ALEX ZANARDI A GQ: “Aryton Senna è stato il modello a cui ispirarmi fin da quando ero nei kart”

ALEX ZANARDI
A GQ
ARYTON SENNA E’ STATO L’ESEMPIO, IL
MODELLO A CUI ISPIRARMI FIN DA QUANDO ERO NEI KART”

COVERgq SENNA

GQ dedica la copertina del numero in edicola
da domani 4 aprile, ad Ayrton Senna, uno dei più grandi piloti di sempre in
Formula 1, a vent’anni dalla morte, avvenuta sul circuito di Imola il 1° maggio
1994. Attraverso il racconto di tre uomini che lo hanno conosciuto bene,
essendogli stati molto vicini, il mensile maschile ha voluto celebrare un uomo e
uno sportivo dallo stile gigantesco, un esemplare unico per ferocia al volante,
mania di perfezionismo e profondità d’animo.
«Avevamo a che fare non
soltanto con un pilota di straordinario talento»
, scrive Giorgio Terruzzi.
«C’era dell’altro percepibile con facilità, indicato in tre lingue parlate
parlate perfettamente. Ayrton viaggiava inseguendo uno stato di grazia, un senso
mistico, una perfezione e un tormento».
Oltre a quello del collaudatore
della sua McLaren dal 1989 al ’91, Emanuele Pirro, è commovente il ricordo di
Alex Zanardi, ex pilota automobilistico e ora campione paralimpico. «Senna è
stato l’esempio, il modello a cui ispirarmi fin da quando ero nei kart. Nel 1991
debuttai in Formula 1: ero in sala briefing con tutti i piloti e me la facevo
sotto. Per ultimo arrivò lui e, appena mi vide, capì la situazione e mi si
sedette accanto: “Ciao, io sono Ayrton”. Mi fece i complimenti, mi diede
consigli, mi tranquillizzò. Poi ho scoperto anche che era un grande
comunicatore: aveva capito che era grazie ai tifosi se la sua passione si era
trasformata nel mestiere più bello del mondo».