L’ANGOLO DELLA POESIA 2014 | 8 luglio – 12 agosto, Pesaro: ecco il programma#AngoloPoesiaPesaro

    

Il Comune di Pesaro e la Provincia di Pesaro e Urbino

in collaborazione con l’Università degli Studi Carlo Bo
di Urbino

sono lieti di presentare

L’ANGOLO DELLA POESIA 2014

Rumori o Voci. Alla riscoperta della poesia popolare
italiana

8 luglio – 12 agosto

Un progetto di Giuseppe Saponara dedicato quest’anno
a

Rocco Scotellaro, Raffaello Baldini, Goliarda Sapienza,
Andrea Zanzotto,

Edoardo Firpo, Delio Tessa

Giunge quest’anno alla sua quarta edizione, dopo l’ampio
successo di pubblico e critica delle passate stagioni, L’Angolo della
poesia,
intuizione e progetto dell’autore e regista Giuseppe
Saponara,
promossa dal Comune di Pesaro e dalla Provincia di Pesaro e
Urbino in collaborazione con l’Università degli Studi Carlo Bo di Urbino e con
l’Associazione Melampo Amici della poesia, partner Banca dell’Adriatico
.
Come ricorda Saponara si tratta di “una rassegna pensata per promuovere e
ridare dignità e forza, proprio attraverso la poesia, all’arte dell’incontro e
dello stare insieme
”.

La struttura delle serate de L’Angolo della
poesia
è infatti sin dalla sua prima stagione un’alchimia di voci,
musica, immagini televisive e cinematografiche
arricchite da collegamenti
via Skype e testimonianze dal vivo dei protagonisti di quel viaggio sempre
imprevedibile e rivelatore chiamato poesia.

Nello specifico l’edizione 2014 de L’Angolo della
Poesia di Giuseppe Saponara
è intitolata Rumori o Voci. Alla
riscoperta della poesia popolare italiana
. La formula fresca e
innovativa della rassegna -che da sempre posiziona al centro delle serate
“l’uomo poeta” senza rinunciare a contaminazioni col mondo del teatro, del
cinema e della televisione- vedrà quest’anno protagonista tutta la forza
immaginifica,
sia per contenuti che per linguaggio, della poesia
popolare,
lingua “nobile” (etimologicamente “che deve essere conosciuta”)
proprio perché vicina alla sensibilità di tutti. Sei le serate e i poeti
protagonisti della manifestazione
che si svolgerà dall’8 luglio al 12
agosto
tutti i martedì alle 21.15 presso il Cortile di Palazzo
Ricci a Pesaro con sorprese e novità previste per ognuno dei 6 appuntamenti
.
La serata inaugurale dell’8 luglio vedrà protagonista ROCCO SCOTELLARO
introdotto da Mario Trufelli. Si proseguirà il 15 luglio con ANDREA
ZANZOTTO
di cui dirà Silvio Castiglioni e quindi il 22 luglio con
RAFFAELLO BALDINI cui darà voce Lorenzo Scarponi e il 29 luglio con
GOLIARDA SAPIENZA introdotta da Pina Mandolfo. Il 5 agosto sarà il turno
di DELIO TESSA presentato da Piero Marelli, mentre la serata conclusiva
del 12 agosto sarà dedicata ad EDOARDO FIRPO introdotto da Luciano
Rotella. Un percorso attraverso la poesia popolare delle regioni italiane: dalla
Lombardia alla Basilicata, dal Veneto alla Sicilia, dall’Emilia Romagna alla
Liguria alla scoperta di alcuni dei più importanti poeti di questo secolo.
L’invito ogni sera per il pubblico e i cittadini sarà quello di commentare e
raccontare in diretta il loro rapporto con L’Angolo della Poesia anche sui
social utilizzando l’hashtag #AngoloPoesiaPesaro. I commenti più belli saranno
condivisi sulla pagina facebook ufficiale della manifestazione (
https://www.facebook.com/pages/LAngolo-della-Poesia-di-Pesaro/1430212323906176?fref=ts)

Giuseppe Saponara, regista ed ideatore della
manifestazione dell’Angolo della Poesia, è stato nominato lo scorso dicembre
cittadino benemerito della città di Pesaro per il suo impegno nel mondo della
cultura e della sua diffusione.

www.giuseppepeppinosaponara.com

https://www.facebook.com/pages/LAngolo-della-Poesia-di-Pesaro/1430212323906176?fref=ts

#AngoloPoesiaPesaro

I poeti

Delio Tessa (Milano, 1886-1939): nacque in una famiglia della
piccola borghesia cittadina. Laureatosi in Giurisprudenza a Pavia, esercitò
senza entusiasmo l’avvocatura, e condusse vita appartata fra Milano, dove
mantenne sempre la residenza, e i luoghi di villeggiatura sul lago di Como e nel
Canton Ticino. Antifascista, collaboratore assiduo di giornali locali e
svizzeri, per i quali si occupò fra le altre cose di critica cinematografica,
mandò alle stampe, dietro insistenza degli amici più cari, il suo primo libro di
poesie, L’è el dí di Mort, alegher! (Mondadori 1932). Con questo stesso titolo
Einaudi ha pubblicato, a cura di Dante Isella, un corpus poetico comprendente
anche la produzione postuma. Sempre per Einaudi è uscito anche Ore di città,
piccole cronache cittadine redatte da Tessa per
“L’Ambrosiano”.

