CONCERTO STRAORDINARIO RAMIN BAHRAMI – Lunedì 27 gennaio 2014 ore 20.30 Auditorium di Milano

RaminBahrami_C Giuseppe Melandri

Lunedì 27 gennaio 2014 ore 20.30 Auditorium di Milano Fondazione Cariplo Largo Gustav Mahler
PROGRAMMA
Johann Sebastian Bach
INVENTIONS & SINFONIAS
SUITE BWV 823
INVENZIONI E DUE VOCI BWV 772-786
PRELUDIO, FUGA E ALLEGRO BWV 998
INVENZIONI A TRE VOCI (SINFONIE) BWV 787-801
“Ramin Bahrami scompone la musica di Bach e la ricompone in modi che risentono di un modello, Glenn Gould, senza veramente assomigliare al modello. Io gli ho insegnato a sopportare il morso,
ma non l’ho domato; e spero che continui ad essere com’è”
(Piero Rattalino)
“…Il suo Bach non è una asettica pianola meccanica, ma sempre musica viva …
sì che la forma rigida – sulla carta – diventa per le orecchie magnete”.
(Carla Moreni, Il Sole 24 Ore)
“…Il Bach di Bahrami…è frutto di raro e originale equilibrio-fantasia musicale.”
(Angelo Foletto, La Repubblica)
www.universalmusic.it/classicawww.laverdi.orgwww.vivaticket.it

