
Interventi di Frédéric Olivieri, Direttore del Corpo di Ballo, Fortunato Ortombina, Sovrintendente e Direttore Artistico, Giuseppe Sala, Sindaco di Milano e Presidente Fondazione Teatro allla Scala, Riccardo Chailly, Direttore Musicale, Fabrizio Zappi, Direttore RAI Cultura e Educational
La prima Stagione firmata dal Sovrintendente Fortunato Ortombina inaugurerà il prossimo 7 dicembre con Lady Macbeth del distretto di Mcensk, opera di Šostakovič del 1934, nuova produzione Teatro alla Scala, Direttore Musicale per l’ultimo anno il maestro Riccardo Chailly, a cinquant’anni dalla scomparsa del compositore.
Una scelta inaugurale coraggiosa, un capolavoro del Novecento di fortissimo impatto emotivo, manifesto della condizione femminile e inno alla libertà artistica che suscitò a due anni dalla comparsa l’intervento censorio della Pravda.
Il ricco palinsesto scaligero, 250 spettacoli tra opera, balletto, concerti, musica da camera, spettacoli per i più giovani, incontri e approfondimenti, conferma il ruolo del Teatro alla Scala come prestigioso punto di riferimento nel panorama della cultura musicale e teatrale capace di rivolgersi ad una pluralità di pubblico, italiano e internazionale.
Grandissimi i titoli operistici in programmazione, dal doppio ciclo completo del Ring des Nibelungen di Wagner (già tutto esaurito) alla Turandot di Puccini, nel centenario della prima esecuzione assoluta alla Scala diretta da Arturo Toscanini, nell’allestimento pensato da Davide Livermore nel 2024 a cent’anni dalla morte del compositore.
Spiccano le nuove produzioni del Nabucodonosor di Verdi, Riccardo Chailly sul podio, Anna Netrebko e Luca Salsi nel cast, e della Carmen di Bizet, con il ritorno alla Scala del maestro Myung-Whun Chung dopo la nomina a successore di Chailly come nuovo Direttore Musicale, e altri
celebri titoli del melodramma italiano,
la Lucia di Lammermoor, la nuova produzione dell’Elisir d’amore di Donizetti e La traviata di Verdi nella storica versione di Liliana Cavani.
Chiude la Stagione operistica la nuova produzione del Faust di Gounod, con il debutto del regista Johannes Erath.
Il Balletto, neodirettore Frédéric Olivieri, propone spettacoli storici quali in apertura di Stagione La Bella addormentata nel bosco e il Don Chisciotte di Nureyev e Giselle di Chauviré, ma ospita anche numerose novità, dal trittico Chroma di Wayne McGregor/Dov’è la luna di Jean-Christophe Maillot/Minus 16 di Ohad Naharin, allo spettacolo di grande attrattiva per il pubblico e di grande impegno per la Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro allla Scala Alice’s Adventures in Wanderland.
Quinta edizione, a grande richiesta, del Gala Fracci, che raddoppia in due serate.
Chiudono l’Apollo di Balanchine e, al suo debutto scaligero, la Sagra di Pina Bausch, due pietre milari della danza, su musiche di Stravinskij.
L’articolata Stagione sinfonica vede impegnati tre Direttori Musicali: Riccardo Chailly, in carica fino alla fine del 2026, anche nel Concerto Straordinario del Requiem di Verdi, Daniel Barenboim, suo predecessore, e il successore Myung-Whun Chung.
Il programma include inoltre alcuni rilevanti ritorni e ospiti internazionali, oltre a grandi nomi del canto e del pianoforte, e gli originali concerti da camera della domenica mattina dell’Orchestra scaligera.
Dedicati ai più giovani L’opera L’elisir d’amore per i bambini e due cicli di spettacoli in concerto curati da Mario Acampa.
Il proposta è arricchita da un fitto programma di incontri e di presentazioni (mostre, libri, dischi).
La pluralità dell’offerta, l’ apertura alle collaborazioni con le istituzioni culturali cittadine e la spinta internazionale prosegue il cammino verso il 2028, anniversario celebrativo dei 250 anni dalla fondazione del Teatro alla Scala.
S. R.