Expoincittà. A Palazzo Reale esposto il costume della prima di “Turandot” andata in scena nel 1926 al Metropolitan di New York

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EXPOINCITTÀ. A PALAZZO REALE ESPOSTO IL
COSTUME DELLA PRIMA DI “TURANDOT” ANDATA IN SCENA NEL 1926 AL METROPOLITAN DI
NEW YORK

Milano, 22 giugno 2015 – Fino al prossimo 19 luglio
la Sala III degli Arazzi al primo piano di Palazzo Reale ospiterà un
allestimento del celebre costume disegnato da Umberto Brunelleschi e indossato
da Maria Jeritza per il II atto della prima americana dell’opera di Giacomo
Puccini, messa in scena il 16 novembre 1926.Promossa e
prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale e dalla Fondazione Giacomo
Puccini, l’iniziativa fa parte di ExpoinCittà, il palinsesto di iniziative che
accompagnerà la vita culturale della città durante il semestre dell’Esposizione
Universale. L’esposizione vuole essere un omaggio alla profonda relazione tra il
grande compositore lucchese e la città di Milano, dove a ventidue anni Puccini
si trasferì per perfezionare i suoi studi musicali e per specializzarsi sotto la
guida di Amilcare Ponchielli e Antonio Bazzini nella composizione operistica. Fu
inoltre a Milano, capitale mondiale della lirica, che Puccini incontrò Giulio
Ricordi, divenuto poi editore, mentore e padre del compositore. Il costume, vero
e proprio pezzo unico divenuto nel tempo l’immagine mondiale dell’opera
Turandot, rappresenta in sintesi l’incontro tra alcuni grandi protagonisti della
lirica mondiale dei primi decenni del Novecento.”Una
testimonianza di alto valore storico e artistico che ricorda come le diverse
espressioni dell’arte dialoghino continuamente rafforzando il loro potenziale di
bellezza e conoscenza, e innalzando il coefficiente di attrattività non solo di
Palazzo Reale, già meta di migliaia di visitatori al giorno, ma della città
intera”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno.Intorno a
Turandot e al costume si intrecciano le esperienze di Umberto Brunelleschi,
Maria Jeritza e gli ultimi anni della vita di Giacomo Puccini. Fu proprio
Giacomo Puccini a volere Umberto Brunelleschi quale disegnatore dell’abito e
scenografo di Turandot. L’artista toscano, nacque a Montemurlo nel 1879 e morì a
Parigi nel 1949. Fu uno tra i disegnatori, illustratori, scenografi e pittori
più celebri nella Parigi della Belle Époque. Amico di Modigliani, Soutine,
Picasso, Von Dongen e Derain, lavorò per il Théatre de Paris e le Folies
Bergère. Espose ininterrottamente alle Biennali di Venezia dal 1914 al
1938.Il costume rappresenta in sintesi l’eccellenza della
creatività italiana ed il suo figurino per bellezza e qualità si è trasformato
nel tempo nell’immagine mondiale dell’ultima opera di Puccini. Il costume è
composto da un abito lungo in tessuto operato laminato color oro, decorato con
applicazioni a ricamo in fili di seta policroma, paillettes e vetri colorati; da
un imponente mantello in velluto di seta nera con ampiemaniche, ricamato
con paillettes e vetri colorati, interamente foderato in raso rosso con
mantellina rigida, e da un copricapo in metallo traforato con vetri
colorati.L’ingresso alla Sala è libero e gratuito.

 

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