FONDAZIONE ACHILLE CASTIGLIONI – MILANO – INAUGURAZIONE: martedi 16 Febbraio ore 19,00

DIMENSIONE DOMESTICA

LaFondazione
Achille Castiglionicontinua nella sua strategia
culturale che ha visto in questi anni

Foto storica Villa Olmo

l’organizzazione e la cura
delle mostre: “L’altra metà dell’avanguardia” (2013),
“Gibigiana” (2013) e “Camera di commercio” (2014), eventi che
hanno permesso di mostrare e condividere con il pubblico i dettagli
del percorso progettuale dei fratelli Achille e Pier Giacomo
Castiglioni.

Il 16 febbraio 2016 sarà
inaugurata una nuova mostra che vuole approfondire un tema indagato
in modo assolutamente originale dai fratelli Castiglioni, ovvero
quella della “Dimensione domestica”.

Il progetto espositivo,
che si svilupperà nell’arco di tre anni, tra il 2016, il 2017 e il
2018, rifletterà proprio i temi dell’abitare; quest’anno sarà
riproposto l’“Ambiente di Soggiorno”
che Achille e Pier Giacomo Castiglioni avevano realizzato per la
mostra “Colori e forme della casa d’oggi”
(Villa Olmo, Como, 1957); il prossimo anno verrà presentato
l’“Ambiente arredato per il Pranzo”
della mostra “La casa abitata”
(Firenze, 1965); nel 2018, il ciclo si concluderà con la riedizione
dell’“Ambiente per il pranzo”
progettato dal solo Achille Castiglioni per la mostra “Mobili
italiani” (Tokyo, 1984). Quest’ultimo
approfondimento coinciderà con il centenario della nascita
dell’autore.

Per ognuna di queste
mostre, negli spazi dello Studio Castiglioni di Piazza Castello 27 a
Milano, verrà presentata una ricostruzione filologica della stanza
realizzata dai Castiglioni in quelle storiche occasioni, unitamente
ai rari e originali materiali d’archivio, così da permettere ai
visitatori di comprendere le caratteristiche ambientali e la
filosofia progettuale dei due fratelli Achille e Pier Giacomo.

La mostra “Dimensione
domestica” è curata daBeppe Finessi,
il progetto grafico è diItalo Lupimentre l’allestimento è diMarco Marzini,
che presenta anche una propria interpretazione dello “spazio
interno” attraverso unamise-en-scènenell’ingresso della Fondazione.

In occasione della mostra
verrà pubblicato un catalogo, edito daCorraini,
curato da Beppe Finessi, e con il progetto grafico di Italo Lupi, che
raccoglierà tutti i materiali esistenti sul progetto “Colori e
forme nella casa d’oggi”, compresi molti disegni e numerose
immagini inedite.

DIMENSIONE DOMESTICA

Achille e
Pier Giacomo Castiglioni e una strana idea di arredamento

Una
posizione originale, all’interno della grande storia
dell’arredamento, è rappresentata dall’opera di Achille e Pier
Giacomo Castiglioni, straordinari progettisti noti soprattutto per
gli oggetti ad uso domestico, ambito che insieme ai funambolici
allestimenti rappresenta al meglio la straordinaria portata della
loro azione progettuale. Ma ci sono stati alcuni precisi momenti in
cui la loro creatività e la loro curiosità si sono riversate in
originali progetti di arredamento, molto differenti dalla cultura
architettonica del periodo storico di riferimento. Momenti attraverso
i quali i Castiglioni, oltre ai singoli oggetti, hanno messo in gioco
ancor prima una chiara idea sull’abitare: divertendosi e
spiazzandoci, e stabilendo inediti primati anche su un territorio
complesso come quello dell’arredamento.

Idee
sull’abitare provate in occasioni particolari, all’interno di mostre
collettive dove, insieme a molti altri progettisti, il ”team” di
lavoro degli impareggiabili fratelli Castiglioni aveva immaginato
ambienti incredibilmente originali, che nel corso del tempo hanno
assunto un significato e un’importanza oggi riconosciuta ed
acquisita.

Stanze
e ambienti che esprimono una domesticità intensa, fresca e non
allineata, ricca di intuizioni e invenzioni, di suggestioni e
proposte evidentemente innovative.

La
prima ricostruzione filologica riguarda l’“Ambiente di Soggiorno”
realizzato per la mostra “Colori e Forme nella Casa d’oggi”,
tenutasi a Villa Olmo (Como) nel 1957, dove insieme ai progetti di
altri 30 autori (da Ico Parisi a Gio Ponti, da Bruno Munari a Franco
Albini, dai BBPR a Sergio Asti, da Carlo De Carli ad Angelo
Mangiarotti, da Marco Zanuso e Cini Boeri a Mario Radice ed Enzo
Mari, ognuno impegnato in un progetto destinato a una funzione sempre
differente) emergeva l’invenzione, non immediatamente compresa, dei
fratelli Castiglioni: uno spazio ridisegnato planimetricamente così
da ottenere una stanza sostanzialmente trapezoidale, illuminata da
due ampie finestre, densa di oggetti anonimi, a volte davvero
bizzarri, e con alcuni progetti realizzati ad hoc. Perché in quella
vera e propria “camera delle meraviglie” fecero la loro comparsa
per la prima volta alcuni degli oggetti che più tardi sarebbero
entrati in produzione, diventando alcune delle icone del design
italiano, come “Sella”, un sellino da bicicletta che diventa uno
sgabello per il telefono, “Mezzadro”, un sedile da trattore che
fungeva da seduta alternativa, la poltrona “Cubo” a schiumature
differenziate e la “Libreria Appesa” a sottili cavi di acciaio,
mentre alle pareti una decorazione ottenuta con stampi traforati era
stata realizzata dall’artista Giuseppe Aimone.

Beppe
Finessi

La
mostra si è potuta realizzare con il supporto tecnico di:

Flos

Ideal Standard

Ringraziamenti
:

Famiglia
Giannino Castiglioni junior

La mostra sarà
visitabile da mercoledì 17 gennaio e resterà aperta fino al 30
ottobre 2016, sempre e solo su prenotazione

Tel. 02.8053606 /
fondazione@achillecastiglioni.it

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