
È con grande piacere che annunciamo le prime date dell’“E forse sono pazzo tour”.
Una serie di concerti che vedranno DIODATO esibirsi dal vivo con la sua band nelle principali città italiane, a partire dalla sua Puglia (Bari 18/04 e Lecce 19/04), per poi proseguire a Milano (30/04), Roma (3/05), Venezia (10/05), Torino (16/05) e Bologna (17/05).
Parallelamente all’attività live, Diodato sarà ospite ogni domenica, in collegamento, della trasmissione “Che tempo che fa” condotta da Fabio Fazio su Rai 3.
Con le sue “canzoni in un minuto”, proporrà ogni volta un brano diverso, rendendo omaggio ai grandi autori della musica italiana.
DIODATO “E FORSE SONO PAZZO”
(LE NARCISSE – Distr. GOODFELLAS)
Esce la nuova edizione dell’album d’esordio di DIODATO, “E forse sono pazzo”, arricchito dal brano “BABILONIA”, presentato al 64° Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte.
La partecipazione al Festival di Sanremo di DIODATO è il culmine di un percorso iniziato con la pubblicazione, nell’aprile scorso, del suo album d’esordio “E forse sono pazzo”. Questo cammino ha incluso la colonna sonora del film di Daniele Luchetti “Anni felici”, con la sua unica cover presente nell’album (“Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De André), e la vittoria al Medimex del premio “Artista dell’anno”, assegnato dalla piattaforma musicale on-demand Deezer.
Con il suo primo disco, DIODATO è riuscito a fondere la melodia italiana con l’energia del rock britannico, imponendosi come uno dei nuovi cantautori rock più interessanti.
Dal disco sono stati estratti due singoli e relativi videoclip: “Ubriaco” e “Amore che vieni, amore che vai”, quest’ultimo incluso nella colonna sonora del film “Anni felici” di Daniele Luchetti.
Il brano “Babilonia”, presente nella nuova edizione dell’album, è accompagnato anche da un videoclip, disponibile al seguente link:
TRACKLIST
- MI FAI MORIRE
- UBRIACO
- MA CHE VUOI
- E FORSE SONO PAZZO
- I MIEI DEMONI
- PANICO
- CAPELLO BIANCO
- PATOLOGIA
- AMORE CHE VIENI, AMORE CHE VAI
- SE SOLO AVESSI UN ALTRO
- E NON SO NEANCHE TU CHI SEI
- GLI ALBERI
- BABILONIA (*)
(P) 2013 Le Narcisse, distribuito da Goodfellas su licenza Le Narcisse.
(*) (P) 2013 Le Narcisse, distribuito da Goodfellas su licenza ETNAGIGANTE S.r.l.
Tutti i brani sono scritti da Diodato, eccetto Amore che vieni, amore che vai, scritta da Fabrizio De André. Gli arrangiamenti sono stati curati da Diodato, Daniele Fiaschi, Duilio Galioto, Danilo Bigioni, Alessandro Pizzonia e Daniele “ilmafio” Tortora.
Prodotto, registrato e mixato da Daniele “ilmafio” Tortora.
Registrato presso il Clivo Studio e il Nowhere Studio, entrambi a Roma.
Musicisti presenti nel CD:
- DIODATO – Voce, cori, fischi, interferenze vaticane, aqua bells, pianoforte e batteria
- DUILIO GALIOTO – Wurlitzer, interferenze vaticane, organo, pianoforte, mellotron, MS20 e cori
- DANIELE FIASCHI – Chitarre elettriche, chitarra acustica, chitarra magica e cori
- DANILO BIGIONI – Basso e cori
- ALESSANDRO PIZZONIA – Batteria, tamburello, percussioni e cori
- DANIELE “ILMAFIO” TORTORA – Shaker, programmazione, chitarre elettriche, VS200 iPhone, tastiere e cori
- SIMONE DE FILIPPIS – Toys, Simonizer
- ANGELO MARIA SANTISI – Violoncelli
MI FAI MORIRE
Il desiderio cieco che riempie la testa di immagini e affama mani sempre più impazienti. Un istinto primordiale da cui tutto ha inizio, anche questo disco.
