 21

Ora è venuta l’ora

concerto di Giovanna Marini

conGiovanna Marini e Francesca
Breschi

e con il Quartetto
Urbano di Xavier Rebut

e ilCorso di Estetica del Canto Contadino tenuto da Giovanna Marini alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio

 

11
giugno ore 21

Italia
mia Italia

di e con Maddalena Cripparegia Peter Steindirezione musicale arrangiamenti e pianoforteMassimiliano Gagliardi Bubbez Orchestra

Rossella Zampiron VIOLONCELLO

Massimo De Lorenzi CHITARRA

Ermanno Dodaro CONTRABBASSO

giovanna marini

16 giugno ore 21

Amore ai tempi del colera

Canti
e incanti dal romanzo di

Gabriel García Márquezregia Cristina Pezzoli

conLaura Marinoni

Alessandro Nidi PIANOFORTE

Marco Caronna CHITARRA

Parole
e musica al Teatro Argentina per il trittico
Io
canto da sola (e non solo)
, tre
recital con protagoniste tre donne della scena dai percorsi autoriali, che al
teatro portano sempre sfumature di raffinata eleganza e intelligenza. Giovanna Marini con Ora è venuta l’ora, Maddalena Crippa con il monologo Italia, mia Italia, e Laura
Marinoni
con Amore al tempo del
colera
tratto dal capolavoro di Gabriel
García Márquez
.

Tre
serate tra teatro e musica. Apre il tritticoGiovanna
Marini
che,
martedì 9 giugno (ore 21), con Ora è venuta l’ora canta e racconta i
tanti viaggi e le storie rituali del nostro Paese attraverso un ventaglio di
polifonie antiche e sempre presenti e piene di emozioni. Ad accompagnarla sul palcoscenico
Francesca Breschi, il Quartetto Urbano di  Xavier Rebut e il Corso di
Estetica del Canto Contadino della Scuola Popolare di Musica di Testaccio (con cui
l’artista ogni anno viaggia per l’Italia durante la settimana pasquale per
ascoltare i canti di Passione).

Si
continuagiovedì11
giugno
(ore 21)conItalia, mia
Italia
, lo
spettacolo scritto, recitato e cantato da Maddalena
Crippa
, per la regia di Peter Stein,
con l’accompagnamento della Bubbez Orchestra, diretta dal pianista Massimiliano
Gagliardi (autore anche degli arrangiamenti) e composta da Rossella Zampiron
(violoncello), Massimo De Lorenzi (chitarra) ed Ermanno Dodaro (contrabbasso).
«È un tempo difficile, molto difficile
per l’Italia, in un tempo così mi sento chiamata a fare qualcosa per il mio Paese

– racconta Maddalena Crippa – Italia mia
Italia nasce da qui, da questo bisogno di reagire, di rompere l’immobilità
rassegnata, il lamento continuo, la visione solo negativa e assecondare invece
la voglia di spostare il fuoco, di ritrovare un identità positiva del nostro
essere italiani. Il gesto che meglio esprime lo spirito di questo spettacolo è
una carezza che conforta
». Una carezza fatta di parole che mescola Pasolini
e Battisti, Leopardi e Cotugno, Piccolo e De Andrè, Fellini ed Endrigo, Cassano
e Battiato, ed ancora Gualtieri e Fossati, Farinetti con Modugno e Conte.

Momento
speciale della serata sarà rappresentato dalla consegna della Lupa Capitolina, massimo riconoscimento
della città di Roma, a Peter Stein
per il prestigio internazionale apportato con il suo contributo artistico
al nostro Paese,
dalla memorabile Orestea a Ostia
antica al recente Der Park, prodotto
dal Teatro di Roma.

Chiude
il tritticoLaura Marinoni,martedì16 giugno (ore 21),
portando in scena la storia intrigante di un amore che assomiglia ad un lungo
combattimento, come i rituali di corteggiamento di certi animali in cui amore e
lotta si confondono e si mischiano. ConAmore al tempo del colera, l’attrice
recita e canta animando un racconto che fonde testo e suoni, con
l’accompagnamento dal vivo di Alessandro Nidi, 
per la regia di Cristina Pezzoli. Cantare un amore a distanza che dura
tutta la vita fino a compiersi nella vecchiaia avanzata è la straordinaria
invenzione narrativa di uno dei più grandi inventori di storie del nostro
tempo, recentemente scomparso, Gabriel García Márquez. Ma è anche materia di
grande fascino per generare una curiosa occasione di teatro.