Rocco Scotellaro (Tricarico 1923 – Portici 1953): poeta e
intellettuale socialista. Membro del Comitato di Liberazione cittadino, opera
per il rinnovamento della vita politica e democratica nella Basilicata del
dopoguerra. A soli 23 anni è primo sindaco della Tricarico dell’Italia
repubblicana. La sua azione amministrativa si contraddistingue per il
coinvolgimento del popolo nella risoluzione dei problemi. È appassionato
protagonista del momento dell’occupazione delle terre e della riforma agraria.
Profondo è il suo legame con Carlo Levi, Rocco Mazzarone e il Movimento di
Comunità di Adriano Olivetti. Partecipa alle indagini sulla civiltà contadina in
Lucania condotte da George Peck, Friederick G. Friedmann, Ernesto De Martino.
Aperto al dibattito culturale italiano, ha lasciato un «centinaio di liriche che
– a giudizio di Eugenio Montale – rimangono le più significative del nostro
tempo». Lo spessore della produzione poetica di questo «precoce e sfortunato
maestro del nostro neorealismo», tradotta in varie lingue, emerge sui fermenti
della sua terra e del suo tempo, per raggiungere toni lirici di portata
universale (R. Scotellaro, Tutte le poesie. 1940-1953, a cura di Franco Vitelli,
Mondadori, Milano 2004).

Andrea Zanzotto (Pieve di Soligo, Treviso, 1921 – Conegliano, Treviso,
2011): tra i poeti più significativi della seconda metà del Novecento italiano.
Zanzotto ha pubblicato il suo primo libro di poesia, Dietro il paesaggio, nel
1951. Tra le sue raccolte successive, La Beltà (1968), Pasque (1973), Il Galateo
in Bosco (1978), Fosfeni (1983), Idioma (1986), Sovrimpressioni (2001),
Conglomerati (2009). Un volume degli «Oscar» Mondadori raccoglie Tutte le poesie
(2011). Un precedente volume nei «Meridiani» Mondadori ha riunito Le poesie e
prose scelte con apparati e commento a cura di Stefano Dal Bianco e Gian Mario
Villalta (1999). Nel 2012 Einaudi ha riproposto il poemetto Filò. Per il
Casanova di Fellini, arricchita da una prefazione di Giuliano Scabia, una
lettera e cinque disegni di Federico Fellini.

Raffaello Baldini (Santarcangelo di Romagna 1924 – Milano 2005): è stato
uno dei più grandi poeti italiani dell’ultimo mezzo secolo. Di lui Einaudi ha
pubblicato, nella collana «Collezione di teatro», un volume che raccoglie
monologhi teatrali (Carta canta. Zitti tutti! In fondo a destra, 1998) e La
Fondazione (2008). Nella «Collezione di poesia» sono apparse in un unico volume
tre delle sue raccolte poetiche, La nàiva. Furistír. Ciacri (2000), e l’ultimo
suo libro pubblicato in vita, Intercity (2003).

Goliarda Sapienza (Catania 1924 – Gaeta 1996): attrice e scrittrice nata
da una famiglia socialista rivoluzionaria. A partire dai sedici anni visse a
Roma, dove studiò all’Accademia di Arte Drammatica. Negli anni Cinquanta e
Sessanta recitò come attrice di teatro e di cinema lavorando, tra gli altri, con
Luchino Visconti (in Senso), Alessandro Blasetti e Citto Maselli. Al suo primo
romanzo, Lettera aperta (1967), seguirono Il filo di mezzogiorno (1969),
L’Università di Rebibbia (1983), Le certezze del dubbio (1987 e 2013) e,
postumi, L’arte della gioia (Stampa Alternativa 1998 e Einaudi 2008 e 2009), i
racconti Il destino coatto (2002), Io, Jean Gabin (Einaudi 2010), Destino coatto
(Einaudi 2010), Il vizio di parlare a me stessa (Einaudi 2011) e La mia parte di
gioia (2013).

Firpo, Edoardo
(Genova 1889 – 1957): poeta dialettale genovese di professione accordatore di
strumenti musicali. Tra le sue raccolte poetiche si ricordano O grillo cantadö
(“Il grillo cantatore”, 1931); Fiore in to gotto (“Fiore nel bicchiere”, 1935);
Ciammo o martinpescòu (“Chiamo il martin pescatore”, 1955); Tutte le poesie
(post., 1978).