UBRIACO
L’uomo e il vino che nutrono ego e paure. La violenza dell’indifferenza, del non voler sentire, dello sguardo altrove che ignora la bellezza vicina. Ubriacarsi di se stessi, raccontato come una favola, una storiella da buonanotte. Un piccolo tributo alla canzone italiana di un tempo.
MA CHE VUOI
Un canto per sanguisughe, per chi si crede un Cristo in terra. Sei davvero pronto al sacrificio o saranno ancora gli altri a portare la tua corona di spine?
E FORSE SONO PAZZO
Compromessi, silenzi e convinzioni in un rapporto. Un viaggio che spesso dà la sensazione di allontanarsi da sé, di diventare altro, involontariamente. La rabbia e lo stupore di fronte a questa impotenza piantano il seme di una follia in cui ci si riconosce.
I MIEI DEMONI
Ancora l’alcol, ma questa volta con il solo scopo di distruggere ciò che è stato costruito con cura. Un Caronte che ti conduce al cospetto dei tuoi demoni.
PANICO
Preferire il panico dell’incertezza alla monotonia di una vita imposta. Un crescendo rock’n’roll, un rotolare sempre più rapido dove panico e adrenalina si fondono in una miscela esplosiva.
CAPELLO BIANCO
Il primo capello bianco. La scoperta della fragilità umana su un viso ancora giovane. L’illusione che invecchiare significhi sempre maturare.
PATOLOGIA
La storia di una patologia. L’ordine delle cose che allevia il malumore e il disordine esistenziale.
AMORE CHE VIENI, AMORE CHE VAI
Un tributo a Fabrizio De André. Sentire quelle parole come proprie, sapendo che non si potrebbero esprimere meglio. Lasciar fluire il fiume di emozioni che esse suscitano.
SE SOLO AVESSI UN ALTRO
La paura e il desiderio dell’altro, il tradimento e l’abbandono.
E NON SO NEANCHE TU CHI SEI
La vita che sorprende. Un incontro che trasforma ciò che è sconosciuto nel centro di tutto.
GLI ALBERI
Gli uomini come alberi. Radici che li ancorano al terreno e rami che tendono verso il cielo. La terra che nutre e dà stabilità, ma che al tempo stesso mortifica il desiderio di leggerezza e infinito.
BABILONIA
Ognuno ha la sua personale Babilonia. Ci sono momenti nella vita in cui ci sentiamo intrappolati, in cui piccole o grandi difficoltà ci impediscono di vivere pienamente. Ci sono passioni che possiedono una forza travolgente e inesorabile, capaci di generare squilibri, un senso di smarrimento e impotenza, ma anche di abbattere le gabbie che, spesso, siamo noi stessi a costruire. “Babilonia” racconta proprio questo: quei momenti bui e freddi che vengono improvvisamente illuminati e riscaldati dal fuoco della passione. Una passione che, bruciando, lascia un segno indelebile. Sono passi da compiere in un labirinto innevato, con la paura e la speranza cieca che siano quelli giusti, capaci di donarci libertà.
DIODATO – BIOGRAFIA
Diodato dimostra fin da piccolo una forte inclinazione musicale. Inizia con il violino per poi approdare alla chitarra. A tredici anni forma la sua prima band coinvolgendo amici e vicini di casa, e a vent’anni vola a Stoccolma dove presta la voce per un brano inserito in Beirut Café 2, una compilation lounge di grande successo a livello mondiale. La canzone, “Libiri”, cantata in italiano, vede la partecipazione di Sebastian Ingrosso e Steve Angello, due DJ e produttori che, qualche anno dopo, fonderanno gli Swedish House Mafia, riscrivendo la storia della musica dance. Tornato in Italia, Diodato si laurea in Cinema al DAMS di Roma, ma dedica sempre più tempo alla musica.
Nel 2007 registra un EP autoprodotto, che presenta al MEI di Faenza. Nel 2010 incide il singolo “Ancora un brivido”, ottenendo un discreto successo e entrando nella programmazione di diverse piccole radio italiane ed emittenti televisive. Questo lo porta a incontrare Daniele Tortora, produttore artistico romano che aveva già collaborato con Afterhours, Roberto Angelini, Nidi d’Arac, Niccolò Fabi e Planet Funk. Tortora, dopo averlo ascoltato dal vivo in un locale romano, gli propone di lavorare a un disco.
