Palazzo Madama e Agarttha Arte presentano le fotografie di Gianni Berengo Gardin e Francesco Neri, con il volume “Palazzo Madama” – Mercoledì 18 settembre 2013, ore 18 –

Palazzo
Madama

Mercoledì
18 settembre ore 18

Palazzo
Madama e Agarttha Arte presentano le fotografie

e
il volume “Palazzo Madama”, realizzato in occasione del 150º anniversario del
Museo Civico.

Interverranno:

Gianni
Berengo Gardin

Francesco
Neri

Francesco
Malaguzzi

Enrico
Tallone

Alle
ore 18.30 concerto di

Dmitry
Sinkovsky
, violino barocco
solo

Dal
19 settembre al 10 novembre 2013 al primo piano di Palazzo Madama nel Gabinetto
Cinese saranno esposte le 20 fotografie realizzate al Museo da Gianni Berengo
Gardin e Francesco Neri, vincitore del premio Agarttha Arte, in occasione del
150º anniversario del Museo Civico.

Il progetto è stato
realizzato da Agarttha Arte, con la direzione artistica di Adele Re Rebaudengo,
grazie al contributo della Regione Piemonte, della Fondazione CRT e della
Compagnia di San Paolo che ha partecipato per la parte relativa al Concorso
Giovani Artisti.

Il
volume “Palazzo Madama”

Il volume è stato
realizzato da Agarttha Arte con la direzione artistica di Adele Re Rebaudengo per il 150°
anniversario del Museo Civico di Palazzo Madama.

Contiene un testo
dello storico dell’arte Alvar
González-Palacios
e sette fotografie di Gianni Berengo Gardin, stampate su carta
baritata. I testi sono stati composti a mano con i tipi Tallone tondi e corsivi incisi a Parigi da
Charles Malin. È stato stampato in 150 copie per ricordare la nascita del Museo
Civico di Torino, aperto al pubblico il 4 giugno
1863.

La pubblicazione del
volume si inserisce nel Progetto “Piemonte.
Una definizione fotografica”
in virtù del quale Agarttha Arte invita
dal 2001, ogni anno, un fotografo di fama internazionale a esprimere la propria
visione del Piemonte. Le immagini realizzate sono oggetto di pubblicazione e
vengono esposte in musei e istituzioni nazionali e internazionali e entrano a
far parte delle loro collezioni permanenti.

La scelta della
casa editrice Tallone è stata
determinata dal desiderio di rappresentare Palazzo Madama attraverso la bellezza
delle forme e la purezza dei materiali e dei tratti, caratteristiche che
ritroviamo nei volumi talloniani tirati in un numero limitato di esemplari
numerati e stampati su carte di puro cotone, composti interamente a mano,
utilizzando i caratteri tratti dai punzoni originali incisi direttamente da
grandi artisti che conferiscono alla stampa tipografica un fascino e una forza
espressiva prossima a quella della calligrafia.

Il breve testo di
Alvar González-Palacios ripercorre
la fortuna dello straordinario edificio che oggi ospita il Museo, Palazzo
Madama,  passando in rassegna le testimonianze storiche dei suoi primi
visitatori, la forma delle sue trasformazioni nel tempo, il significato
simbolico della sua centralità nel tessuto urbanistico di
Torino.

Le
fotografie di Gianni Berengo Gardin

Agarttha Arte ha
chiesto a Gianni Berengo Gardin, una delle maggiori personalità della fotografia
italiana, di interpretare Palazzo Madama. La coerenza del suo sguardo e la
chiarezza delle sue immagini, sempre aderenti alla realtà, che rappresentano da
molti anni la testimonianza, il ricordo e la poesia, hanno saputo cogliere
pienamente in 10 immagini lo spirito del
Museo.

