Fiera dei Librai Bergamo 2021

62° Fiera dei Librai Bergamo – Summer Edition

Bergamo, 16 luglio 2021 – Ultimi due giorni di incontri alla 62° edizione della Fiera dei Librai Bergamo Summer Edition, la rassegna organizzata da Promozioni Confesercenti, Sindacato Italiano Librai (SIL) e dalle librerie indipendenti aderenti a Li.Ber – Associazione Librai Bergamaschi che fino al 18 luglio, negli spazi dell’ex Centrale elettrica di via Daste e Spalenga, propone incontri con gli autori  del panorama editoriale nazionale e offre al pubblico appassionato di libri un’ampia offerta di titoli tra romanzi, saggi e volumi per ragazzi.

Sabato 17 luglio alle ore 18.30Valentina D’Urbano presenta Tre gocce d’acqua (Mondadori2021), il nuovo, intenso romanzo dell’autrice del bestseller Il rumore dei tuoi passi: la storia di un legame a tre indissolubile, di fratellanza, odio, amore.

Celeste e Nadir non sono fratelli, non sono nemmeno parenti, non hanno una goccia di sangue in comune, eppure sono i due punti estremi di un’equazione che li lega indissolubilmente. A tenerli uniti è Pietro, fratello dell’una da parte di padre e dell’altro da parte di madre. Pietro, più grande di loro di quasi dieci anni, si divide tra le due famiglie ed entrambi i fratellini stravedono per lui.

Celeste è con lui quando cade per la prima volta e, con un innocuo saltello dallo scivolo, si frattura un piede. Pochi mesi dopo è la volta di due dita, e poi di un polso. A otto anni scopre così di avere una rara malattia genetica che rende le sue ossa fragili come vetro: un piccolo urto, uno spigolo, persino un abbraccio troppo stretto sono sufficienti a spezzarla. Ma a sconvolgere la sua infanzia sta per arrivare una seconda calamità: l’incontro con Nadir, il fratello di suo fratello, che finora per lei è stato solo un nome, uno sconosciuto. Nadir è brutto, ruvido, indomabile, ha durezze che sembrano fatte apposta per ferirla. Tra i due bambini si scatena una gelosia feroce, una gara selvaggia per conquistare l’amore del fratello, che preso com’è dai suoi studi e dalla politica riserva loro un affetto distratto. Celeste capisce subito che Nadir è una minaccia, ma non può immaginare che quell’ostilità, crescendo, si trasformerà in una strana forma di attrazione e dipendenza reciproca, un legame vischioso e inconfessabile che dominerà le loro vite per i venticinque anni successivi. E quando Pietro, il loro primo amore, l’asse attorno a cui le loro vite continuano a ruotare, parte per per uno dei suoi viaggi in Siria e scompare, la precaria architettura del loro rapporto rischia di crollare una volta per tutte.

Al suo settimo romanzo, Valentina D’Urbano si conferma un talento purissimo e plastico, capace di calare i suoi personaggi in un’attualità complessa e contraddittoria, di indagare la fragilità e la resilienza dei corpi e l’invincibilità di certi legami, talmente speciali e clandestini da sfuggire a ogni definizione. Come quello tra Celeste e Nadir, che per la lingua italiana non sono niente, eppure in questa storia sono tutto.

Modera l’incontro Mimma Forlani, giornalista, scrittrice e ideatrice di Letture Amene di Mimma Forlani.

 

Alle ore 20:30 si prosegue con Ahia! (Mondadori 2020) di Riccardo Zanotti: la prima prova narrativa del frontman dei Pinguini Tattici Nucleari, cantautore di Albino, classe 1994.

L’intricata stradina di montagna si svelava lentamente, curva dopo curva, senza mai mostrarsi nella sua interezza. La gente del posto diceva che quella era una valle ferita ma discreta. D’improvviso la villa apparve nella sera. Il ragazzo fermò l’auto e osservò il suo riflesso nello specchietto. Gli tremavano le mani. Era il momento della verità. Quel complesso meccanismo di leve, molle e insicurezze chiamato Giovanni Cerioni si fece coraggio e si diresse verso il cancello.

