A Casa Artusi a Maurizio Camilletti il Marietta ad Honorem: l'arte delle teglie di Montetiffi | Festa Artusiana 2019
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Maurizio Camilletti e Rossella Reali |
Come nel caso, appunto, di Camilletti a cui il
Marietta ad Honorem viene consegnato “per avere saputo mantenere, assieme alla moglie Rosella, un lavoro artigianale di grande
tradizione nella nostra terra”, così
nella motivazione. Il Premio viene assegnato a una personalità del
“territorio artusiano”, insieme a una figura al di fuori dei confini
della Romagna
che sarà svelata nei prossimi giorni.
La consegna ci sarà
domenica 23 giugno a Casa Artusi, nella serata che vedrà anche la proclamazione dei vincitori del premio Marietta per cuochi dilettanti.
La storia di Maurizio e Rossella
La storia di
Maurizio e Rossella inizia nei primi anni ’90, quando Leone Reali,
storico tegliaio del territorio, chiude la sua bottega. A Montetiffi
rimane solo Pierino Piscaglia, ultimo di quattro
generazioni, a continuare un mestiere che è un’arte. Nella seconda metà
degli anni ’90 anche Pierino lascia per motivi di salute. E così,
quella che era una delle grandi professioni di bottega nella Valle
dell’Uso, rischia di scomparire per sempre.
Poi succede
qualcosa. Il destino ci mette la sua mano e vuole che un giorno Rosella e
Maurizio, vadano in visita da Pierino. E qui avviene il miracolo,
scatta la scintilla: i coniugi Camilletti prendono
accordi per apprendere l’arte di far teglie.
“Era da
diverso tempo – dice Maurizio – che il lavoro da impiegato, non mi
soddisfaceva più e mi ero veramente stancato stare dietro ad una
scrivania. Così l’incontro è stata la scintilla che mi ha
fatto scattare la voglia di realizzare qualcosa di bello. Già da
piccolo queste terre le frequentavo. Per sei mesi ho svolto i due
lavori. Poi c’è stata la decisione di andare ad abitare a Ville di
Montetiffi”.
L’entusiasmo
di Maurizio viene sostenuto e rafforzato dalla moglie Rossella che con
determinazione riprende a far girare il trespolo e a trasformare, con le
mani, con i piedi, col cuore, una palla di
terra in teglia.
“Dentro di
noi ci sono radici così profonde che non sappiamo dove arrivino –
prosegue Maurizio - forse dagli antenati di Rossella (tutti tegliai) che
hanno risvegliato in lei l’orgoglio di appartenere
a generazioni di artigiani, che da sempre hanno manifestato amore e
rispetto per il proprio territorio”.
Le teglie che
vengono prodotte presentano un timbro che ne certifica l’originalità,
vere “Teglie di Montetiffi” e che garantisce la fedeltà alla tradizione:
stesse materie prime, fabbricazione, stagionatura
e cottura.
Oggi il loro
laboratorio è aperto a tutti: ai turisti che dal mare vogliono risalire
le valli, alle scolaresche, alle persone che hanno semplicemente bisogno
di una teglia per cuocere la piada.