Il
fotografo
,
riluttante verso le innovazioni tecnologiche, coerente sempre allo sguardo e
allo stile lontano dalle alterazioni o
deformazioni
, ha fissato i tratti essenziali dell’edificio dalle
tracce archeologiche medievali alle grandi sinfonie decorative di Filippo
Juvarra. Dalle torri, lo sguardo dell’obiettivo si estende alla intera città;
nelle sale, fissa momenti di sospensione emotiva davanti alle opere delle
collezioni, dalla scultura lignea, al ritratto di Antonello da Messina, fino
alle vetrine che ospitano le ceramiche, con la loro variopinta densità di sapore
antico.

Le
fotografie di Francesco Neri

Vincitore del
Concorso promosso da Agarttha Arte nell’ambito del Progetto “Piemonte. Una definizione
fotografica”
rivolto agli artisti fotografi italiani con una età non
superiore ai 35 anni.

Una Commissione
internazionale, composta da Jean-Luc
Monterosso
(direttore del Museo Maison Européenne de la Photographie
di Parigi), Sarah Moon (fotografa
francese) e Adele Re Rebaudengo
(curatore del progetto), ha effettuato la valutazione sulla base del curriculum,
della documentazione presentata e dei lavori realizzati negli ultimi anni dai
candidati nell’ambito delle tematiche dei
Beni museali, architettonici e del paesaggio
.

Dopo una
approfondita analisi e valutazione, nella massima trasparenza e parità di
trattamento, tenuto conto della qualità artistica e concettuale dei lavori
presentati, è stato dichiarato, all’unanimità, vincitore del Concorso, tra i 55
partecipanti, Francesco Neri nato a Faenza
nel 1982
.

Nell’ambito del
progetto, oltre a ricevere in premio una somma in denaro (euro 5000) per la
produzione del lavoro fotografico realizzato
e esposto a Palazzo Madama
, ha beneficiato dell’affiancamento della
fotografa Sarah Moon, con la quale ha iniziato una collaborazione affinché
questa esperienza formativa possa
avere una valenza nell’acquisizione delle regole di funzionamento del sistema
internazionale dell’arte attraverso reali opportunità di interazione con il
sistema stesso.

Francesco Neri è
stato invitato a svolgere un progetto fotografico negli spazi di Palazzo Madama. Il risultato
della sua indagine consiste in una serie di ritratti di bambini che rientrano in una
ricerca a lungo termine già iniziata da alcuni
anni.

Palazzo Madama viene
interpretato dal fotografo come una “staccionata spaziale” entro cui ha la
piena libertà di scegliere i soggetti della sua indagine. Per Neri i limiti per
un progetto sono importanti, perché, come scriveva Borges, è paradossalmente
proprio nelle forme chiuse quale il sonetto che si è più liberi nella ricerca, e
non nel verso libero.

Ha così iniziato a
esplorare gli spazi, e dagli spazi sono
arrivati gli incontri
, e dagli incontri un senso da, e un interesse
per i bambini attraverso il rapporto che essi hanno con lo spazio temporale che
spesso risulta, da una prospettiva adulta, incomprensibile.

La loro
consapevolezza sfumata del tempo, del futuro, della propria immagine e del
fotografo che cerca di creare una relazione tra gli elementi, li pone davanti
alla macchina fotografica nella loro pura presenza, che in questi ritratti
emerge con particolare forza.

Concerto
di Dmitry Sinkovsky, violino barocco solo

La letteratura per
strumento solo, particolarmente nel caso affidato a una voce duttile come quella
del violino, oltre che porre l’enfasi sul virtuosismo, libera possibilità di
scritture compositive capaci di emblematica
purezza e astrattismo musicale
che, nello stile barocco, arrivano a
esprimersi con massima intimità e tensione.