Ci sono istanti capaci di rivoluzionarti la vita, perché ti disarcionano dalla sobria routine a cui sei abituato e ti scaraventano in luoghi in cui non saresti mai andato. Per Giovanni, ingegnere ventisettenne alto e curvo, abituato a tenere sempre lo sguardo basso per controllare che i piedi siano ben ancorati al terreno, uno di quegli istanti è quando l’esuberante madre Milly, poco prima di morire, gli regala l’ultimo grande dramma: il nome di suo padre. Un altro, altrettanto fondamentale, è quando lui decide di andare a cercarlo, quel padre che non ha mai conosciuto, per esaudire l’ultimo desiderio (o ordine) della mamma: “Chiedi a quello stronzo di venire al funerale”. Ma ancora Giovanni non lo sa, mentre il suo dito inciampa sul campanello della villa dell’uomo, che, una volta varcato quel cancello, nulla per lui sarà più come prima. Perché, mettendo piede nella casa e nella vita del padre, una vecchia gloria in cerca di oblio, entrerà anche nel suo mondo, fatto di sensi di colpa e segreti incartapecoriti, mezze verità, spacciatori improbabili, musica, animali impagliati, preti facili al vizio, bestemmie, nasi che raccontano di destini perfetti, gatti che ogni tanto si credono leoni, e nebbia. Una nebbia che, per alcuni, è invadente, pericolosa e nella quale è facile perdersi, mentre per altri, come nel caso di Giovanni, diventa ossigeno che sa di libertà.

Dialoga con l’autore, Astrid Serughetti, giornalista di Eppen L’Eco di Bergamo.

 

La giornata si conclude alle ore 22:00 con la presentazione di Bergamo resiste. Storia di Superbergamo, solidarietà e attivismo al tempo del Covid (People 2021), scritto da Carmen Pellegrinelli e Laura Lucia Parolin.Durante la pandemia Bergamo è salita tristemente alle cronache per i suoi seimila morti. Rimane persistente l’immagine della fila di carri militari con le bare che il cimitero non può più seppellire. Ma c’è un altro pezzo di storia da raccontare. Perché in quei giorni Bergamo è stata anche uno straordinario laboratorio di resistenza. Questa è la storia di un gruppo di cittadine e cittadini che nel cuore dell’emergenza, in meno di una settimana, senza risorse, ha messo in piedi e gestito una rete solidale di consegne a domicilio di beni di prima necessità. Una rete di quasi 300 persone, che si è moltiplicata in una serie di azioni solidali sulle nuove povertà, sull’educazione non formale, sul sostegno alle persone migranti, sul supporto alla cultura e allo spettacolo dal vivo. Il libro racconta di un’impresa collettiva riuscita, di quanto può fare la società civile quando decide di unirsi ed agire nel segno di una rinnovata solidarietà per una società più giusta e inclusiva.

All’incontro saranno presenti i volontarie e le volontarie del progetto S.U.P.E.R. Supporto Unitario Popolare e Resiliente Bergamo. 

Il giorno successivo, domenica 18 luglio alle ore 19.00, Marco Balzano, vincitore di numerosi premi letterari e autore tradotto in molti Paesi, presenta Quando tornerò (Einaudi2021).

Daniela ha un marito sfaccendato, due figli adolescenti e un lavoro sempre più precario. Una notte fugge di casa come una ladra, alla ricerca di qualcosa che possa raddrizzare l’esistenza delle persone che ama – e magari anche la sua. L’unica maniera è lasciare la Romania per raggiungere l’Italia, un posto pieno di promesse dove i sogni sembrano più vicini. Si trasferisce così a Milano a fare di volta in volta la badante, la baby-sitter, l’infermiera. Dovrebbe restare via poco tempo, solo per racimolare un po’ di soldi, invece pian piano la sua vita si sdoppia e i ritorni si fanno sempre più rari.

