COSA VEDERE A MODENA | MODENA PARVA NATURALIA

MODENA FOTO SERENA CAMPANINI

Modena febbraio 2015 – Due giornate interamente consacrate alle eccellenze biologiche del Bel Paese, impreziosite da un programma di eventi: incontri tematici, degustazioni, dimostrazioni di antichi mestieri, visite guidate, attività per bambini, mostre. Tutto questo si potrà trovare sabato 7 e domenica 8 marzo a “Parva Naturalia” – Modena città del biologico – manifestazione dell’eccellenza biologica certificata, dedicata alle produzioni e colture biologiche, tipiche e dimenticate, al mondo rurale ed ai sapori di un tempo, che si svolgerà nella città dell’Emilia, capitale del Ducato Estense per quattro secoli.
La rassegna, che non a caso trae il suo nome dall’opera di Aristotele, sulla collaborazione fra corpo ed anima, per la realizzazione delle funzioni vitali, si candida a diventare una delle più significative vetrine in Italia del biologico di qualità, grazie alla presenza di produttori biologici certificati. A cura di Vitaliano Biondi ed Andrea Reggianini, è organizzata dall’Associazione Salviamo il Biologico con il patrocinio del Comune di Modena.
“Siamo ciò che mangiamo”, affermava nell’Ottocento il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach. Se dunque il cibo è alla base della nostra vita, non solamente fisica, ma anche in senso culturale, è ampio il ventaglio delle argomentazioni proposte da “Parva Naturalia”. Nell’anno di Expo, che ha per titolo “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”, la manifestazione, con modalità diverse, intende valorizzare le produzioni provenienti dall’agricoltura biologica, favorire un rapporto diretto fra produttore e consumatore, salvaguardare la biodiversità, rappresentare un nuovo approccio all’educazione alimentare in senso umanistico, stimolando nelle nuove generazioni l’interesse per uno stile di vita più rispettoso della natura e dell’ambiente.
Agricoltori, piccoli produttori ma anche artigiani e vivaisti, metteranno in mostra i loro saperi antichi ed i prodotti della terra e delle loro mani. Innanzitutto si insedieranno in piazza Grande che con la Cattedrale, capolavoro mondiale del Romanico e la Torre campanaria Ghirlandina è stata dichiarata nel 1997 dall’ Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità; poi saranno presenti in piazza Torre, sulla quale si affaccia il bellissimo campanile e al cui centro è posta la statua del poeta modenese Alessandro Tassoni (1565-1635), autore del poema eroicomico La secchia rapita, sulle vicende della guerra trecentesca con Bologna. Infine, saranno in piazza XX Settembre, vivace anticamera di piazza Grande, da cui si può accedere alla ‘galleria del pane’ del mercato coperto Albinelli, esempio di architettura in stile liberty, dove trovare le specialità della famosa cucina tipica modenese.
Parva Naturalia presenterà, anche una selezione di piante antiche, che un tempo popolavano le nostre campagne e i giardini, salvate dalla passione dei vivaisti e dei collezionisti.
Protagonisti in egual misura saranno l’artigianato tradizionale e di qualità, mentre il programma sarà arricchito da diverse iniziative per bambini e ragazzi.

“PARVA NATURALIA” – MODENA CITTÀ DEL BIOLOGICO

Info:  www.parvanaturalia.it  –  www.salviamoilbiologico.com

COSA VEDERE A MODENA

“Parva Naturalia” – Modena città del biologico – si svolge alle porte della primavera, il periodo migliore per concedersi anche una visita culturale e artistica di Modena. Modena offre al turista numerose  bellezze, concentrate nel suo centro storico, che raccontano i fasti di una città per lungo tempo capitale di un ducato, quello dei Signori d’Este, che qui risiedettero dal 1598. L’Unesco ha riconosciuto il valore universale dei suoi tesori dichiarando Il Duomo, Piazza Grande e la Torre Ghirlandina Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Piazza Grande è il cuore della vita modenese e il luogo in cui sono riuniti i monumenti più significativi e più amati: il Duomo, opera del grande architetto Lanfranco e dello scultore Wiligelmo, uno dei massimi capolavori del Romanico europeo;  il Palazzo Comunale, la cui costruzione ha conosciuto diverse fasi a partire dal Medioevo; a poca distanza dalla Ghirlandina, il seicentesco Palazzo Ducale, opera di Bartolomeo Avanzini, oggi sede della prestigiosa Accademia Militare. Lungo la via Emilia, la grande arteria romana che attraversa la città, in Piazza Sant’Agostino si affacciano l’omonima Chiesa, che conserva il  “Compianto del Cristo morto” del Begarelli, scultore modenese del 1500, e il Palazzo dei Musei, sede di numerosi istituti culturali tra cui il Museo Civico d’Arte e quello Archeologico – Etnologico; la Galleria Estense, importante collezione che testimonia l’interesse della Signoria per le più diverse arti e la Biblioteca estense, con i preziosi codici miniati dal XIV al XVI secolo chiusa per restauri a seguito del sisma del 2012, ma dovrebbe riaprire a maggio 2015. Nella sede del Palazzo Santa Margherita, è ospitato inoltre il Museo della Figurina; nato dalla appassionata opera collezionistica di Giuseppe Panini.  Da segnalare anche il MEF-Museo Casa Enzo Ferrari. Un avveniristico padiglione dove vivere, tra le automobili più significative della sua vita, la storia di Enzo Ferrari pilota, creatore della Scuderia negli anni ‘30 e costruttore dal 1947.
Da visitare, previo appuntamento, anche la Sinagoga, una delle maggiori in Italia, segno della popolosa comunità ebraica che seguì i Duchi da Ferrara.
Modena, fu importante nella produzione e circolazione del pensiero cabalistico. Grazie all’attività di Mordekhay ben Yehudah Dato fin dal Cinquecento vennero poste le basi di una sensibilità mistica.
La presenza della Sinagoga a Modena in questo luogo è anche il simbolo della pacifica convivenza in città di tutte le minoranze religiose.
A pochi passi da Piazza Grande c’è il Mercato Albinelli, mercato coperto di generi alimentari  inaugurato nel 1931, per ospitare  il commercio che sino ad allora si teneva in Piazza Grande. L’Albinelli fa parte delle botteghe storiche della città di Modena,
qui, si può ancora acquistare il Bensone, dolce che è abitudine inzuppare nel lambrusco o nello spumante nei giorni di festa.