Programma:

Improvvisazione

Giovanni Pierluigi
da Palestrina (1525ca-1594): Vestiva i Colli
in re minore
(madrigale diminuito da Francesco Rognoni)

Georg Philipp
Telemann (1681-1767): Fantasia in Re
Maggiore
, dalla raccolta Dodici
Fantasie per violino solo
(1735)

Johann Sebastian
Bach (1685-1750): Largo e
Allegro Assai dalla Sonata n. 3 in Do Maggiore BWV 1005

Antonio
Maria
Montanari
(1676-1737): Giga senza basso in
re minore

Il violinista russo
Dmitry Sinkovsky presenta un
programma interamente dedicato a brani scritti per violino solo senza
accompagnamento di basso continuo. Si comincia con una canzona madrigalesca
composta nel Cinquecento da Giovanni
Pierluigi da Palestrina
, eseguita nella versione con le diminuzioni
scritte in periodo barocco dal Rognoni. Suonerà poi due composizioni dei grandi
maestri barocchi tedeschi, Georg Philipp Telemann e Johann Sebastian Bach che al violino solo dedica alcune tra
le pagine più affascinanti mai scritte per questo strumento. Il concerto si
conclude con una Giga di Antonio Maria Montanari, allievo tra i più virtuosi di
Arcangelo Corelli.

Palazzo
Madama – Museo Civico d’Arte
Antica

Piazza Castello,
Torino

19
settembre – 10 novembre 2013

Ingresso
libero alla conferenza

Ingresso
al museo
: intero € 10,
ridotto € 8, gratuito ragazzi minori di 18 anni

Orario
del museo
: martedì-sabato
10-18, domenica 10-19, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un’ora
prima

Informazioni
per il pubblico:
011 4433501 – sito
www.palazzomadamatorino.it  


Francesco
Neri – Biografia

Nato a
Faenza nel 1982, ha studiato fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di
Ravenna con Guido Guidi e ha svolto uno stage presso l’agenzia Magnum Photos a Parigi. Dal 2009 entra a
far parte di Documentary Platform, A Visual
Archive
edètra i fondatori dell’associazione culturale Osservatorio Fotografico.

Nel 2011
diventa collaboratore del fotografo americano John Gossage e della sua casa
editrice Loosestrife Edition. Nel
2012 la sua ricerca a lungo termine sul ritratto viene premiata come miglior
progetto fotografico al Fotografia – Festival
Internazionale di Fotografia di Roma
e durante lo stesso anno vince il
primo premio per Selezione Architettura
indetto dall’Istituto dei Beni Culturali
dell’Emilia Romagna
. Nel 2013 vince il premio per il concorso Agarttha Arte Piemonte.

Insegna
fotografia presso l’Istituto Superiore di Grafica Pubblicitaria di Faenza e dal
2013èdirettore e tutor del Visiting Program Lugo Land/AA – Architectural Association, School of
Architecture of London
. Vive a Faenza.

Personali/Solo Exhibitions

2012                    IBC. Padiglione Esprit Nouveau Le Corbusier, Bologna. Italy

2010                    Dove viviamo_1:1. Gallery Ninapi’, Ravenna. Italy

2007                   Sala Fontanone, Faenza (RA).
Italy   

                              Palazzo Sforza,
Cotignola (RA). Italy

2006                   Galleria
d’arte per la fotografia contemporanea, Lugo di Romagna (RA). Italy

Collettive/Group exhibitions (selezione/selected)

2013                    Portraits, Museo Casa Giorgione, Castelfranco Veneto. Italy

                              Una geografia dell’Architettura, Atelier
Urban Center, Bologna. Italy

                              WELFARE SPACES, Linea di Confine,
Rubiera (RE). Italy

2012                    HYBRID SPACES, Palazzo Giacomelli, Treviso. Italy

                              FOTOGRAFIA. Work, XI Festival
Internazionale Fotografia di Roma. Italy

                              PhC CapalbioFotografia, Capalbio
(Grosseto). Italy

2010                                                  Sin_tesis lab #02 La terra vista come
territorio
, Savignano sul Rubicone (FC). Italy

Linea Veloce
Bologna Milano
. Linea di confine, Rubiera (RE).Italy

2009                   Melina, Cultural Centre ofMunicipalityofAthens,Athens.Greece

2008                   Prima dello sguardo. Santa Maria delle Croci, Ravenna. Italy

2007                   Premio RAM. Chiesa di San
Domenico, Ravenna. Italy

Pubblicazioni/Publications (selezione/selected)