Quando le accade di rimettere piede nella sua vecchia casa di campagna, si rende conto che i figli sono ostili, il marito ancora più distante. E le occhiate ricevute ogni volta che riparte diventano ben presto cicatrici.

Un giorno la raggiunge a Milano una telefonata, quella che nessuno vorrebbe mai ricevere: suo figlio Manuel ha avuto un incidente. Tornata in Romania, Daniela siederà accanto al ragazzo addormentato trascorrendo ostinatamente i suoi giorni a raccontargli di quando erano lontani, nella speranza che lui si svegli. Con una domanda sempre in testa: una madre che è stata tanto tempo lontana può ancora dirsi madre?

A narrare questa storia sono Manuel, Daniela e Angelica, la figlia più grande. Tre voci per un’unica vicenda: quella di una famiglia esplosa, in cui ciascuno si rende conto che ricomporre il mosaico degli affetti, una volta che le tessere si sono sparpagliate, è la cosa più difficile. Dopo L’ultimo arrivato Resto qui, Marco Balzano torna a raccontare con sguardo lucido e insieme partecipe quelle vite segnate che, se non ci fosse qualcuno a raccoglierle, resterebbero impigliate nel silenzio.

Dialogano con l’autore, Davide Agazzi e Lucia Cappelluzzo, giornalisti di BergamoNews.

Alle ore 20:30Telmo Pievani,filosofo, accademico, evoluzionista, presenta Finitudine, un romanzo filosofico su fragilità e libertà (Raffaello Cortina Editore 2020).

Lo scrittore Albert Camus non è morto nell’incidente del 4 gennaio 1960. Un suo grande amico, il genetista Jacques Monod, va a trovarlo in ospedale. Stanno scrivendo un libro insieme. Leggono le bozze, ricordano le avventure durante la Resistenza a Parigi. Nel segno del disincanto, prende forma una visione del mondo. La scienza ha svelato la finitudine di tutte le cose: dell’Universo, della Terra, delle specie, di ognuno di noi. Come trovare un senso all’esistenza accettando la nostra finitezza?

Camus e Monod passano in rassegna le possibilità laiche di sfidare la morte. L’investigazione diventa un giallo filosofico. Forse la finitudine non implica nichilismo, ma al contrario solidarietà, rivolta, una vita piena. In un gioco raffinato di fatti e finzioni, Finitudine è la storia della vera amicizia tra due Premi Nobel, un dialogo avvincente, un libro dentro un libro. Dopo il successo di Imperfezione, Telmo Pievani torna con un testo sorprendente che affronta con poesia un tema filosofico e scientifico che ci tocca tutti.

Durante l’incontro si parlerà anche di un altro libro dell’autore, Viaggio nell’Italia dell’Antropocene. La geografia visionaria del nostro futuro (Aboca Edizioni 2020).

Come ormai tutti purtroppo sappiamo, l’impatto dell’umanità sul pianeta sta producendo effetti devastanti. La realtà geografica che identifichiamo con l’Italia è stata nei millenni estremamente mobile per ragioni tettoniche, morfogenetiche, climatiche, ma in ultimo anche antropiche e possiamo dunque affermare, con rigore scientifico, che Homo sapiens sta contribuendo a cambiare il clima e pertanto anche la conformazione della superficie terrestre: non è un fenomeno recente, ma non era mai accaduto in tempi così rapidi e con conseguenze così vaste. Considerata questa inedita accelerazione, non possiamo fare a meno di chiederci: come muterà l’aspetto del mondo nel futuro prossimo? Se tutto continuerà ad andare per il verso sbagliato e non attueremo le giuste misure per evitarlo, assisteremo allo fusione dei ghiacci perenni e all’innalzamento del livello dei mari.

