Auditorium di Milano – “Rach” il Grande Al via con il “N. 1” eseguito da Lupo l’integrale dei concerti per pianoforte e orchestra di Rachmaninov con laVerdi

Benedetto Lupo

STAGIONE SINFONICA 2013/2014 “del VENTENNALE”

“Rach” il Grande
 Al via con il “N. 1” eseguito da Lupo
l’integrale dei concerti per pianoforte
e orchestra di Rachmaninov con laVerdi

venerdì 27 e domenica 29 settembre
Auditorium di Milano – largo Mahler

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Pianoforte Benedetto Lupo
Direttore Gaetano d’Espinosa

Gaetano d’Espinosa – uno dei più apprezzati conductor sulla scena internazionale della nuova generazione e da questa stagione Direttore Principale Ospite de laVerdi – apre alla guida dell’Orchestra di largo Mahler il ciclo che laVerdi dedica all’esecuzione integrale dei quattro concerti per pianoforte e orchestra di Rachmaninov.
Questo secondo, attesissimo programma della Stagione sinfonica 2013/14 “del Ventennale” è per venerdì 27 (ore 20.00) e domenica 29 settembre (ore 16.00), all’Auditorium di Milano in largo Mahler (info e prenotazioni: 02.83389401/2/3, www.lavedi.org, biglietti euro 31,00/13,00).
Sul palco dell’Auditorium, insieme con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, l’inconfondibile tocco pianistico di Benedetto Lupo – guest star di questo programma, – che il pubblico dell’Auditorium ricorda con emozione per l’esecuzione  lo scorso aprile, insieme con Simone Pedroni e laVerdi, del Concerto in Re minore per due pianoforti e orchestra di Poulenc.
Ancora Russia – ma tutta all’insegna del sinfonismo – nella seconda parte, con un doppio Musorgskij  e due tra le sue pagine più popolari quanto amate dal grande pubblico: Una notte sul Monte Calvo (arrangiamento Rimskij-Korsakov) e Quadri di un’esposizione, nella celeberrima versione orchestrata da Ravel.
 
Programma
Il ciclo che la Stagione sinfonica de laVerdi 2013/14 dedica all’integrale dei concerti per pianoforte e orchestra di Rachmaninov inizia con il primo, cui l’autore riserva l’onore di aprire il suo catalogo ufficiale delle opere. Infatti, il Concerto n. 1 è classificato come op. 1, in una serie limitata che arriva alla fine con l’op. 41 (Danze sinfoniche, 1941). Il primo concerto esce nel 1891, quando l’autore non ha ancora vent’anni, ma ormai si ascolta soltanto la versione rivista nel 1917, ben dopo il completamento nel 1909 del Terzo concerto (il famoso Rach 3). Rispetto all’originale, è alleggerita la scrittura pianistica e resa più aguzza quella orchestrale. Ci sono minore turgore romantico e inattesa anticipazione del neoclassicismo post-bellico. Il che è ottima ragione per ascoltare con interesse un lavoro spesso sottovalutato.
Autentico frutto del gusto timbrico (netto, scandito, anti-romantico) di dopoguerra parigino è l’orchestrazione celeberrima che Ravel prepara nel 1922 partendo dall’originale di Musorgskij (1874), che è anti pianistico di suo e inesauribile miniera di suoni virtuali per la fantasia di un mago dei colori strumentali.
Altro mago dei colori sonori è Rimskij-Korsakov, che nel 1886 quasi riporta indietro i tempi della storia dando una rutilante veste tardoromantica all’ascetica (e pre-novecentesca) versione originale del poema sinfonico Una notte sul monte Calvo, giovanile esperimento dell’ancora una volta visionario Musorgskij.
Tre rivisitazioni di altrettanti originali: il programma del concerto si può leggere anche così.