Luogo e identità nella fotografia italiana
contemporanea
, Einaudi Editore, 2013                 

Welfare Spaces Emilia, Ed. Linea
di Confine, 2013

Una geografia dell’Architettura, Ed.
Quinlan, 2013

Adolescens, Landscape Stories, Vulcano, 2012

Work. Fotografia. Festival Internazionale di
Roma. Work
”, Quodlibet, 2012

S’l’è nöt u s’farà dè,
Osservatorio Fotografico, 2010

Futurspectives, FOTOGRAFIA Festival
Internazionale di Roma, Edizioni Postcart, 2010

Visions and Documents_Nove. Documentary
Platform Editions, 2010

Dove Viviamo_1:1,
Osservatorio Fotografico. Ravenna, 2010

Unconfined.
Cultural Centre ofMunicipalityofAthens“Melina”.Atene, 2009

Prima dello Sguardo, Polaris,
Firenze, 2008

R.A.M._Villaggio ANIC.
Ravenna,  2007

Riconoscimenti
/Grants and Awards

2013                    Agarttha
Arte Piemonte

                              LMN10 Residency, Castelfranco
Veneto (TV)

Graziadei Prize,
WORK. FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma

                                                            IBC
– Selezione Architettura Emilia Romagna

Gianni Berengo Gardin – Biografia

Nato
a Santa Margherita Ligure nel1930, hainiziato a occuparsi di
fotografia nel 1954. Dopo aver vissuto a Roma, Venezia, Lugano e Parigi, nel
1965 si è stabilito definitivamente a Milano dove ha iniziato la carriera professionale
dedicandosi alla fotografia di reportage, all’indagine sociale, alla
documentazione di architettura, alla descrizione ambientale.

Ha
collaborato con le principali testate della stampa illustrata italiana ed
estera, ma si è principalmente dedicato alla realizzazione di libri,
pubblicando oltre 200 volumi fotografici.

Le
sue prime fotografie sono state pubblicate nel 1954 su Il Mondo, diretto da Mario Pannunzio, con cui ha collaborato fino
al 1965, pubblicando centinaia di fotografie. Dal 1966 al1983 hacollaborato con il Touring Club Italiano, per il quale ha realizzato un’ampia
serie di volumi sull’Italia e sui Paesi Europei e per l’Istituto Geografico De
Agostini di Novara. Ha lavorato assiduamente con l’industria (Olivetti, Alfa
Romeo, Fiat, IBM, Italsider, ecc.) realizzando reportage e monografie
aziendali. Nel1979 hainiziato la
collaborazione con Renzo Piano, per il quale documenta le fasi di realizzazione
dei progetti architettonici. Dal 1990 è rappresentato dall’agenzia Contrasto.

Nel
1963 è premiato da World Press Photo.

Nel1981 havinto il Premio Scanno per il miglior fotolibro dell’anno con India dei villaggi.

Nel
1990 è stato invitato d’onore al “Mois de la Photo” di Parigi dove ha vinto il
Premio Brassai.

Nel1995 havinto il Leica Oskard Barnack Award ai “Rencontres Internationales de la
Photographie” di Arles con il volumeLa Disperata Allegria, vivere da Zingari a Firenze.

Nel1998 havinto ex aequo il Premio Oscar Goldoni per il miglior fotolibro dell’anno con Zingari a Palermo.

Nel2005 havinto il Premio Città di Trieste per il Reportage.

Nel2007 haricevuto il premio Werner Bishof Avellino.

Nel
2008 il riconoscimento alla carriera, il prestigioso Lucie Award , New York,
premio vinto in precedenza da Henri Cartier-Bresson, Gordon Parks, William
Klein, Willy Ronis, Elliott Erwitt.

Nel
2009 gli è stata conferitala Laurea Honoris Causain Storia e Critica dell’Arte presso l’Università degli Studi di Milano.

Nel
2012 la città di Milano gli ha conferito l'”Ambrogino d’oro”.