Per farci riflettere sui rischi concreti a cui potremmo andare incontro, il filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani e il geografo Mauro Varotto hanno immaginato come si trasformerà l’Italia proiettandoci, in maniera distopica, nell’anno 2786. Esattamente 1000 anni dopo l’inizio del viaggio in Italia di Goethe, comincia così il tour di Milordo a bordo del battello Palmanova attraverso la geografia visionaria del nostro futuro: la Pianura Padana sarà quasi completamente allagata; i milanesi potranno andare al mare ai Lidi di Lodi; Padova e tantissime altre città saranno interamente sommerse; altre ancora si convertiranno in un sistema di palafitte urbane; le coste di Marche, Abruzzo e Molise assumeranno l’aspetto dei fiordi; Roma sarà una metropoli tropicale; la Sicilia un deserto roccioso del tutto simile a quello libico e tunisino… Tappa dopo tappa, al viaggio di Milordo farà da contraltare l’approfondimento scientifico che motiverà, con dati e previsioni, le ragioni del cambiamento territoriale – illustrato, per l’occasione, con una serie di mappe dettagliatissime create da Francesco Ferrarese. Uno scenario giudicato per fortuna ancora irrealistico, ma utile per farci capire che l’assetto ereditato del nostro Paese non è affatto scontato e che la responsabilità di orientarlo in una direzione o nell’altra è tutta nostra.

Dialoga con l’autore, Carlo Dignola, giornalista de L’Eco di Bergamo.

La serata si conclude con l’ultima presentazione della 62° Fiera dei Librai Bergamo: alle ore  alle ore 22.00 con la presentazione di Gli estinti. Anime e luoghi che furono e che sono (Ctrl 2021), ultimo volume che chiude la Trilogia normalissima, un percorso durato tre anni e tre libri, ideato e realizzato dalla redazione di CTRL.

All’interno ci sono 18 reportage narrativi, affidati alle migliori penne del panorama italiano; tra le altre: Filippo Tuena, Maddalena Fingerle, Valentina Maini, Veronica Galletta, Matteo Trevisani, Valerio Millefoglie… ma c’è anche l’esordio di un’autrice di 7 anni. “Gli estinti” sono persone e luoghi appartati o ribaltati, testimoni di un passato che non passa, profeti di un futuro che forse non sarà, nascosti anche quando ci stanno sotto gli occhi. Un indipendentista veneto; il toscano che ha ucciso Van Damme; l’asfalto di Bolzano, il cemento armato di Livorno, il petrolchimico di Siracusa. Un monaco pazzo. I dispersi nei boschi dietro casa. Gli alberi genealogici. Un cimitero che non si vede.

Come negli altri volumi della Trilogia, c’è anche un reportage fotografico, affidato a Luca Rotondo, che è entrato nel laboratorio di un tassidermista di Padova.

Sul palco, Nicola Feninno, Alessandro Monaci, Chiara Generali e Dario Stefanoni, alcuni degli autori del volume.

LABORATORI BAMBINI E BAMBINE

Sabato 17 luglio dalle ore 11:30 alle ore 12:30 Paper collage

Domenica 18 luglio  dalle ore 11:30 alle ore 12:30 Faccia da timbro!

PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI

Tutti gli eventi (incontri con gli autori e i laboratori per i più piccoli) sono gratuiti con prenotazione obbligatoria sul sito fieradeilibrai.it.

In conformità alle normative anti Covid-19 la capienza dei luoghi è limitata; in caso di maltempo gli eventi previsti in piazza verranno trasferiti presso la sala cinematografica Lo Schermo Bianco di Lab80 sempre a Daste, la cui capienza è inferiore rispetto a quella della piazza.

La Fiera dei Librai Bergamoè online anche sulle pagine Facebook – Fiera dei Librai e Instagram – fieradeilibraibergamo ed è aperta al pubblico il giovedì e il venerdì dalle 17:00 alle 23:00; il sabato e la domenica dalle 11:00 alle 24:00.

Iaphet Elli

Iaphet Elli, blogger, ho partecipato come editor a ExpoMilano2015.
Collaboro con diversi uffici stampa di città Italiane ,Stati Europei e Mondiali.