
Parma, 21 novembre 2016 – Il Premio Sport Civiltà ha festeggiato il suo 40° anniversario con un’edizione speciale dedicata ai grandi valori dello sport, ospitata nel prestigioso Teatro Regio di Parma. Anche quest’anno, numerosi personaggi illustri del mondo sportivo, sia del presente che del passato, insieme a dirigenti autorevoli e giornalisti di spicco, hanno preso parte alla serata. Un evento ricco di emozioni, storie, racconti e imprese memorabili, condotto dai giornalisti Massimo De Luca e Francesca Strozzi e diretto da Marco Caronna.
PREMIO AMBASCIATORE DELLO SPORT
Particolarmente toccante è stata la consegna del Premio ‘Ambasciatore dello Sport’, assegnato quest’anno al Refugee Olympic Team e consegnato al maratoneta Yonas Kinde. Kinde, introdotto dalle immagini dei 10 atleti che hanno partecipato alle Olimpiadi di Rio, ha espresso la sua gratitudine: “Grazie agli organizzatori per questo riconoscimento, che mi fa sentire un atleta e un essere umano rispettato. I rifugiati non avevano casa, squadra o inno. Grazie al CIO e al suo presidente Thomas Bach, ci hanno dato tutto questo e ci hanno restituito i nostri sogni. Questo ringraziamento non è solo da parte del Refugee Olympic Team, ma anche dai 65 milioni di rifugiati che fuggono da guerre, occupazioni e persecuzioni”. Anche il presidente UNVS Parma, Corrado Cavazzini, si è detto emozionato mentre consegnava il trofeo: “Siamo orgogliosi di aver ampliato ulteriormente i valori dello sport attraverso testimonianze di civiltà e solidarietà”.
UNA VITA PER LO SPORT
Un premio dedicato al calcio di alto livello e ai grandi nomi che ne hanno fatto la storia. Roberto Donadoni, pilastro del grande Milan di Sacchi e Capello e della Nazionale azzurra, è molto amato a Parma per non aver abbandonato la squadra che allenava, nonostante il fallimento della società due anni fa: “È stata un’esperienza amara, ma mi ha fatto comprendere il grande valore delle persone di Parma e il loro impegno per salvare e far rinascere un patrimonio comune. Non potrò mai dimenticare il mio tempo a Parma, soprattutto perché qui è nata mia figlia, che oggi compie tre anni. Con questo premio oggi festeggeremo due volte”.
Un’altra icona del calcio azzurro, campione del mondo del 1982, ha contribuito a impreziosire il parterre del Teatro Regio. Marco Tardelli, centrocampista della Juventus e della Nazionale azzurra, ha ricordato i momenti salienti della sua carriera e le figure che l’hanno maggiormente influenzata, come il presidente della Juventus Giampiero Boniperti e l’allenatore Enzo Bearzot. “Una volta ho dovuto marcare Donadoni, è stato difficilissimo!” ha concluso Tardelli.
PREMIO SPORT PARALIMPICO
Grande emozione ha suscitato la visione delle imprese in piscina di Federico Morlacchi alle Paralimpiadi di Rio 2016, dove ha conquistato una medaglia d’oro e tre d’argento, dopo i tre bronzi di Londra 2012. Morlacchi è una delle star del movimento paralimpico e dell’intero Teatro Regio: “Rio è stata una piacevolissima scoperta – ha dichiarato – nonostante i ritardi, Zika e la scarsa organizzazione, è stata memorabile, non solo per le medaglie, ma anche per l’atmosfera e la passione del pubblico”. “Le medaglie paralimpiche non sono così importanti quanto il calore del pubblico che ci ha sostenuto” ha aggiunto Morlacchi.
PREMIO SPORT SOLIDARIETÀ
Dopo aver deliziato il pubblico con due dei suoi successi (Via Margutta e Portami a Ballare), Luca Barbarossa ha ricevuto il Premio Sport Solidarietà come capitano della Nazionale Cantanti, che ha raccolto oltre 90 milioni di euro per vari progetti di solidarietà. Barbarossa ha ricevuto il premio dal sindaco di Parma, Federico Pizzarotti.
Alla fine della serata è stato consegnato un Premio speciale a Vittorio Adorni, grande campione del ciclismo e presidente della giuria del Premio Sport Civiltà. Una cerimonia a sorpresa, gradita ed emozionante, per celebrare i 40 anni del premio.