Accademia della Moda 2014/2015

Con il tradizionale taglio del nastro è stato inaugurato l’anno accademico 2014/2015 dell’Accademia della Moda. Subito dopo, il giornalista Franco Di Mare ha dato il via a una mattinata ricca di interventi e opinioni su come mantenere vivo l’artigianato campano e proiettarlo verso il futuro e i mercati internazionali. L’artigianato campano, ancora oggi sviluppato in diversi settori artistici e commerciali, rappresenta un’eccellenza storica che va preservata, in particolare nel settore della sartoria di alta qualità.

L’obiettivo dell’Accademia è quello di coniugare arte e artigianato, mantenendo un livello artistico elevato e una produzione non seriale, capace quindi di rendere unico ogni pezzo. Tuttavia, l’artigianato deve rispondere anche alle esigenze della globalizzazione, producendo in modo efficace per raggiungere il mercato mondiale. L’Accademia della Moda si propone come un ponte tra tradizione e innovazione, offrendo strumenti per passare da una dimensione locale a una proiezione globale.

Il direttore dell’Accademia, Giuseppina Auricchio, ha aperto l’evento ringraziando i partecipanti e sottolineando i successi raggiunti, tra cui l’apertura di nuovi locali che hanno ospitato la manifestazione. Auricchio ha evidenziato l’importanza di guardare al futuro, trasmettendo ai giovani l’ambizione di considerare il mondo come la loro patria, sia culturale che professionale. Ha inoltre ricordato che quest’anno accademico porta con sé un traguardo storico: i laureandi del terzo anno del corso di design della moda saranno i primi a ricevere un diploma di primo livello riconosciuto dal Ministero.

Salvatore Visone, presidente dell’Ordine degli Architetti di Napoli, ha sottolineato come il mondo della moda rappresenti un sogno che diventa realtà attraverso professionalità e arte, con l’obiettivo di rilanciare il Made in Italy, anche in tempi di crisi. La necessità di fare sistema tra le imprese è stata ribadita anche da Luigi Guadagni, docente di gestione aziendale, che ha evidenziato come lo sviluppo economico richieda una direzione chiara, mancata negli ultimi anni.

Un filmato sul distretto tessile napoletano ha documentato le molteplici attività artigianali della Campania, intervallando i vari interventi. L’antropologa Marina Lebro ha poi analizzato il rapporto tra produzione e elemento umano, cercando di individuare i fattori che ostacolano il posizionamento dell’artigianato campano nel panorama globale.

Alfonso Paolella, semiologo, ha parlato di come la modernità si intrecci con la tradizione, facendo riferimento ai difetti culturali che penalizzano Napoli, analizzati nel Manifesto di Ischia. Antonio Passa, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Roma, ha evidenziato la creatività innata dei campani, unita alla conoscenza e alla qualità manuale, citando l’esempio storico di San Leucio e la visione imprenditoriale di Ferdinando IV di Borbone.

L’artista Ernesto Tatafiore ha riflettuto sull’importanza di coltivare la creatività infantile per innovare e creare, mentre il giornalista Edoardo Vitale ha ricordato l’importanza delle radici culturali di Napoli, sottolineando il ruolo storico della città come centro culturale e musicale europeo.

Michele Lettieri, presidente dell’Accademia della Moda, ha ribadito la necessità di investire sui giovani e sulle imprese per affrontare la crisi come un’opportunità di cambiamento. Secondo Lettieri, è fondamentale puntare su un cambiamento culturale che coinvolga anche chi è accanto ai giovani, per creare una nuova visione del futuro.

La giovane imprenditrice Susanna Moccia, presidente dei Giovani Industriali di Napoli, ha invitato i presenti a essere ottimisti e a diventare imprenditori di sé stessi, mantenendo vivi sogni e obiettivi per affrontare le sfide del domani.

Il contributo di Virgilio D’Antonio, presidente del consiglio didattico di Scienze della Comunicazione all’UNISA, ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sulle azioni concrete per superare gli ostacoli, piuttosto che soffermarsi sulle colpe del passato.

L’evento si è concluso con l’intervento dell’Assessore alla Cultura della Regione Campania, Caterina Miraglia, che ha lodato l’ottimismo e la determinazione dell’Accademia. “L’ottimismo va vissuto, non dichiarato,” ha affermato, riconoscendo il valore di Michele Lettieri come esempio di imprenditorialità e passione per Napoli.

Un momento di grande interesse è stato dedicato alla presentazione del volume “Modaè’15/’16”, una raccolta di proposte dei giovani designer dell’Accademia, distribuito agli ospiti come simbolo dell’impegno per il futuro della moda.

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