Biografie
Gaetano d´Espinosa, classe 1978, è considerato uno dei direttori d´orchestra più promettenti della  nuova generazione. Nato e cresciuto a Palermo, ha studiato violino con Mihal Spinei e composizione con Turi Belfiore. In seguito si è perfezionato con Salvatore Accardo all´accademia “Walter Stauffer” di Cremona. Dal 2001 al 2008  è stato Konzertmeister della Staatskapelle di Dresda, con cui ha anche eseguito, in veste di solista, il suo Concerto per violino e orchestra d´archi sotto la direzione di Christian Arming. A questo periodo risalgono anche il suo debutto come direttore d´orchestra alla Konzerthaus di Berlino e l´incontro determinante con Fabio Luisi, che lo invita come suo assistente a Vienna e più tardi al Pacific Music Festival di Sapporo, in Giappone.
Nel maggio 2010 debutta con grande successo alla SemperOper di Dresda con La Traviata; dirige inoltre la Philharmonia di Praga, la Filarmonica di Poznan, le Orchestre da camera di Dresda e Berlino, la Brandenburgisches Staatsorchester, la Thüringen-Philharmonie e la Kremerata Baltica. È questo l’inizio di una folgorante carriera che lo porta, in meno di due anni, a essere invitato a dirigere: Kremerata Baltica, Opera de Lyon, Graz Oper, Prague Philharmonia, Poznan Philharmonic, Dresden Chamber Orchestra, Orchestra di Santa Cecilia, Roma, Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi Verdi di Milano, Orchestra del San Carlo di Napoli, Orchestra del Massimo di Palermo, Orchestra della Fenice di Venezia, Kammerorchest Berlin, NHK Symphony Orchestra Tokyo, Gunma Symphony Orchestra, Osaka Japan Century Orchestra, Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra, Maggio Musicale Fiorentino, Opera de Limoges, Orchestre Philharmonique de Strasbourg.
D’Espinosa – al debutto con laVerdi a Milano – ha diretto l’ensemble di largo Mahler al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 2011.
Nella stagione 2011/12 debutta con due nuove produzioni all’Opera di Graz, dirigendo Otello e Maria Stuarda e dirige concerti a Praga, Trieste, Venezia, Genova, Poznan e Varsavia e una nuova produzione del Trittico a Lione.
Nel luglio del 2013 ha debuttato all’Opera di Roma nell’ambito della stagione estiva alle Terme di Caracalla, con Cavalleria rusticana; a novembre 2013 debutterà invece in Svizzera, con l’Orchestra Sinfonica di Basilea.
Con la stagione 2013/2014 – la Stagione del Ventennale – ricoprirà il ruolo di Direttore Principale Ospite dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.

Benedetto Lupo. Considerato dalla critica internazionale come uno dei talenti più interessanti e completi della sua generazione, ha debuttato a tredici anni con il Primo Concerto di Beethoven, imponendosi subito in numerosi concorsi internazionali, tra i quali il “Cortot” ed il “Ciudad de Jaén” in Europa ed il “Robert Casadesus”, “Gina Bachauer” e “Van Cliburn” negli Stati Uniti. Nel 1992, quando la sua intensa attività concertistica lo vedeva già impegnato nelle Americhe, in Giappone e in Europa, ha vinto a Londra il Premio “Terence Judd”. Benedetto Lupo ha suonato più volte al Lincoln Center di New York, alla Salle Pleyel a Parigi, Wigmore Hall a Londra, Philharmonie a Berlino, al Palais des Beaux Arts di Bruxelles, al Festival di Tanglewood, al Festival de la Lanaudière, Oxford Festival, al Festival Internazionale di Istanbul, al Festival “Enescu” di Bucarest e al Tivoli Festival di Copenaghen. È stato ospite dei più importanti teatri italiani  e delle maggiori istituzioni concertistiche nazionali, tra le quali l’Orchestra dell’Accademia di S. Cecilia di Roma, l’Orchestra Nazionale della RAI, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, i Pomeriggi Musicali. Tra le orchestre di fama mondiale con cui ha suonato, ricordiamo nelle Americhe la Philadelphia Orchestra, Boston Symphony, Chicago Symphony, Los Angeles Philharmonic, Baltimore Symphony, Orchestre Symphonique de Montréal, Orquestra Sinfonica Brasileira; in Europa la London Philharmonic, Gewandhaus Orchester di Lipsia, Rotterdam Philharmonic,  Stuttgarter Philharmoniker, Orquesta Nacional de España, Orchestre Philharmonique de Monte Carlo. Tra i direttori con cui ha collaborato più spesso vi sono Yves Abel, Marc Andreae, John Axelrod,  Umberto Benedetti Michelangeli, Daniele Callegari, Aldo Ceccato, Yoram David, Vladimir Jurowski, Pavel Kogan, Daniel Oren, George Pehlivanian, Zoltan Pesko, Michel Plasson, Josep Pons, Lawrence Renes,  Xian Zhang. Pianista dal vasto repertorio, Lupo ha al suo attivo anche un’importante attività cameristica e didattica; insegna al Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli e tiene masterclass presso importanti istituzioni . Oltre alle sue registrazioni per numerose radiotelevisioni europee e statunitensi, Lupo ha inciso tra l’altro l’integrale delle composizioni per pianoforte e orchestra di Schumann per ARTS. Nel 2005 è uscita una nuova incisione del Concerto Soirée di Nino Rota per Harmonia Mundi che ha ottenuto ben cinque premi internazionali, tra i quali il “Diapason d’Or”. Nato a Bari, Benedetto Lupo ha iniziato gli studi musicali nella sua città, sotto la guida di Michele Marvulli – dopo un’audizione con Nino Rota – presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni”, concludendoli con Pierluigi Camicia. Ha studiato successivamente con Marisa Somma, Sergio Perticaroli, Aldo Ciccolini e frequentato le masterclass di Carlo Zecchi, Nikita Magaloff, Jorge Bolet e Murray Perahia.
Lo scorso aprile, nell’ambito della Stagione sinfonica 2012/13 de laVerdi, ha eseguito all’Auditorium di Milano, insieme con Simone Pedroni e l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, il Concerto in Re minore per due pianoforti e orchestra di Poulenc.

Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi