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Home page Eventi Lugano Festival: musica da camera con Marie-Claude Chappuis e Luca Pianca al Conservatorio di Lugano – 15 maggio ore 20.30 (POST EVENTO)
Aggiornato il 17/05/202323/07/2015Eventi

Lugano Festival: musica da camera con Marie-Claude Chappuis e Luca Pianca al Conservatorio di Lugano – 15 maggio ore 20.30 (POST EVENTO)

Iaphet Elli
Marie-Claude Chappui

Il secondo concerto di musica da camera fuori abbonamento, che Lugano Festival propone venerdì 15 maggio presso l’Aula Magna del Conservatorio della Svizzera italiana, ha per protagonista la voce umana, accompagnata dal liuto.
Entrambi svizzeri gli interpreti, il mezzosoprano Marie-Claude Chappuis, nata a Friburgo, ed il liutista ticinese Luca Pianca, impegnati in un programma che spazia da Monteverdi a Mozart, toccando autori francesi come Lully e tedeschi come Carl Philipp Emanuel Bach.

Il programma che Lugano Festival propone il 15 maggio, per il secondo concerto da camera al Conservatorio, tocca emblematicamente le principali scuole di riferimento per la produzione di musica in Europa tra Seicento e Settecento: l’Italia, la Francia e l’area austro-tedesca.
Queste scuole, che ebbero caratteristiche proprie ma anche una forte influenza reciproca, furono spesso sterilmente contrapposte fra loro dai teorici, sostenitori dell’una o dell’altra, mentre oggi, nella prospettiva storica, ci appaiono come ugualmente interessanti.
Il recital del mezzosoprano Marie-Claude Chappuis e del liutista Luca Pianca ne offre una panoramica mirabile, affiancando pagine degli italiani Monteverdi e Doni con altre dei francesi Bataille, Lambert, Forqueray e Lully, passando per la Germania di Carl Philipp Emanuel Bach, il più irrequieto e geniale tra i figli del grande Johann Sebastian. Punto di arrivo di questo viaggio musicale fra Seicento e Settecento è, non per caso, Wolfgang Amadeus Mozart: se c’è infatti un compositore capace di sintetizzare in un linguaggio personale le influenze di tutte le scuole musicali con cui venne a contatto, durante gli anni di formazione e nei suoi numerosi viaggi giovanili, è proprio il maestro salisburghese.
Molte sono le composizioni di rarissimo ascolto presenti nel programma della serata; titoli che, per buona parte del pubblico, costituiranno senza dubbio una novità; accanto a queste perle poco conosciute, gli artisti hanno scelto alcune pagine invece assai note, come Abendempfindung di Mozart e l’aria dall’opera Orfeo di Monteverdi, Signor, quell’infelice.
Di grande caratura artistica gli interpreti: svizzeri entrambi, formatisi al Mozarteum di Salisburgo, la Chappuis e Pianca sono avvezzi a collaborare con giganti della prassi esecutiva barocca, come Harnoncourt – di cui Pianca è stato allievo –, Gardiner e Jacobs. Luca Pianca è anche tra i fondatori dell’ensemble milanese Il Giardino Armonico, affermatosi come uno dei gruppi barocchi italiani più richiesti al mondo, e dirige attualmente l’Ensemble Claudiana, con cui sta realizzando un ciclo integrale delle cantate di Bach a Vienna.

Appuntamento alle 20.30 presso l’Aula Magna del Conservatorio della Svizzera italiana

Il concerto, fuori abbonamento, è realizzato con il Conservatorio della Svizzera italiana

www.luganofestival.ch

Venerdì 15 maggio 2015, ore 20.30
Lugano, Aula Magna del Conservatorio della Svizzera italiana

Concerto fuori abbonamento

VIAGGI E METAMORFOSI DA MONTEVERDI A MOZART

MARIE-CLAUDE CHAPPUIS mezzosoprano

LUCA PIANCA liuto

Michel Lambert                  Goûtons un doux repos
(1610-1696)

Gabriel Bataille                  Qui veut chasser une migraine
(1574-1630)

Michel Lambert                  Charmante nuit

Gabriel Bataille                  Ma bergère non légère

Claudio Monteverdi           Signor, quell’infelice, aria dall’opera Orfeo
(1567-1643)                        Si dolce è il tormento

Giuseppe Antonio Doni     Toccata e Canzone
(XVIII sec.)

Claudio Monteverdi            Lamento d’Arianna da Il sesto libro de madrigali

Jean-Baptiste Lully            Répands, charmante nuit
(1632-1687)

Gabriel Bataille                  Un satyre cornu

Michel Lambert                  Ombre de mon amant

Antoine Forqueray            La Cottin dalla Suite n. 1 in re minore
(1671-1745)                        La Girouette

Michel Lambert                  Rochers, vous êtes sourds

Jean-Baptiste Lully            Récit de la Beauté dall’opera Le Mariage Forcé

Carl Philipp Emanuel Bach Fantaisie
(1714-1788)                        La Capricieuse

                                                                                   
Wolfgang Amadeus Mozart An die Einsamkeit K 391
(1756-1791)                          Abendempfindung K 523

Nota al programma

«I Francesi non hanno musica, non possono averne, e se mai ne avessero una, tanto peggio per loro!».
A proferire un giudizio così risoluto fu il più grande pensatore svizzero, di lingua e cultura francese e che in Francia trascorse grandissima parte della sua vita. Scrivendovi pure un’opera lirica, ovviamente in francese.
Nella Lettre sur la musique française del 1753 Jean-Jacques Rousseau riversò tutta la vis polemica e la dirompente retorica di cui disponeva per porre fine a decenni – o secoli – di una fondamentale querelle musicale: qual è la lingua più appropriata per cantare?
«Vi sono lingue che s’accordano con la libertà: sono le lingue sonore, prosodiche, armoniose, il cui suono si percepisce molto da lontano. La nostra è fatta solo per il brusio dei salotti» argomentava l’ancor giovane filosofo, concludendo come fra le moderne lingue meridionali solamente l’italiano possedeva un’anima musicale.
Ascoltando Claudio Monteverdi, verrebbe quasi da dar ragione a Rousseau, ma l’esperienza un po’ più ampia e variegata dell’ascoltatore contemporaneo non può che respingere il suo integralismo. Basti ascoltare le suggestive opere di Michel Lambert o di Gabriel Bataille, o quelle di Jean-Baptiste Lully, che malgrado le proprie origini italiane fu autentico paladino della musica cantata in francese. È però con Mozart che si rivela l’infondatezza della teoria di Rousseau: che fossero in italiano, in tedesco, in latino o in francese, le sue opere dimostrarono – e continuano a dimostrare – come la qualità del canto non è determinata dalla lingua prescelta, ma dalla musica che gli si mette dentro.
E gli strumenti, che parlano una sola lingua universale, che posto avevano nelle estetiche pre-barocche?
A guardare i cataloghi delle opere dei vari autori – con l’eccezione dei pochi, come Antoine Forqueray, che alla voce non si dedicarono – verrebbe da rispondere “un posto assai marginale, poco oltre il puro accompagnamento”. Anche se la realtà era tutt’altra, come ben ricorda l’arpista britannico Andrew Lawrence-King, interprete tra i massimi specialisti di musica antica: «gli strumentisti suonavano soprattutto musica vocale. E questo non sminuisce ciò che facevano, ma significa semplicemente che assumevano i brani vocali come proprio repertorio, all’incirca come oggi accade per la musica leggera. Se si entra in un ristorante, si potrà notare che di sottofondo viene diffusa della musica strumentale che in realtà non è altro che musica vocale arrangiata. L’obiettivo che gli strumentisti di quell’epoca si ponevano era chiaramente di ottenere nelle proprie versioni strumentali la stessa flessibilità ed espressività di quelle vocali».

Gli artisti

Marie-Claude Chappuis
Nata a Friburgo, ha studiato canto al conservatorio della sua città e in seguito al Mozarteum di Salisburgo. Ha debuttato sulle scene del Landestheater di Innsbruck diretto da Brigitte Fassbaender. Sotto la direzione di René Jacobs ha cantato in Orfeo, L’Incoronazione di Poppea e nel Vespro della Beata Vergine di Monteverdi. Si è esibita al Grand Théâtre di Ginevra, all’Opera di Zurigo, alla Philharmonie e alla Staatsoper di Berlino, al Concertgebouw di Amsterdam e ai festival di Aix-en-Provence e di Salisburgo. Ha interpretato più di trenta ruoli operistici dal barocco al romanticismo, portati in scena con la direzione di maestri quali John Eliot Gardiner, Charles Dutoit, Colin Davis, Nikolaus Harnoncourt, Riccardo Muti, Giovanni Antonini, Riccardo Chailly, Roger Norrington, Ton Koopman, Daniel Harding e Ingo Metzmacher. Ha al suo attivo svariate registrazioni per etichette discografiche quali Sony, Harmonia Mundi, Decca e Mirare.

Luca Pianca
Nato a Lugano, si è formato a Milano e al Mozarteum di Salisburgo nella classe di Nikolaus Harnoncourt, maestro che lo ha invitato, nel 1982, a partecipare a una produzione del Concentus Musicus Wien. Co-fondatore dell’ensemble Il Giardino Armonico, ha effettuato innumerevoli tournée internazionali quale solista e continuista. Ha suonato con Christoph Prégardien, Cecilia Bartoli, Georg Nigl, Viktoria Mullova. La sua discografia comprende una cinquantina di titoli; di particolare rilievo la registrazione delle opere complete per liuto di Johann Sebastian Bach e di Antonio Vivaldi. Ha suonato per i maggiori festival europei (Salisburgo, Lucerna, Schleswig-Holstein, MITO e Wiener Festwochen) e ha tenuto recital in sale prestigiose quali Carnegie Hall di New York, Oshi Hall di Tokyo, Musikverein e Konzerthaus di Vienna; Simon Rattle l’ha inoltre invitato a partecipare alla produzione della Johannes Passion con i Berliner Philharmoniker. Dal 2008 dirige il Bach Kantaten Zyklus a Vienna, ciclo che prevede l’esecuzione integrale delle cantate di Bach con il suo gruppo, l’Ensemble Claudiana, i Wiener Sängerknaben e la partecipazione di grandi solisti e giovani di sicuro talento.

Lugano Festival è promosso dalla Fondazione Lugano Festival,
in collaborazione con la Città di Lugano e con Lugano Turismo

con il sostegno di
Repubblica e Cantone Ticino/Fondo Swisslos
Città di Lugano
RSI Radiotelevisione svizzera – Rete 2
Fondazione per l’Orchestra della Svizzera italiana
Artephila Stiftung
Fondazione Ing. Pasquale Lucchini.

Lugano Festival gode inoltre del sostegno di
UBS e BSI
e di un team di sponsor, che con il loro contributo rendono possibili i diversi appuntamenti:
Vesperali, Città di Bellinzona, Corner Banca, Banca dello Stato del Cantone Ticino, Suono Vivo, Migros, Fondazione Svizzera per la Radio e la Cultura

Media partner: Corriere del Ticino

.

Modalità d’ingresso

Biglietti
posti non numerati, prezzo unico Fr. 20

Prevendita presso tutti i punti Ticket Corner (uffici postali, Manor, stazioni FFS) e online su www.ticketcorner.com

I biglietti sono in vendita la sera del concerto dalle ore 19 presso il Conservatorio della Svizzera italiana.

www.luganofestival.ch

Info:
Tel. +41 (0) 58 866 48 30
lunedì, martedì, giovedì ore 14-17.30
info@luganofestival.ch

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