Il risultato di questa collaborazione è E forse sono pazzo, pubblicato nell’aprile 2013 (Le Narcisse Records/Goodfellas) e presentato lo stesso giorno all’Angelo Mai Altrove di Roma in una serata sold out.
Il disco suscita immediatamente interesse, portando Diodato a realizzare numerose interviste ed esibizioni live in programmi di qualità, come Radio 2 Twilight, Suoni d’Estate su Radio 1, Piazza Verdi su Radio 3, Isoradio, e Music Corner di Repubblica.it con Ernesto Assante, dove emerge il suo talento in versione acustica, voce e chitarra.
E forse sono pazzo riceve ottime recensioni su diverse testate nazionali, tra cui XL di Repubblica, Il Mucchio, Il Messaggero, La Gazzetta dello Sport, oltre a numerose pubblicazioni online.
Il primo singolo del disco, “Ubriaco”, ottiene un buon riscontro, con passaggi su molte radio in tutta Italia. Il videoclip del brano viene selezionato da MTV New Generation. Seguono importanti esibizioni dal vivo, tra cui quella del Primo Maggio 2013 a Taranto, città natale di Diodato, dove si esibisce insieme a Fiorella Mannoia, Luca Barbarossa, Elio Germano, Roy Paci, Pierpaolo Capovilla, Riccardo Sinigallia e Daniele Sepe, davanti a oltre 20.000 persone, per sostenere la causa del risanamento ambientale dell’Ilva.
Nell’estate del 2013, Daniele Silvestri affida a Diodato l’apertura del suo concerto a Rock in Roma. A settembre, la rivisitazione di “Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De André viene scelta da Daniele Luchetti per la colonna sonora del suo film Anni felici, con Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzotti, presentato in anteprima al Festival Internazionale del Film di Toronto. Il brano, trasformato in un rock di grande personalità, mantiene intatta la poesia dell’originale e viene trasmesso da numerose radio nazionali, tra cui Radio1, Radio Deejay e Radio 101. Il videoclip del brano, diretto da Gianni Costantino e supervisionato artisticamente da Luchetti, viene presentato da Vincenzo Mollica nella rubrica Do Re Ciak Gulp del TG1 Rai.
Nell’autunno del 2013, Diodato si esibisce dal vivo nei programmi Radio 2 Social Club e Stereonotte su Radio 1. In occasione del Medimex 2013, viene premiato dalla piattaforma di ascolto on demand Deezer come artista dell’anno.
Nel dicembre 2013, il brano “Babilonia” viene selezionato dalla Commissione del Festival di Sanremo, permettendo a Diodato di partecipare al 64° Festival della Canzone Italiana nella categoria “Nuove Proposte”. Le esibizioni al Teatro Ariston lo portano al secondo posto nella classifica generale della sezione e al primo posto nella classifica della giuria di qualità, presieduta dal regista Paolo Virzì.
Paolo Virzì, presidente della giuria di qualità, spende parole di grande elogio per Diodato, dichiarando: “In mezzo a loro c’è un genio, Diodato, che purtroppo non è stato premiato né dalla critica né dal voto popolare. Io gli avrei dato tutto, gli avrei messo in braccio Laetitia Casta.”
Durante il Festival di Sanremo, Diodato è stato inviato per il Dopofestival di Webnotte su Repubblica.it, condotto da Ernesto Assante e Gino Castaldo, realizzando una rubrica quotidiana che raccontava l’atmosfera del festival, tra serietà e ironia.
Diodato è stato intervistato dai principali quotidiani nazionali, tra cui La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, L’Unità, Il Tempo, La Stampa e Il Manifesto, oltre che dai principali portali web come repubblica.it, ilfattoquotidiano.it, unita.it, rollingstonemagazine.it e tiscali.it.
Le principali emittenti televisive hanno dato ampio spazio al musicista, con interviste e servizi nei programmi di Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rainews 24 e relativi TG. Il brano “Babilonia” è stato trasmesso da oltre 100 radio in tutta Italia, tra cui Radio 1, Radio 2, Isoradio, Radio Italia Solo Musica Italiana, Radio Subasio, Radio Bella & Monella, Radio Birikina, Radio Monte Carlo, Radio 105, Radio Bruno, Radio Grp, Radio Inblu e molte altre.