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 Peppino Saponara, regista e autore, ideatore de L’Angolo della Poesia

Quest’anno la manifestazione è nata soprattutto perché lo chiedevano le persone: mi hanno fermato per strada per darmi il loro sostegno e questo mi ha colpito molto. L’edizione 2014 è per loro e ancor più per mia madre, che è venuta a mancare ed è stata sempre la mia prima fan. Per andare avanti però ci voleva un cambiamento: mi è sembrato indispensabile passare attraverso la poesia popolare italiana che è di una bellezza e una profondità straordinarie. Perché dimostra ancora di più che la poesia è parte integrante della vita di ogni giorno. E la poesia vive soprattutto nel silenzio: perché ci accorgiamo della poesia proprio quando manca. Come scrive Kavafis in Itaca la poesia è un salvacondotto, un viaggio attraverso cui possiamo affrontare la vita.

Luca Bartolucci, Presidente del Consiglio Comunale di Pesaro

Anno dopo anno L’Angolo della Poesia ha proposto a Pesaro ospiti di portata mondiale, personaggi di livello davvero unico: studiosi, scrittori, attori, poeti…
Anche grazie a questo abbiamo avuto per questa nuova edizione il sostegno dell’Università di Urbino. Li voglio ringraziare dal profondo. Come voglio ringraziare tutti gli sponsor che hanno creduto in questo progetto anche in un momento così difficile.
Penso che abbiano fatto una scelta importante dimostrando di credere che la cultura arricchisca davvero la cittadinanza, aumentando la capacità critica delle persone, affinando la loro voglia di selezionare la qualità e proporre nel quotidiano innovazione. Solo la cultura può farci uscire dalla crisi.

Daniele Vimini, Vicesindaco e Assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro
Una città che investe in cultura investe sui suoi cittadini. Per questo, come amministrazione, crediamo in un percorso a medio e lungo termine che possa aiutarci a puntare sulla qualità e sulla valorizzazione della bellezza. Questa rassegna è una sfida vinta: per troppo tempo la poesia era stata messa da parte. Il successo dell’Angolo della poesia ha smentito questa convinzione. E lavorare sulla poesia popolare è ancora più importante perché proprio grazie ad essa si avvicina ancor più alle persone l’arte poetica.

Riccardo Pazzaglia della Compagnia dei Burattini

Bologna fu capitale dei burattini sin dal ‘700. Proprio coi burattini andiamo quindi ad omaggiare la cultura popolare. Siamo onorati di far parte di questo progetto e di condurre il pubblico in questo viaggio tra regioni e dialetti italiani. Io credo che i burattini rappresentino davvero la poesia che è dentro ognuno di noi. Sin da quando siamo, per l’appunto, bambini.

___________I burattini sono precedenti alla forma del dramma scritto e si
ritrovano in tutte le civiltà. Essi sono al contempo interpreti ed espressione
della cultura popolare e rappresentano in genere i diversi caratteri umani.
Ogni personaggio rappresenta la sua terra di provenienza, con il vernacolo, le
credenze, gli usi e i costumi e perpetra nel tempo la tradizione da cui trae la
sua origine. Ecco perché ancora oggi il teatrino de burattini riunisce tutte le
generazioni, tra il ricordo, la riscoperta e la scoperta di un magico mondo,
libero dal tempo e dallo spazio, in cui vivono gli eroi popolari, con le loro
incredibili avventure, la loro giustizia a suon di bastonate e sempre il
miraggio di una bella mangiata! Lo spettacolo dei burattini, tipico esempio del
teatro popolare del passato, rappresenta tuttora un’arte importante per nulla
minore alle altre e in grado di emozionare il pubblico di ogni età e
trasmettere cultura e tradizione.

La Compagnia Burattini di Riccardo approfondisce l’Arte antica e tutta
da scoprire dei burattini classici. Al fine di mantenere viva la gloriosa
tradizione delle teste di legno la Compagnia ha nel tempo allestito mostre,
spettacoli conferenze a tema e laboratori di costruzione e animazione di
burattini sia per adulti sia per bambini. Riccardo, il capocomico, è l’ultimo
allievo del grande Demetrio Presini e scolpisce personalmente le sue teste di
legno. La moglie Milena, già attrice e ricercatrice, si prende cura assieme a
lui della conservazione di tutti i materiali storici appartenuti al Maestro
Burattinaio del passato, ora riuniti nella Collezione Fantuzzi Pazzaglia.
Riccardo e Milena sono attori, animatori e autori che recitando ogni spettacolo
rigorosamente dal vivo si impegnano quotidianamente per mantenere viva una
tradizione che altrimenti andrebbe perduta, credendo l’anima dei burattini
lungi dall’essere un oggetto da museo.

I Burattini di Riccardo animeranno
alcuni momenti in cui i rumori e le voci del teatro delle antiche teste di
legno si uniranno a quelle dei poeti in programma. Nel corso dei sei
appuntamenti faremo conoscenza con l’antico teatro popolare delle teste di
legno, indissolubilmente legato alla commedia dell’arte, a numerose cadenze
dialettali e alla poesia della fanciullezza dell’intimo ricordo che ancora vive
in noi.