________RAMIN BAHRAMI
pianoforte
“Ramin Bahrami scompone la musica di Bach e la ricompone in modi che risentono di un modello, Glenn Gould, senza veramente assomigliare al modello. Io gli ho insegnato a sopportare il morso, ma non l’ho domato; e spero che continui ad essere com’è” – Piero Rattalino
Ramin Bahrami è considerato uno tra i più interessanti interpreti bachiani viventi a livello internazionale.
Dopo l’esecuzione dei Concerti di J.S. Bach a Lipsia nel 2009 con la Gewandhausorchester diretta da Riccardo Chailly, la critica tedesca lo considererà: “un mago del suono, un poeta della tastiera… artista straordinario che ha il coraggio di affrontare Bach su una via veramente personale…”(Leipziger Volkszeitung).
la ricerca interpretativa del pianista iraniano è attualmente rivolta alla monumentale produzione tastieristica di Johann Sebastian Bach, che Bahrami affronta con il rispetto e la sensibilità cosmopolita della quale è intrisa la sua cultura e la sua formazione. Le influenze tedesche, russe, turche e naturalmente persiane che hanno caratterizzato la sua infanzia, gli permettono di accostarsi alla musica di Bach esaltandone il senso di universalità che la caratterizza.
Bahrami si è esibito in importanti festival pianistici tra cui “La Roque d’Anthéron”, Festival di Uzés, il Festival “Piano aux Jacobins” di Toulose, il Tallin Baroque Music Festival in Estonia e il Beijing Piano Festival in Cina. Nel febbraio 2010 ha debuttato con successo a Parigi con le Variazioni Goldberg, e in marzo ha tenuto un applaudito tour con i Festival Strings Lucerne. E’ del maggio 2010 il grande successo con Riccardo Chailly alla Gewandhaus di Lipsia, che completa l’integrale dei concerti bachiani. Bahrami si è esibito in prestigiose sedi italiane, come il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro La Fenice di Venezia, l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, dove è apparso nella prestigiosa rassegna “solo piano” accanto a Maurizio Pollini, Grigory Sokolov, Daniel Barenboim, Jean-Yves Thibaudet e Evgeny Kissin e dove, nel marzo 2008, è stato invitato a partecipare alla “Maratona Bach” accanto al violoncellista Mario Brunello. E’ del giugno 2008 la sua apparizione al Wigmore Hall di Londra, con una grande accoglienza del pubblico, e della primavera 2009 la presentazione dell’Arte della Fuga al Festival Pianistico Internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli” di Brescia e Bergamo, di cui è stato protagonista insieme ad altri nomi celebri del pianoforte quali Andràs Schiff, Lang Lang, Angela Hewitt, Grigory Sokolov, Alexander Lonquich.
Ramin Bahrami è artista in esclusiva – su Roma – per l´Accademia Santa Cecilia di Roma e ideatore e presidente del World Bach Fest che ha visto la sua prima edizione concretizzarsi a Firenze. Suona regolarmente con i Festival Strings Lucern. I prossimi impegni prevedono la partecipazione al festival di Ravello con la European Union Chamber Orchestra, al Berlin International Music Festival e l´incisione dei concerti per 2 e 3 pianoforti con Saleem Aboudd Ashkar e Nareh Aghamanyan e l´Orchestra del Gewandhaus sotto la guida di Riccardo Chailly. Le sue ultime registrazioni dei concerti con Chailly e le Suite iIglesi hanno riscosso grande successo di pubblico e critica entrando anche nella classifica Nielsen della musica pop.
Nato a Teheran, Bahrami dopo la rivoluzione politica del suo Paese trova rifugio in Italia, dove può studiare il pianoforte e diplomarsi con Piero Rattalino al Conservatorio “G. Verdi” di Milano.
Approfondisce gli studi all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola e con Wolfgang Bloser alla Hochschule für Musik di Stoccarda. Si perfeziona con Alexis Weissenberg, Charles Rosen, András Schiff, Robert Levin e in particolare con Rosalyn Tureck, l’artista che più di altri ha contribuito a far conoscere la
modernità dell’opera pianistica di Bach attraverso i suoi studi e le sue esecuzioni. Il primo debutto importante avviene nel 1998 al Teatro Bellini di Catania: il successo è tale che la città etnea gli conferisce la cittadinanza onoraria. Da quel momento in poi, si susseguono le esibizioni presso le maggiori istituzioni musicali d’Italia, teatri, stagioni e prestigiosi festival internazionali. Nel gennaio 2009 Ramin Bahrami è stato insignito del Premio “Città di Piacenza–Giuseppe Verdi” dedicato ai grandi protagonisti della scena musicale, riconoscimento assegnato prima di lui a Riccardo Muti, Josè Cura, Leo Nucci e Pier Luigi Pizzi.
Ramin Bahrami incide esclusivamente per Decca-Universal. La sua discografia comprende le Variazioni Goldberg (2004), le 7 Partite (2005), l’Arte della Fuga (2007), la raccolta “Ramin Bahrami plays Bach” (2009), comprendente anche una selezione di esecuzioni dal vivo, le Suite Francesi (2010). L’incisione dell’Arte della Fuga sale in testa alle classifiche, rimanendovi per sette settimane e raggiungendo numeri di vendita riservati ai dischi pop. Nel 2009 DECCA pubblicava la prima registrazione su strumento moderno delle Sonate bachiane, ricevendo ancora una volta una calorosa accoglienza e grandi apprezzamenti da parte di critica e pubblico. Le registrazioni di Ramin Bahrami sono state inserite più volte nelle compilation di Decca e Deutsche Grammophon. Nel 2011 quest’ultima ha pubblicato una Bach collection, contenente le Variazioni Goldberg e l’Arte della Fuga eseguite da Ramin Bahrami, insieme ad altre composizioni bachiane eseguite da Karl Richter e Wilhelm Kempff, tra gli altri.
Il disco con i cinque concerti per tastiera di J. S. Bach, registrato a Lipsia con Riccardo Chailly alla guida della Gewandhausorchester, uscito per Decca nel giugno 2011, ha meritato le 5 stelle del mensile Amadeus.
In novembre 2012 è uscito il suo primo libro edito Mondadori “ Come Bach mi ha salvato la vita”, e il cofanetto DECCA “Amare Bach”, un doppio CD con tutte le sue registrazioni più famose del Maestro Ramin Bahrami.
In dicembre 2012 il debutto al Teatro alla Scala di Milano, serata a favore del Museo Diocesano di Milano, dedicata alla memoria del Cardinale Carlo Maria Martini.
Ha recentemente suonato nella sala S. Cecilia in un concerto/evento organizzato dall’Accademia e l’Associazione Onlus Insè in memoria della grande Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina.
Nel novembre 2013 esce l’incisone delle Invenzioni a due e tre voci di J. S. Bach registrata in Inghilterra (Potton Hall – Suffolk) curata dal grande produttore inglese John Fraser.
RAMIN BAHRAMI
►Pianista iraniano riconosciuto come uno dei più importanti interpreti della musica di Johann Sebastian Bach.
►“STUDIA BACH, NON TI LASCERA’ MAI SOLO”
Bahrami è un artista veramente incredibile, con una storia alle spalle di grande sofferenza: il padre morì nelle prigioni iraniane sotto la dittatura degli ayatollah perché era al servizio della Scià. Ramin riuscì a scappare e il padre, che lo incoraggiò molto nello studio della musica, gli disse “Studia sempre Bach, non ti lascerà mai solo”. E il caso vuole che oggi Ramin sia uno dei più grandi interpreti a livello mondiale del grande genio tedesco. Bahrami ha raccontato la sua storia nell’autobiografia “Come Bach mi ha salvato la vita” (Mondadori).
►RAMIN BAHRAMI, PROFUGO IRANIANO A POTUTO STUDIARE GRAZIE ALLA GENEROSITA’ DEGLI ITALIANI
Scappato dall’Iran dopo la reclusione di suo padre, ha trovato asilo a Milano. In conservatorio hanno subito capito il suo talento e, grazie ad una cordata di benefattori, è riuscito a studiare e diventare quello che è ora.
►RAMIN BAHRAMI HA PORTATO E CONTINUA A PORTARE BACH NELLA CLASSIFICA DEI DISCHI POP PIU’ VENDUTI
Bahrami ha portato più volte la musica di Bach nella classifica pop TOP 100 GFK: dall’incredibile exploit dell’Arte della Fuga (2007) a quello dei Concerti (2011) con Riccardo Chailly e l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia e alle Suites Inglesi (2012). E’ costantemente presente anche nella classifiche classiche di iTunes e Amazon
►RAMIN BAHRAMI E’ UN ARTISTA ATTENTO ALLE TECNOLOGIE ED AI SOCIAL NETWORK
Bahrami è un artista al passo con i tempi: la sua intuizione di creare un gruppo Facebook dedicato a Bach ha riscosso un tale successo che è sfociato in un Festival Bach internazionale (una specie di Woodstock classica) di grandissimo successo (Firenze, 9-11 marzo 2012).
►NOTA CURIOSA: il suo nome è talmente associato a quello del grande compositore tedesco che spesso lo storpiano in ”BACH-RAMI”!