Ha
tenuto circa 300 mostre personali in Italia e all’Estero, tra cui le grandi
antologiche di Arles nel 1987, di Milano nel 1990, di Losanna nel 1991, di
Parigi nel 1990 e nel 1997, alla Leica Gallery di New York nel 1999. Tra le
ultime, alla Städtische Galerie di Iserlohn nel 2000, al Museo Civico di Padova
e al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 2001, alla Maison Européenne de la
Photographie di Parigi e allo spazio Forma di Milano nel 2005, e,  nel2012 aTre Oci di Venezia.

Ha
inoltre esposto alla Photokina di
Colonia, all’Expo di Montreal, alla Biennale di Venezia; ha partecipato alla
mostra “The Italian Metamorphosis, 1943-1968”al Guggenheim Museum di New York nel 1994.

Sue
immagini fanno parte delle collezioni di diversi musei e fondazioni culturali,
tra cuila Calcografia Nazionaledi Roma, il Museum of Modern Art di
New York,la Bibliotheque Nationale,la Maison Européennede la Photographiee la Collection photo FNAC di Parigi,
il Musée de l’Elysée di Losanna.

Nel
1972 la rivista “Modern Photography” lo ha inserito tra i “32 World’s Top
Photographers”.

Nel
1975 Cecil Beaton lo ha citato nel libro The
magic Image. The genius of photography from 1839 to the present day
.

Nel
1975 Bill Brandt lo ha selezionato perla mostra Twentieth CenturyLandscape Photographsal Victoria and Albert Museum di Londra.

E.
H. Gombrich lo ha citato come unico fotografo nel libro The Image and the Eye (Oxford 1982).

Italo
Zannier nella Storia della Fotografia
Italiana
(Roma-Bari 1987) lo ha definito “il fotografo più ragguardevole
del dopoguerra”.

È
presente tra gli 80 fotografi scelti da HCB nel 2003 perla mostra Leschoix d’Henri Cartier-Bresson.

Bibliografia
essenziale:

Venise des Saisons, Parigi 1965. Toscane, Losanna
1967.Morire di Classe(con Carla Cerati, a cura di Franco Basaglia), Torino 1969. L’occhio come mestiere, Milano 1970. Un paese vent’anni dopo (con Cesare
Zavattini), Torino 1976 (nuova ed. riveduta Milano, 2002) Dentro le case (con Luciano D’Alessandro), Milano 1977. Gran Bretagna, Milano 1977. Dentro
il lavoro
(con Luciano D’Alessandro),
Milano 1978. India dei villaggi,
Veniano 1980. “Il Mondo”, Milano
1985. Donne, Roma 1989. Gianni Berengo Gardin. Fotografie 1953-1990,
Udine 1990. Lo studio di Giorgio Morandi,
Milano 1993. La disperata allegria.
Vivere da zingari a Firenze
, Firenze 1994. Gianni Berengo Gardin. Immagini inedite 1954-1994, Brescia 1995. Foto Piano, Roma 1996. Zingari a Palermo. Herdelesi e S. Rosalia,
Roma 1997. Les italiens 1953-1997,
Parigi 1998. Italiani, Milano 1999. Copyright Gianni Berengo Gardin, Roma
2001. Terre di risaia, Roma 2001. Nel cuore del porto (con Gabriella
Nessi), Genova 2002.La fabbrica Scalaall’Ansaldo,
Milano 2004. Viale della Previdenza
Sociale
, Roma 2004, Gianni Berengo
Gardin
, Parigi e Roma 2005. Gianni
Berengo Gardin
, Arles e Roma 2005. Parigi
1954
, Torino 2005; Italiane,
Torino 2006; Venezia, Palermo 2006; Reportage in Sardegna 1968-2006, Nuoro
2006; I mille volti dell’utile,
Genova 2007; Mantova-Wengarten,
Mantova 2008; Polesine, Palermo 2008;
Reportrait, Torino 2009; Gente di Milano, Milano 2010; Inediti (o quasi), Roma 2012; L’aquila prima e dopo, Roma 2012.

Milano,
novembre 2012